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Una sofisticata macchina quantistica

18 Gennaio 2010 28 commenti

È lunedì sera, e Un augurio da ATLAS? ha ricevuto 54 commenti di auguri, dei quali ringrazio veramente tutti. Mi ha fatto piacere vedere nomi mai apparsi prima uscire dall'ombra: non che dubitassi, ma sapere che siete persone reali - e non solo clic nelle statistiche del sito - mi rallegra non poco.

Come chiedeva qualcuno, l'estrazione dei cinque che riceveranno il biglietto di buon anno di ATLAS avviene in effetti con una sofisticata macchina quantistica: l'insindacabile mano di Giulia che acchiappa i bussolotti dal cestino!

54 commenti
tagliuzzati
ripiegati
mescolati
estratti
contemplati
aperti
e allineati!

Voilà, i prescelti sono:

  • 1: Paolo
  • 9: Isabella Gianni (orrore, errore! Isabella è l'8)
  • 28: Giu
  • 38: Mauro
  • 44: Francesca

ai quali ho appena scritto per farmi dare un indirizzo reale a cui mandare la busta (se non ricevete un email, fatevi vivi: stasera Gmail il mio cervello fa le bizze). Mi farete poi sapere se sono arrivate, neh?

Siccome l'esperimento sembra essere piaciuto, in futuro magari riproveremo ancora, non appena metterò le mani su un premio un po' più sostanzioso.

P.S. Una menzione speciale all'augurio alpinistico di Luca Signorelli. che invece di farmi degli auguri "fisici" come molti mi ha ricordato che non infilo imbrago e scarpette da due anni. Ecco un altro buon proposito per il 2010!

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Archiviato in:Mezzi e messaggi Contrassegnato con: 2010, arrampicata, ATLAS, auguri, blog, CERN, interazione

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Isabella dice

    19 Gennaio 2010 alle 03:27

    ehm...Io sono Isabella. Risulterei vincitrice perchè mi hai menzionata ma il mio nr era l'8 e non il 9 🙁
    Mi sembrava strano aver vinto qualcosa!!
    Nel malcapitato caso sia stato un errore di distrazione, pretendo lo stesso l'invio del regalo, se non altro per rifondere i danni morali ! 😉

    Rispondi
  2. Marco dice

    19 Gennaio 2010 alle 08:52

    Gasp! Uno non dovrebbe mai fare queste cose a tarda sera: la parte finale della macchina quantistica si è inceppata 🙂 E Gianni rischiava di rimanere senza biglietto! Isabella, perdonami: adesso vado a verificare se per caso resta un biglietto al segretariato, te lo meriteresti.

    Rispondi
  3. Marco dice

    19 Gennaio 2010 alle 09:02

    Arf (salito e sceso di corsa al quarto piano). Ho scovato un sesto biglietto, chiedo venia, faccio ammenda e lo mando anche a te (ma che non diventi un'abitudine!). Buona giornata.

    Rispondi
  4. delo dice

    19 Gennaio 2010 alle 10:40

    NO la macchina quantistica no!!!!
    Pensavo che avresti usato un bel TRandom3( ) ... (ok sono malato...)
    ma giustamente non lo hai fatto perche' avresti tolto il divertimento a Giulia.

    delo

    Rispondi
  5. Mauro dice

    19 Gennaio 2010 alle 11:41

    Azz, cosa mi sono perso. Non leggo il blog per qualche settimana e mi perdo un occasione simile 🙂 Vabbè, non importa.. mi candiderò alla prossima occasione. Comunque sono uno di quei lettori che pur non commentando gradisce molto il tuo blog.
    Auguri in ritardo di buon anno.

    Rispondi
  6. Giu dice

    19 Gennaio 2010 alle 15:08

    Grazie del biglietto!
    Io sono uno dei lettori invisibili che fanno statistica, stanato e premiato, ottima mossa.
    Ho apprezzato il tuo ultimo post sul Summer Camp, spero di poterti venire a trovare tra un paio di estati!
    Se mi puoi dare un consiglio: che genere di tesi ingegneristiche sono ben viste lì da voi?
    ciao

    Rispondi
  7. Manlio dice

    19 Gennaio 2010 alle 15:20

    Evviva!
    Io sono il moroso di Isabella 🙂

    Rispondi
  8. Jonathan dice

    19 Gennaio 2010 alle 17:39

    Lo sapevooo iooo... che erano necessari anche un notaio ed una guardia sizzera !!!

