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Manco più un posto a sedere, e mancano ancora due ore

13 Dicembre 2011 39 commenti

Due ore prima, già nessun posto a sedere!

Oggi si preannuncia una giornata delirante. È mezzogiorno, il seminario inizia alle 14, e già non si trova più posto a sedere nell'auditorium. Qui entrano solo fisici o affini con una carta d'accesso del CERN, i giornalisti e i curiosi sono confinati altrove. In teoria questo dovrebbe essere un seminario esclusivamente scientifico, ma le attese sono così grandi che sembra piuttosto di essere al circo.

Non più di 5 minuti fa ho dovuto riprendere un gentile collega di CMS seduto accanto a me, che aspramente apostrofava noi di ATLAS con epiteti poco ripetibile, accusandoci di essere scarsi nelle analisi ma fortunati nei risultati. Naturalmente il suo commento era basato sui pettegolezzi di corridoio, che, come ogni saggio sa, fanno male alla pelle. La Natura oscilla e fluttua, come ormai dovreste avere imparato, e eccitarci per una possibile fluttuazione, come diceva la settimana scorsa il mio alter-ego privo di freni inibitori, è segno di una vita sessuale triste e solitaria.

La connessione di rete nell'Auditorium è ballerina, troppo gente, lavora, legge, scrive allo stesso tempo. E in ogni caso, non conto veramente di scrivere durante le presentazioni (forse su Twitter, ma non sono sicuro), perché mi interessa seguire con attenzione. E in ogni caso, i commenti e le spiegazioni richiederanno tempo. Forse stasera, se state bravi...

Aggiornamento: okkei, mi son messo a postare qualcosina su Twitter, anche se principalmente folklore. Ci si vede di la, e quaggiù più tardi.

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Archiviato in:Fisica Contrassegnato con: ATLAS, bosone di Higgs, CERN, CMS

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Mattia dice

    13 Dicembre 2011 alle 12:13

    Io sono bravo, sono in ufficio seduto composto, con la schiena dritta.
    Aspetto... Magari questa sera, Santa Lucia Passa anche per me non solo per il nipotino Paolo.

    Rispondi
  2. FraEnrico dice

    13 Dicembre 2011 alle 13:02

    Insomma, scene da Physics Gone Wild di Thebigbangtheory-ana memoria... Quando si arriva alle mani faccelo sapere 🙂 Passando davanti alla sala ho giusto assaporato l'hype, sembrava una prima di Harry Potter con la differenza che nessuno aveva un costume o un fulmine disegnato sulla fronte...

    A parte gli scherzi, il tuo post mi spinge a parlare di un'impressione che sto avendo oggi, dopo alcuni scambi su Google+ e dopo aver letto alcuni tweets.... Sembra che ci sia intorno a questo seminario un hype incredibile che attira curiosi di ogni specie, assolutamente estranei alla ricerca. Gente che semplicemente "vuole esserci", vuole fare parte del momento. Molti in buona fede, semplicemente appassionati anche se non strettamente addetti ai lavori; molti altri semplicemente divertiti dall'esperimento "dei buchi neri". Tu che vivi le cose dall'interno e in prima linea, mi confermi questo fenomeno? Quanto e' difficile, faticoso, o dannoso per voi avere a che fare con questo tipo di "rumore di fondo"? Inoltre, tu scrivi: "Le attese sono cosi' grandi che sembra di essere al circo": questo accomuna scienziati e profani allo stesso modo?

    Rispondi
    • Marco dice

      13 Dicembre 2011 alle 13:11

      @FraEnrico: È sicuramente molto faticoso (ho cominciato a ricevere le telefonate dei giornalisti stamattina alle 10!), e potenzialmente persino pericoloso. Esiste per esempio un rischio non trascurabile di perdere oggettività, e di far dire ai dati più di quanto possano veramente dire, solo per associare il proprio nome all'evento. Questo mestiere in questi tempi di comunicazione velocissima richiede una disciplina particolare. Sono certo che gli SpokesPerson saranno cautissimi, anche se sono meno sicuro che questa cosa servirà veramente. Ma è una delle ragioni per cui non voglio fare un vero liveblogging: a me piace spiegare le cose, non sbandierarle.

