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Il premio Nobel per la fisica 2013 è domani (e va al bosone di Higgs?)

7 Ottobre 2013 19 commenti

Francois Englert e Peter Higgs
Francois Englert e Peter Higgs

Da qualche giorno si respira una leggera eccitazione. La ragione è semplice: domani mattina, verso le 11:45, verranno annunciati i vincitori del Premio Nobel per la Fisica 2013, e molti pensano che questo sia l'anno buono per il bosone di Higgs. Ragione per cui, molti dei fisici sperimentali che hanno avuto a che fare con la scoperta, compreso il sottoscritto, sono mobilitati a preparare possibili comunicati stampa, o a rendersi disponibili a rispondere ai giornalisti, vuoi mai che la cosa vada veramente in porto.

Naturalmente, le cose non sono così semplici. È vero, l'anno scorso ATLAS e CMS hanno scoperto l'esistenza di una particella che con ottima probabilità è un bosone di Higgs, ma in quanto collaborazioni e non individui non possono ricevere un Premio Nobel il premio Nobel per la fisica è sempre stato assegnato a individui e mai a collaborazioni (anche se mi fanno notare che in linea di principio non sia vietato), alle quali sono stati riservati fino ad oggi solo premi di altro tipo. Come argomentavo nel passato, non avrebbe però molto senso dare il premio ai loro portavoce, perché quelli sono appunto portavoce di uno risultato veramente collettivo.

Restano da premiare dunque i fisici teorici, quelli che hanno postulato l'esistenza del bosone, ma anche qui le cose non sono banali. Il buon Peter Higgs è ovviamente in pole-position, seguito a ruota da Francois Englert (che secondo me merita un dito meno, ma questa è un'altra storia). Robert Brout, il cofirmatario di Englert, è morto qualche anno fa, e il Nobel non viene mai assegnato postumo. Ci sarebbero però altri tre possibili pretendenti, Gerry Guralnik, C. R. Hagen e Tom Kibble. Le voci più insistenti darebbero però solo Higgs e Englert come favoriti, lasciando fuori gli ultimi tre. Staremo a vedere.

La cosa interessante, nel caso il Nobel venisse proprio assegnato per aver inventato il meccanismo che spiega la rottura della simmetria elettrodebole nel Modello Standard, sarà leggere con cura la menzione e il comunicato stampa. È vero infatti che gli esperimenti che confermano sperimentalmente le teorie non possono essere direttamente premiati, ma niente impedisce di citarli esplicitamente nelle motivazioni del premio. Ci sono esempi illustri: nel caso il Premio Nobel per la fisica del 2008, assegnato a Nambu, Kobayaski e Maskawa per la scoperta del meccanismo di rottura spontanea di simmetria e l'esistenza di tre famiglie di quark, riporta nel comunicato stampa l'importanza del contributo degli esperimenti BaBar e Belle, che hanno entrambi confermato e misurato questa simmetria spezzata. Nel caso di un premio assegnato per la scoperta del bosone di Higgs, una menzione a ATLAS e CMS mi sembrerebbe inevitabile.

In ogni caso, l'annuncio è previsto per domattina alle 11:45 al più presto. A quell'ora io sarò a Marrakesh, Marocco, per partecipare alla consueta ATLAS Week annuale fuori dal CERN. Non è escluso che qualcuno mi telefoni, visto che il mio nome è nella lista dei contattabili per conto dell'esperimento. Nel caso mi ritrovi a sproloquiare da qualche parte, vi faccio sapere. Sempre che il mio telefono prenda.

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The Nobel Prize Award Ceremony in Stockholm, Sweden, 10 December, 2007 (http://www.nobelprize.org)

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Commenti

  1. Juhan dice

    7 Ottobre 2013 alle 13:14

    Sarebbe bello assegnarlo al CERN. Tanta gente (e che gente!) unita da un'unica passione (oltre il lavoro).

    Rispondi
  2. Stefano Bagnasco dice

    7 Ottobre 2013 alle 14:10

    Non lo daranno mai a Englert per il terrore che vada a prenderlo con quella cravatta. Ah, e quella camicia.

