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La forza elettrodebole nel giardino di Albert

30 Gennaio 2016 13 commenti

Di energie per scrivere su Borborigmi, di questi tempi proprio non ne ho. Riassunto breve: sto scrivendo un sacco di altre robe per lavoro, e di forza nelle dita per il blog proprio non me ne resta. Prima o poi vi racconto, magari dopo Pasqua, visti tempi e scadenze.

Voglia di chiacchierare di fisica, però, ne ho sempre. Il problema dello scrivere di fisica, perlomeno per me, non è tanto trovare idee e argomenti e idee, ma pensare a tono e formato, correggere, riscrivere, tagliare. Insomma, quando il tempo scarseggia la cura editoriale è lo scoglio principale. Se invece qualcuno mi invita a chiacchierare al telefono, allora sono sempre ben contento di partecipare.

È successo così che, qualche settimana fa, sono rimasto un'oretta al telefono a chiacchierare di interazione elettromagnetica e nucleare debole con Clara Caverzasio, che cura per il secondo canale della Radio Svizzera Italiana una trasmissione chiamata il Giardino di Albert. In una serie di puntate dedicate alle quattro interazioni fondamentali, prima di me Carlo Rovelli aveva parlato di gravità, e dopo si è discusso di interazione nucleare forte. Tra tagli e montaggio, ne è venuta fuori una mezz'oretta di chiacchiere, che, se vi interessa, potete ascoltare sul sito della radio o direttamente qui sotto. Buon ascolto, e che le forze siano con voi! 🙂

Audio Player
https://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/uploads/2016/01/RSI2_Giardino_Albert_2016-01-23_Forza_Elettrodebole.mp3
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SHOWCASE_il_giardino_di_albert

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Archiviato in:Raccontare la scienza Contrassegnato con: Clara Caverzasio, forze, il giardino di Albert, interazione debole, interazione elettromagnetica, podcast, Radio, RSI2

Interazioni del lettore

Commenti

  1. GIGI dice

    30 Gennaio 2016 alle 16:42

    Superflui i complimenti.
    C'è un aspetto della divulgazione cui tu hai accennato, ma che secondo me andrebbe ancora di più sottolineato. Forza elettromagnetica per la stragrande maggioranza è la luce, la lavatrice, la televisione e il telefonino.
    Correggimi se sbaglio, ma quando ci diamo una martellata sulle dita il male che sentiamo non è dovuto alla "massa" del martello ma all'interazione elettromagnetica tra le dita e il martello. Sono fotoni e questo spiega perché vediamo le stelle.
    OT: sfogliando il sito ho incrociato lo sguardo di Oliver, come sta?

    Rispondi
  2. Marco dice

    30 Gennaio 2016 alle 16:48

    Beh, ovviamente sono entrambe le cose: l'energia cinetica del martello è proporzionale alla sua massa, da li non si scappa, ma il fatto che venga trasmessa al dito à ovviamente una conseguenza delle interazione elettromagnetica tra gli elettroni sulle superfici di dito e martello.

    Oliver invecchia a vista d'occhio (zoppica, è quasi cieco, ha il soffio al cuore), a parte il tumore che lo affligge ormai da un po'. Ma è vivo e per ora non sembra soffrire, e continua a fare compagnia alla famiglia. Alcuni dicono che, nonostante tutto, ci seppellirà tutti 😉

    Rispondi
  3. My_May dice

    31 Gennaio 2016 alle 20:35

    Sicuramente non fa mai male riesentire (o magari rileggere) le stesse cose perche si rimette a fuoco qualcosa che con il tempo è diventato sfuocato. Alla fine dell'intervista però il mio cervello si è fermato ad un solo termine usato: spontanea!
    la frase completa è rottura spontanea di simmetria. Cosa intendete dire con il termine spontanea? E' un termine tecnico oppure vuol significare qualcosa di senso comune (almeno una volta si spera che sia di senso comune :D)?
    grazie comunque di essere ritornato a scrivere o a farci sentire la tua voce...qui si sente la tua mancanza ehhh 🙂

    Rispondi
  4. Renato scarpa dice

    3 Febbraio 2016 alle 00:59

    Scusa Marco, so che e' argomento di LHCb , ma volevo chiederti se sei a conoscenza di sviluppi nell'esperimento di decadimento del mesone B in leptoni pubblicato a settembre 2015. All' epoca , nei prodotti di decadimento, avevano riscontrato un eccesso di tau del 25/30 % rispetto ai mu ed elettroni, tanto da parlare di violazione dell'universalità leptonica. I dati si erano frmati a un ottimo ma non soddisfacente 3.9 sigma......(che a me lo 0,011% che tale effetto avvenga casualmente, mi sembra una inezia......)
    Sono sulla buona strada per trovare qualcosa di "nuovo"???
    Un cordiale saluto

    Rispondi
  5. Matteo dice

    4 Febbraio 2016 alle 17:33

    Un elogio agli svizzeri.
    Evidentemente lì ci si tiene che i concittadini diventino migliori.
    Qui giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, a reti unificate, non si fa che approfondire gialli derivanti da questo o quel delitto efferato, tanto ce n'è sempre uno, e se ne parla e se ne riparla e se ne ririparla fino allo sfinimento, come fossero cose di importanza basilare. Evidentemente conviene che i concittadini diventino peggiori.