    Rispondi
  9. Marco dice

    19 Gennaio 2010 alle 18:14

    @Giu: c'è spazio per praticamente tutto: elettronica, meccanica, controlli, magneti, criogenia, informatica di ogni genere e sorta, etc. Ci metterei una vita a fare un elenco nemmeno completo, e purtroppo la pagina con i riassunti dei progetti degli anni passati non è pubblica.

    Ma attenzione: quando dico che un'esperienza da Summer Student può essere un pezzo di tesi di laurea, intendo dire che la tesi la farai comunque presso la tua università, e che l'esperienza al CERN ne farà eventualmente parte di comune (tacito) accordo tra il tuo relatore locale e i suoi contatti al CERN.

    Se invece vuoi proprio fate tutta una tesi di laurea al CERN, devi interessarti piuttosto al programma dei Technical Student, che dura di più (un anno) ed esplicitamente mira a un lavoro di tesi.

    @Manlio: desolato, i francobolli sono finiti 🙂

    Rispondi
  10. luca dice

    19 Gennaio 2010 alle 20:35

    nuoooooo....Giulia cosa mi hai combinato!!!!!

    Rispondi
  11. Lorenzo Fiori dice

    19 Gennaio 2010 alle 20:39

    Che fregatura questa 'meccanica quantistica': bisogna tornare al buon vecchio determinismo...la prossima volta immagino giocheremo alla 'roulette russa'...

    Rispondi
  12. Francesco da Palermo dice

    19 Gennaio 2010 alle 23:15

    Sono felice per i vincitori 🙂 Quando la fortuna chiama...! 🙂

    Rispondi
  13. sara dice

    19 Gennaio 2010 alle 23:34

    Grazie comunque dell'opportunità...

    Rispondi
  14. Enrico Francese dice

    20 Gennaio 2010 alle 09:17

    Luca Signorelli? Il metallaro-giornalista-scrittore? Salutamelo - sono stato suo lettore per anni 😉

    Rispondi
  15. Giovanni dice

    20 Gennaio 2010 alle 17:46

    Ragioniamo sul primo biglietto estratto in termini (pseudo)quantistici. Quando Giulia lo ha toccato, la probabilità che questo fosse definitivamente scelto era diciamo del 99,9% (stimo a occhio ovviamente). Quando li contemplava, mettiamo, circa il 2%. Nel mezzo dei due eventi cosa è successo? Quando la manina è partita azionata da un impulso nervoso, eravamo diciamo già vicini al 99%. Un attimo prima, probabilmente più vicini al 2%. Cosa succede intorno a questa discontinuità? Qualcosa nella rete di neuroni, ha raggiunto una qualche soglia, un impulso elettrico è partito e ha mosso la manina. Per la meccanica classica, determinismo puro, era tutto già scritto, prima ancora della contemplazione, prima ancora della creazione dei biglietti, prima ancora che nella mente di Marco si creasse l'idea dei biglietti.
    E per la meccanica quantistica cosa è successo?

    Rispondi
  16. Marco dice

    20 Gennaio 2010 alle 18:30

    Magia (e moccio giù dal naso) ;-P

    Rispondi
  17. dgali dice

    22 Gennaio 2010 alle 12:39

    Beh, anche se in super ritardo tanti auguri di buon 2010!
    Anche a Giulia.

    Rispondi
  18. Francesco dice

    22 Gennaio 2010 alle 18:49

    Io ci speravo sigh!....gia vedevo il tuo biglietto incorniciato in bella mostra a casa mia, fantasticavo su quando sarebbe venuto qualche amico e gli avrei detto gonfiando il petto: guarda, un mio amico fisico al cern di ginevra mi ha inviato gli auguri, sai, con la scusa che mi interesso di fisica ho delle conoscenze da quelle parti ecc. certo la loro considerazione verso di me sarebbe notevolmente aumentata e magari capirebbero perchè io leggo tutti quei libri che per loro sono da via di testa. Vabbè non importa continuerò a essere preso in giro ogni volta che accenno a qualche argomento di fisica. E' così, se uno nasce sfortunato cosa ci può fare?? Però ci speravo
    andrà meglio la prossima. Comunque grazie lo stesso Ciao

    Rispondi
  19. Stefano dice

    24 Gennaio 2010 alle 16:12

    Anche se non sono tra i fortunati estratti da Giulia, volevo ringraziarti per la bella iniziativa!

    Ah, visto che ci sono... credo ci sia un problema di indirizzamento per l'articolo "Professori senza passare dal “via!”" e relativi commenti, ogni volta che clicco mi porta alla pagina di sottoscrizione dei feed RSS.