    Rispondi
  3. Marco dice

    7 Ottobre 2013 alle 14:27

    Vabbé, magari manda la moglie a ritirarlo (l'hai mai vista?) 🙂

    Rispondi
  4. Giacomo dice

    7 Ottobre 2013 alle 23:25

    Non sarebbe un pò prematuro?

    Rispondi
  5. Marco dice

    8 Ottobre 2013 alle 03:34

    Higgs e Englert hanno entrambi più di 80 anni, se aspettiamo ancora un po' magari non sarà più prematuro, ma certamente potrebbe essere troppo tardi 🙁

    Rispondi
  6. Emanuele dice

    8 Ottobre 2013 alle 11:59

    Stefano, evidentemente in Svezia danno poco peso al gusto per il vestire!

    Rispondi
  7. Alberto Ferrero dice

    8 Ottobre 2013 alle 13:06

    Il premio Nobel è stato assegnato a Peter Higgs e Francois Englert, come previsto. E siccome è anche merito del CERN e dei suoi ricercatori se l'ipotesi si è concretizzata in scoperta, complimenti!

    Rispondi
  8. My_May dice

    8 Ottobre 2013 alle 16:05

    Complimenti!!!
    Anche se io avrei dato il nobel al lavoro sperimentale, dopo tutto non c'è stata (anche se le mie sono conoscenze all'acqua di rose) una vera corrispondenza fra la teoria e la pratica. Poi io son rimasto al fatto che quel che si è trovato assomiglia soltanto all'Higgs, ma potrebbe essere un suo lontano cugino, oppure un suo pronipote, bisnonno, trisavolo, cognato, nuora ecc. :D.
    Poi una curiosità, è mai stato ripreso un Nobel per aver sbagliato a darlo?... quello dato ad Obama ad esempio (Nobel per la Pace...'_').

    Rispondi
  9. carletto dice

    8 Ottobre 2013 alle 19:53

    Qualcuno mi rispiega cosa significa la "rottura di simmetria"

    grazie!

    Rispondi
  10. Darvin dice

    8 Ottobre 2013 alle 19:56

    Complimenti!
    Dopotutto questo nobel è anche conseguenza del vostro lavoro. Congratulazioni ancora.

    Rispondi
  11. Francesca dice

    8 Ottobre 2013 alle 21:32

    Be', il Nobel a Higgs&Englert è per loro ma anche per tutti voi. Dev'essere stata una bella giornata, anche questa 🙂

    Rispondi
  12. Matteo dice

    8 Ottobre 2013 alle 21:37

    Beh! Allora stavolta possiamo finalmente stare tranquilli. La motivazione è chiara: tutti hanno contribuito. E questo è certamente vero.

    Rispondi
  13. Moreno dice

    9 Ottobre 2013 alle 07:31

    Un libro che parla della storia dell'Higgs, del CERN, delle ricerche fatte, dei meriti di un Nobel è "Higgs la particella alla fine dell'universo".

    Rispondi
  14. chiara dice

    9 Ottobre 2013 alle 11:45

    complimenti!!!!
    il nobel è anche un po' vostro che avete lavorato all'esperimento..sono molto molto orgogliosa, dai magari un viaggio in svezia a vedere la premiazione?!?! se vuoi ti accompagno (cosa non farei per vedere un re e una regina...ah ah ah) 😉

    Rispondi
  15. Marco dice

    9 Ottobre 2013 alle 13:30

    @Carletto: nel Modello Standard senza il campo di Higgs tutte le interazioni si comportano nello stesso modo: i bosoni vettori (fotoni, gluoni, bosoni W e Z) non hanno massa, e le interazioni elettromagnetica e debole in particolare hanno raggio d'azione infinito. La realtà sperimentale ci mostra però che i bosoni W e Z hanno una massa, e che l'interazione debole ha un raggio d'azione limitato. Occorre dunque trovare un meccanismo che "rompa la simmetria" tra l'interazione elettromagnetica e debole (che altrimenti sarebbero equivalenti), dando massa ai bosoni W e Z e lasciando senza massa il fotone. Ecco cosa fa il meccanismo di Higgs.

    Rispondi
  16. carletto dice

    9 Ottobre 2013 alle 20:48

    Grazie mille Marco, sei molto bravo a spiegare in modo semplice questi concetti! ^_^

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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