      Rispondi
  3. Claudio dice

    13 Dicembre 2011 alle 14:34

    Un'ora e 45 minuti fuori dal main auditorium non sono bastati.

    Rispondi
  4. Mat dice

    13 Dicembre 2011 alle 15:42

    "qualcosina su twitter"? 40 tweet in 4 ore... un po' più di qualcosina... ma ormai ne parlano tutti anche in Italia.
    buon lavoro!

    Rispondi
    • Marco dice

      13 Dicembre 2011 alle 15:46

      @Mat: vabbé, la media annuale resterà invariata da questa fluttuazione di oggi 🙂

      Rispondi
  5. Xisy dice

    13 Dicembre 2011 alle 15:43

    Marco.... va bene la cautela, la probabilità, intervalli di confidenza, sigmas, etc.etc.. ma stringi stringi.... io personalmente non ho molti dubbi: hanno visto il segnale di Higgs, c'è poco da fa.

    Rispondi
    • Marco dice

      13 Dicembre 2011 alle 15:47

      @Xisy: non è cautela, è serietà scientifica. Mai sentita la storia del quark top a 40 GeV "scoperto" da CERN nell'84? E dei pentaquark, anch'essi "scoperti" e poi abbandonati perché erano una fluttuazione? Personalmente penso che questa sia la prima vera occasione che LHC ci ha dato per eccitarci (e uso il "noi", perché sono l'autore di una di queste analisi di ATLAS!), ma barerei se andassi oltre (cosa che qualcuno secondo me sta facendo, BTW).

      Rispondi
  6. Xisy dice

    13 Dicembre 2011 alle 15:59

    Sul fatto che i risultati sono preliminari sono d'accordo (e pure sul non sbilanciarsi).... ma sulla significanza statistica... non ho bisogno di aspettare 5 sigma per farmi un'opinione 🙂

    Rispondi
  7. Antonio dice

    13 Dicembre 2011 alle 16:13

    Ma chi era quel tizio con il cartello "MATTE LIBERO" ?

    Rispondi
  8. delo dice

    13 Dicembre 2011 alle 16:22

    @Antonio
    perche'?
    penso di saperlo...

    Rispondi
  9. Xisy dice

    13 Dicembre 2011 alle 16:23

    Ecco; è appena uscito un post fatto al volo da TD ("Firm Evidence Of A Higgs Boson At Last!") che sottoscrivo in pieno:
    http://www.science20.com/quantum_diaries_survivor/firm_evidence_higgs_boson_last-85478

    Rispondi
    • Marco dice

      13 Dicembre 2011 alle 16:44

      @Xisy: ecco, questo e invece proprio il tipo di blogging scientifico che non apprezzo. Io continuo a pensare che la scienza non sia fatta di opinioni, e che, sebbene uno abbia tutto il diritto di avere le sue preferenze e le sue speranze (e che sia chiaro: io lavoro sull'HIggs in gamma gamma, dunque puoi immaginare dove stiano le mie), il rigore resti d'obbligo. A meno che uno non sia semplicemente alla ricerca della fama.

      Rispondi
  10. Mattia dice

    13 Dicembre 2011 alle 16:25

    @Marco... Questa cosa ti farà incazzare... alla faccia della serietà scientifica... L'ANSA pubblica ora:

    Per la prima volta e' stata ''avvistata'' la particella di Dio, ossia il bosone di Higgs, grazie al quale esiste la massa.

    e ancora:

    i dati che individuano la massa della cosiddetta particella di Dio nell'intervallo di energia compreso fra 124 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV)

    NO COMMENT!