    Rispondi
  20. Marco dice

    24 Gennaio 2010 alle 16:31

    @Stefano: ho dato un'occhiata e tutto sembra funzionare correttamente, da almeno un paio di macchine e loggato o meno come amministratore del sito. Hai provato a fare i controlli base, tipo pulizia cache del browser?

    Rispondi
  21. Stefano dice

    24 Gennaio 2010 alle 17:11

    In effetti hai ragione, ora ho riprovato e tutto sembra funzionare, non so cosa sia capitato al browser, mi spiace non aver verificato prima e averti fatto controllare inutilmente! Ad ogni modo, grazie mille!

    Rispondi
  22. vincenzo soresi dice

    31 Marzo 2011 alle 06:44

    sono un medico , appassionato di neurobiologia , è vero che il cervello lavora sulla base dei principi della meccanicaquantistica ? Penrose non riesco a capirlo , hai dauggerirmi qualche libro su questo argomento di più semplice lettura ? Grazie mi chiamo Enzo

    Rispondi
  23. Marco dice

    1 Aprile 2011 alle 08:37

    Ciao Vincenzo, benvenuto.

    Non sono in grado di rispondere seriamente alla tua domanda: se i componenti basilari del cervello (atomi e molecole) stanno insieme e interagiscono seguendo le regole della MQ, nessuno sa dire se le funzioni di più alto livello (e.g. la coscienza) sia in qualche modo legata a dei comportamenti quantistici collettivi (che sembra essere un po' l'ipotesi di Penrose) o possa essere spiegata semplicemente da meccanismi neuro-biologici più tradizionali.

    Non ho nemmeno un suggerimento di lettura da darti, ma se può consolarti, Penrose è ostico anche per me! 🙂

    Rispondi
  24. My_May dice

    1 Aprile 2011 alle 12:44

    Cerco di rispondere al medico, ed anch'io non molto seriamente (anzi per nulla). Di Penrose ho letto (si fa per dire, tentando di capirlo) i suoi due testi principali, il primo dei quali, antico, sulla coscienza o meglio sulla non veridicità dell'assunto della IA (intelligenza artificiale) di poter costruire una macchina universale che abbia le stesse funzioni del cervello cosciente.
    Su questo punto condivido la tesi di Penrose.
    Non si comprende però quali siano le basi secondo cui la coscienza sarebbe spiegabile con gli assunti della m.q. (mentre è ipotizzabile che l'intelligenza segua anche una strada di tipo algoritmica). Ammettendo anche che i microtubuli di cui parla rimangano in coerenza quantistica (o cose del genere) questo non significa aver compreso cosa sia la coscienza. Al massimo si potrà dire che nel cervello umano avvengono alcuni strani fenomeni quantistici, ma non si comprende quale differenze ci siano fra quel fenomeno quantistico strano che comprare nel cervello (ammesso che compaia) ed un fenomeno qualsiasi, di coerenza quantistica, come quelli dei superfluidi, che nulla sembra c'entrare con la coscienza dell'uomo.

    La cosa più seria che mi sembra Penrose suggerisca è che la coscienza possa essere spiegata solo attraverso una teoria completa (teoria del tutto), che chiaramente manca. Quindi ovviamente, siccome nessuno la possiede, è impossibile per chiunque aver ragione sulle origini della coscienza.

    Rispondi

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  1. Planare sulle cose dall’alto | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    13 Febbraio 2013 alle 23:11

    [...] ho usato al volo il solito generatore di numeri casuali (quello informatico: la macchina quantistica è a scuola), per vedere a chi debba andare il biglietto di auguri. È uscito il numero 10, che, se [...]

    Rispondi
  2. Quattro numeri casuali | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    3 Febbraio 2014 alle 23:27

    […] di ATLAS del 2014. Lo so, lo so, con 89 commenti avrei potuto usare le tessere della tombola, e far estrarre a Giulia. Ma a quest'ora la pupa ronfa da un po', e non volevo farvi attendere […]

    Rispondi
  3. Numeri casuali | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    28 Febbraio 2016 alle 15:14

    […] sofisticata macchina quantistica di cui di solito mi servo per estrarre i vincitori delle mie svendite in questi giorni fa le bizze. […]

    Rispondi
  4. 2d10 ha detto:
    4 Febbraio 2018 alle 21:08

    […] l'annuale biglietto di auguri di ATLAS ai lettori di Borborigmi, per un po' ho utilizzato la mia speciale macchina quantistica per estrarre a sorte i vincitori. Poi la macchina quantistica è cresciuta, e per un po' ha avuto […]

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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