    Rispondi
  6. GIGI dice

    5 Febbraio 2016 alle 14:14

    Non massacriamoci sempre come italiani. Non ci sono solo Superquark (che di quark non parla mai) o peggio Voyager di Giacobbo (che comunque ultimamente, per quel poco che mi è capitato di vedere, è un po' migliorato. D'altronde che scienza puoi pretendere da un laureato in lettere e filosofia?)
    Tutta via cercare qualcosa si trova: RADIO TRE ha dedicato dieci puntate a Einstein, alcune non banali. Qui c'è il podcast
    http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/Programmi/Page-235a688e-7222-432f-b367-8c8017ced8f0.html?set=ContentSet-309def46-5d91-42a0-9437-50d6d4dc13ed&type=undefined

    Rispondi
  7. Matteo dice

    6 Febbraio 2016 alle 04:40

    Grazie GIGI.
    Si, è vero, radio3 si distingue. Qualche anno fa su Einstein ci furono delle puntate di Giorello:
    http://www.alleottodellasera.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-c326a69b-7c19-428c-a892-a9b7b9ae29f8.html
    Ora sentirò anche questa ultima recente serie.
    Rimane che si tratta di luoghi remoti e frequentati da pochi dove si fa un poco di cultura, mentre notavo che nei luoghi frequentati dai molti lo si evita in modo quasi scrupoloso. Non è normale, e sospetto che non sia accidentale.

    Rispondi
  8. gigi dice

    10 Febbraio 2016 alle 21:28

    LIGO e VIRGO, domani su NATURE ?!?!
    Mi trema lo spazio tempo...

    Marco, appena succede scrivici qualcosa o telefonaci che ne chiacchieriamo. 😉

    Rispondi
  9. My_May dice

    11 Febbraio 2016 alle 21:29

    domandone da un dollaro: ed ora che le onde gravitazionali sono state scoperte, è conseguenza che vi sia pure il gravitone? O sono due cose differenti e la scoperta delle onde non fornisce la sicurezza che vi sia associato un bosone?

    Rispondi
  10. Matteo dice

    11 Febbraio 2016 alle 21:29

    E perché ne volete chiacchierare a telefono da soli?
    Qui, a parte gli annunci sensazionalistici in conferenze orientate al grande pubblico, pochi ragguagli seri sono stati dati.
    Frugando in rete sembra che il segnale sia stato visto solo da LIGO perché VIRGO era in fase di upgrade. E se fosse così, per consuetudine, sarebbe da aspettare che se ne discuta lungamente sul piano scientifico, fino a conferma indipendente. Poi da altre parti si parla d'un rapporto segnale rumore altissimo che allora, se così fosse, non renderebbe ragione dei lunghi mesi di titubanza.
    Bisognerebbe prima poter leggere l'articolo su PHYSICAL REVIEW LETTERS per avere un ragguaglio migliore, ovvero avere il parere di qualcuno più addentro.

    Rispondi
  11. Fabiano dice

    12 Febbraio 2016 alle 20:03

    @My_May: la seconda che hai detto! 🙂

    Rispondi
  12. Matteo dice

    13 Febbraio 2016 alle 11:03

    Insomma, ci si chiede: perché questo segnale di due decimi di secondo sarebbe segno di onde gravitazionali? E la risposta è che due buchi neri, di masse opportunamente scelte, che si fondono ed emettono esattamente la massa opportuna, e nient'altro, ma proprio nient'altro, e prima si ruotano intorno con una progressione di frequenze strana abbastanza per ridare proprio i dati, ma si sa il campo gravitazionale tra buchi neri è così degenerato che potrebbe produrre tutto e pure i conigli, ebbene due gentili buchi neri a un miliardo di anni luce hanno collaborato positivamente.
    Chissà se con tutti i parametri che si hanno a disposizione per descrivere buchi neri a una miliardata di anni luce si riesce a dimostrare anche che la juve vincerà col napoli stasera.

    Rispondi

Trackback

  1. Quando La Sabbia Del Deserto La Trascorrerà | Borborigmi Di Un Fisico Renitente ha detto:
    31 Marzo 2016 alle 22:46

    […] da sbrogliare, di troppi aquiloni pronti a scapparmi. Qualche tempo fa appuntavo sul blog “prima o poi vi racconto, magari dopo Pasqua, visti tempi e scadenze”. Ecco, vi racconto, come viene. E pazienza se è lungo e […]

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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