    Rispondi
  11. delo dice

    13 Dicembre 2011 alle 16:25

    @Marco.
    Diciamo la verita':
    cosa hai pensato quando hai visto le downward fluctuation nello spettro dei di-photon di CMS intorno a 127/128 GeV?
    E il plot di esclusione fino a 127GeV?
    Qui in ufficio ci e' quasi preso un colpo...

    delo

    Rispondi
    • Marco dice

      13 Dicembre 2011 alle 16:45

      @Delo: onestamente? Lo avevo già visto, e persino discusso con amici di CMS 🙂 La Natura è bastarda, e i rivelatori delle bestie complicate! Se uno vuole fare il fisico deve prepararsi alle difficoltà...

      Rispondi
  12. Antonio dice

    13 Dicembre 2011 alle 16:31

    @delo: ma no niente solo curiosità, è che mi sembrava un po fuori luogo. Tutto qui.

    Rispondi
  13. Xisy dice

    13 Dicembre 2011 alle 17:04

    Capisco molto bene la tua cautela (e quella di molti interni a questi due esperimenti) e la apprezzo anche (non voglio farti dire quello che non vuoi dire!). Volevo solo esternare le mie opinioni scientifiche, nel merito, da osservatore esterno e solitamente abbastanza scettico (specialmente quando i claims vengono dall'"interno"): ma stavolta mi sento di dirlo con un forte grado di fiducia che siamo in presenza di un segnale di Higgs. L'alternativa sarebbe che teoria esperimenti e analisi indipendenti tutti insieme stiano cospirado per fornirci un falso segnale... ok la chiudo qui. Vedremo nei prossimi mesi 🙂

    Rispondi
  14. Asmaro dice

    13 Dicembre 2011 alle 17:30

    Scoperta la "particella di Dio": è il Santo Graal della fisica
    Rapporto dei ricercatori di Ginevra sul "bosone di Higgs" che hanno avvistato alcune possibili tracce
    postato 1 ora fa
    FacebookTwitterWindows Live

    Roma, 13 dic. (TMNews) - Alla fine l'hanno trovata: i fisici del Cern hanno individuato la "particella di Dio". L'enigma relativo all'esistenza del "bosone di Higgs", il "Santo Graal" della fisica delle particelle elementari, ha avuto una prima parziale riposta: i fisici del Cern di Ginevra ne hanno infatti rivelato alcune possibili tracce e sperano di fugare ogni dubbio entro la fine del 2012, quando sarà stata completata l'analisi degli esperimenti in corso. La ricerca è stata condotta da due team differenti (con gli esperimenti denominati "Atlas" e "Cms") ciascuno all'oscuro dei risultati dell'altro. Obiettivo a lungo termine dei ricercatori è quello di verificare l'esistenza delle particelle supersimmetriche e delle dimensioni nascoste previste dalla teoria delle stringhe, oltre a comprendere meglio l'esatta natura della materia ed energia "oscure" che costituiscono gran parte della massa dell'universo; soprattutto, dovrebbe essere finalmente prodotto il "bosone di Higgs", l'ultima particella prevista dal modello standard della fisica quantistica ancora da scoprire. Ribattezzata "particella di Dio", sarebbe all'origine della manifestazione della massa (e quindi, di riflesso, della gravità) e la conferma della sua esistenza potrebbe far compiere passi avanti nelle Teorie di Unificazione, verificate per le forze nucleari ed elettromagnetiche ma dalle quali la gravità rimane ancora esclusa. Int5

    Questo è quello che si legge su internet mah.....mi pare che le parole ognuno le riferisce a suo modo, era meglio se non avessero fatto una conferenza del genere se ancora sono distanti dalla verità.

    Rispondi
  15. FraEnrico dice

    13 Dicembre 2011 alle 17:39

    @Asmaro: la "conferenza" non la fanno per dimostrare la verita', la fanno per mostrare i risultati degli esperimenti condotti finora. Come a dire: "il punto a cui siamo arrivati e' questo". Se poi "ognuno riferisce a modo suo", beh e' (irr)responsabilita' di questi ultimi, non degli autori degli esperimenti!

    Rispondi
  16. Manu dice

    13 Dicembre 2011 alle 18:06

    Un ottimo video-riassunto viene da...Fermilab: Higgs Boson: Latest Update
    Contiene anche una bella grafica interattiva

    Rispondi
  17. Gaetano dice

    13 Dicembre 2011 alle 18:19

    C'è un sacco di gente che sicuramente invidia (in senso buono 🙂 ) la tua possibilità di partecipare in maniera attiva ad una cosa che rischia di essere una pietra miliare del secolo se non del millennio. Ho letto che la possibilità d'errore è dell'ordine dello 0,1%, ho capito male o me lo confermi? Se fosse così è fatta? Mi piacerebbe chiederti anche una spiegazione molto terra terra su come avverrebbe la distribuzione(?) della materia nell'ipotetico campo di Higgs.

    Rispondi
  18. bob dice

    13 Dicembre 2011 alle 18:27

    Scusate la domanda non strettamente fisica: ma quanti diavolo di Mac c'erano?? Solo nella foto ne ho contati 3....

    Rispondi
  19. Asmaro dice

    13 Dicembre 2011 alle 21:40

    Gaetano la mia non è assolutamente "invidia" in nessun senso è solo curiosità di sapere cose nuove mentre invece oggi hanno detto cose che gia si sapevano nulla più, quindi a mio avviso era meglio che avessero confrontato i risultati ottenuti a porte chiuse ed attendere risultati concreti per spiegare le anomalie riscontrate.
    Mi spiace dirlo ma la conferenza di oggi è la classica tiritera nel dire ci siamo ci siamo ma per arrivare ci servono denari ................. se c'è del vero in quello che hanno detto, visto l'importanza di questa scoperta, io farei girare LHC anche per natale e capodanno.

    Rispondi
  20. delo dice

    13 Dicembre 2011 alle 21:46

    @Marco Quindi puoi darci qualche dettaglio in più'.
    Ci possono essere effetti di mis-calibrazione dell'energia dei fotoni tali per cui l'eccesso di ATLAS a 126 GeV e quello di CMS a 124 GeV possano essere shiftati?
    Fabiola per ATLAS diceva che l'errore era 0.5 GeV se non mi sbaglio.

    Vedere il plot di CMS con un "buco" dove ATLAS vede un eccesso e' stato un po' preoccupante.
    Anche perche' mostra come deficit o un eccesso di eventi in bin contigui possa comparire.
    E il limite a 127 GeV ci e' sembrato troppo "vicino" al nostro eccesso.
    Dici "Difficolta' ". Non so se la chiamerei difficolta' ma non mi viene un termine al momento; i dati (la natura) sono cosi' hanno le fluttuazioni e c'e' poco da fare. E' imprevedibile direi.

    delo

    Rispondi
  21. delo dice

    13 Dicembre 2011 alle 21:54

    @Asmaro
    questi risultati c'erano anche qualche settimana fa. Non c'erano e non ci saranno dati nuovi per qualche settimana. I rumors viaggiano veloci.
    Piuttosto che passare lo stop invernale con notizie non ufficiali in giro, che possono solo ledere alle collaborazioni, credo che sia stata fatta la giusta scelta di mostrare ciò' che si e' ottenuto anche se non un risultato conclusivo.
    (vi ricordate cose e' successo a pasqua?)

    delo

    Rispondi
  22. delo dice

    13 Dicembre 2011 alle 22:01

    @Bob
    solo 3?
    Io ho guardato dentro l'auditorium 2 ore prima del seminario e non ho visto un pc...
    guarda questa foto:

    http://www.quantumdiaries.org/wp-content/uploads/2011/01/1112304_01-A4-at-144-dpi.jpeg

    delo

    Rispondi
  23. Manu dice

    13 Dicembre 2011 alle 23:00

    @bob:
    Oh, molti più di tre! Guarda questa foto, sempre di oggi pomeriggio..... 😀

    Rispondi
  24. bob dice

    14 Dicembre 2011 alle 10:08

    C'è una spiegazione scientifica in questo eccesso di Mac? Ci sono programmi particolari legati alla fisica delle particelle che girano solo su quell'OS??
    Così, per curiosità

    Rispondi
  25. delo dice

    14 Dicembre 2011 alle 10:23

    @bob
    quasi tutto gira su dei sistmi linux. C'e' pure una distrubuzione dedicata chiamata Scientific Linux (redhat/fedora based) di cui il Cern mantiene anche una propria versione.
    Sui mac c'e' un sistema operativo basato su BSD, un altro sistema Unix.
    Questo lo rende molto appetibile per il facile interfaccia con i sistemi linux usati
    dalle colalborazioni. Io ho recentemente abbandonato windows proprio per questo motivo. Usare un terminale e' fondamentale e le emulazioni/virtualizzazioni/etc. non sono abbastanza soddisfacenti per comodita' e performance (e spesso non gratuite!).
    Marco ha scritto un post un po' di mesi orsono spiegando la sua scelta.

    delo

    Rispondi
  26. marco dice

    14 Dicembre 2011 alle 10:39

    la spiegazione è: basta che funzioni!
    mia madre ha 84 anni: ha trappolato per anni con i pc-windows tormentandomi di continuo (mi occupo di informatica) perchè questo e quello non andavano, si bloccava la mail.
    le ho comperato un macbook entry-level di quelli bianchi (da 800 euro) e le ho lasciato solo l'accesso utente.
    ora manda la mail , naviga e fa i suoi giochini con foto dvd e filmati di famiglia senza problemi: quando ci vediamo entro come amministratore e faccio gli aggiornamenti e senza dover sistemare il pc abbiamo più spazio per altri argomenti....
    Morale: se sei un esperto ti arrangi con tutto, vivi con linux e android e magari riesci anche a sopravvivere se sei costretto ad usare windows Vista, ma se vuoi arrivare al risultato e sei disposto a spendere il 25-50% in più mac è una soluzione.
    Quindi: l'unico che sicuramente non ne ha bisogno è l'esperto informatico!

    Rispondi
  27. delo dice

    14 Dicembre 2011 alle 14:19

    @marco
    dal tuo messaggio sembra che i fisici delle particelle sono persone che non sono in grado di gestire un computer e prendono un mac solo perche' funziona.
    Non credo proprio.
    "Arrangiarsi con tutto" ad un certo punto diventa masochismo.
    Non voglio inziare l'infinita/inutile discussione (window VS mac VS unix).

    Rispondi
    • Marco dice

      14 Dicembre 2011 alle 14:24

      Mentre scrivo sono seduto davanti al mio nuovo MacbookPro, e di fianco a me sta un desktop che gira con Scientific Linux. Uso l'uno o l'altro a seconda di quello che devo fare, e di come posso farlo meglio e in meno tempo. La diatriba tra fanboy mi ha stancato anni fa, inizio a invecchiare e il mio tempo ha iniziato ad avere un valore di mercato maggiore di quando avevo vent'anni. Detto questo, tra tutte le opzioni, per quello che faccio io win**** resta la scelta peggiore. Ma ovviamente dipende molto da quello che faccio io 🙂

      Rispondi
  28. bob dice

    15 Dicembre 2011 alle 11:30

    Lungi da me scatenare flame sugli OS (io personalmente passo da Win7 a Fedora in base a cosa mi serve). La mia era solo una curiosità: hanno tutti Mac perchè serve o, ahimè, perchè "fa figo"? Mi avete tolto un dubbio....

    Rispondi
  29. Xisy dice

    15 Dicembre 2011 alle 23:00

    @bob- sul Mac, la risposta telegrafica è: perché fa figo; ma non è tutta la storia. I Mac sono belli ma anche comodi perché leggeri, compatti, con una lunga autonomia di batteria e immediati da usare per fare le cose più semplici. Ma non sono necessari; quando si programma in c++ o si sviluppa software per l'analisi, il Mac non presenta particolari vantaggi. Inoltre il fisico medio non è particolarmente integralista sulla scelta del SO, anzi è pragmatico, ma il laptop spesso glie lo paga l'università per cui il criterio del compromesso qualità/prezzo ha poco peso nella scelta. Se metti insieme tutte queste cose, il Mac rappresenta buona soluzione... e in più è anche figo.

    Rispondi
    • Marco dice

      16 Dicembre 2011 alle 10:37

      @Xisy: non credo che la tua analisi copra veramente tutte le ragione dell'incredibile penetrazioni dei Mac nel mondo della fisica della alte energie. Lasciamo perdere la scemata del "fa figo", magari anche vera in altri campi. I mac erano usati negli anni '80 dai fisici, in parallelo alle workstation Vax e Digital. Non c'erano portatili, e i Mac si usavano tutto quello che non si poteva fare degnamente dalla linea di comando su Vax o UNIX, ovvero principalmente elaborazione grafica. Poi sono è arrivato Linux e la possibilità di avere workstation *nix a basso costo (in termini di hardware e licenze software) - e questo ha ucciso l'uso dello UNIX proprietario e delle sue macchine - e i portatili IBM-compatibili Win**** a basso costo. Le cose sono rimaste così per anni: praticamente tutti i fisici avevano un desktop Linux, e un portatile dual-boot Win-Linux, per fare alternativamente calcolo, o grafica/presentazioni/videoconferenze/etc. Quanto Apple ha introdotto Mac OS X, per i fisici è stata la manna: fondamentalmente ha voluto dire eliminare il dual-boot, ed avere allo stesso tempo un sistema Unix per fare calcolo e analisi, e un sistema desktop stabile per fare facilmente tutto il resto. Da cui la penetrazione fortissima: chi ha provato a far funzionare una webcam o un microfono con Skype su Linux all'inizio degli anni 2000 sa bene che vantaggio può essere una macchina su cui si possa girare root o gcc, e allo stesso tempo usare i tool di comunicazione moderna senza impazzire. Certo, nel frattempo sono anche arrivati Ubuntu e Openoffice e kernel con moduli commerciali precompilati, e le cose su Linux sono diventate un dito più semplici, ma purtroppo ancora ben lontane dalle stabilità e facilità che Mac OS X offre. E lo dice uno che di moduli kernel L:inux ne ha modificati e compilati non pochi.

      Rispondi
  30. delo dice

    16 Dicembre 2011 alle 11:17

    @Xisy
    Marco ha descritto parte della mia "storia".
    Ho cominciato con win**** con un emulatore di ambiente linux (cigwin+un server X): prestazioni tremende e compatibilità con veri sistemi linux abbastanza scarsa.
    Ho provato il dual-boot Win+Fedora. Ottima soluzione ma re-bootare ogni volta per cambiare ambiente di lavoro era painfull soprattuto quando sono arrivati i pesantissimi service pack di winXP e il computer non era di ultima generazione.
    Sono passato a lavorare solo in remoto su un server con putty+server X. La velocità' della rete e' determinante: era spesso impossibile lavorare con finestre grafiche.
    Infine ho provato win+ VMware virtual machine (licenza gratuita dell'università ma non e' ovvio che ce l'abbia) con scientific linux. Anche questa soluzione non e' male ma anche qui le prestazioni non sono eccellenti se usato intensivamente ma almeno la comunicazione tra i due SO sono semplici.
    Sono infine arrivato a mac. I problemi sopracitati sono praticamente spariti.
    (e poi poter montare afs sul proprio mac e' impagabile!)

    delo

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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