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Qui un poco piove e un poco il sole

28 Settembre 2010 57 commenti

C'è una canzone che amo molto che sul finale suona così:

Qui un poco piove e un poco il sole,
aspettiamo ogni giorno
che questa estate finisca,
che ogni incertezza svanisca

E se non sapete di che canzone si tratta, pazienza, non è nemmeno troppo importante (sebbene la vostra vita alla fine degli anni '80 sarebbe forse stata un po' più lieve, o forse un po' più malinconica, o forse tutte e due le cose. Chissà).

Quello che è importante è che la strofa racconta in qualche modo lo stato di queste pagine negli ultimi tempi: ferme, abbandonate in un limbo di incertezza, sospese tra quello che sono state - o che avrebbero voluto essere - e quello che realisticamente possono (o non possono) diventare. I blog - mi dicono - evolvono nascono, vivono, crescono, e magari pure muoiono. Queste pagine non fanno eccezione. Sono cresciute parecchio, hanno vissuto anche bene. Nel tempo hanno accumulato un bel po' di bagaglio - probabilmente anche troppo -  e hanno anche generato aspettative, probabilmente non sempre soddisfatte. Dove possono dirigersi adesso? Non lo so (ancora).

L'avventura del blog di ICHEP 2010 ha un po' saturato la mia riserva di energie per scrivere di fisica. La ricerca è certamente bella da raccontare, ma è ancora più bella da farsi, e farla è un'attività che - in particolare in questo momento - assorbe praticamente tutte le mie energie. I dati di LHC da analizzare richiedono un'attenzione e una rapidità di reazione senza eguali, e non è un caso che anche altri blog di fisici sperimentali che lavorano agli esperimenti del CERN abbiano rarefatto le loro pubblicazioni. Forse sarà possibile trovare un nuovo equilibrio, ma la cosa richiederà tempo.

Il contenitore stesso di questo blog inizia a starmi un po' stretto, poi. Troppe cose si sono accumulate, spesso in modo non molto coerente, ed io, che sono un po' ossessivo-compulsivo rispetto all'ordine e all'organizzazione, fatico a lavorare e produrre su una scrivania disordinata. Sto pensando da tempo di dare una ripulita un po' radicale, ma, se il tempo manca per i contenuti, figuratevi per il contenitore. Ci sono però un paio di cose che ho iniziare a fare: ripulire e semplificare le categorie degli articoli; rimuovere la pagina dell'archivio (che ho l'impressione che nessuno usi); eliminare la pagina con i "lavori in corso", che stava purtroppo diventando più un monumento alla mia impossibilità di trovare il tempo scrivere che uno strumento utile per pianificare gli articoli e interagire con chi legge. Altri cambiamenti in questa direzione arriveranno (per esempio: i link avrebbero bisogno di una bella ripulita, le pagine di presentazione anche, e - visto la costanza con cui l'aggiorno - probabilmente anche la mia libreria su anobii dovrebbe sparire). Prima o poi magari anche la faccia grafica cambierà, ma questo richiederebbe un discorso a parte.

In un momento di fatica, sono stato tentato persino di chiudere il blog. Ma poi mi sono detto che, nonostante il movimento ridotto degli ultimi tempi, ci sono su queste pagine dei contenuti che sopravvivono interessanti al passare del tempo. Per ora facciamo che va bene così.

Ci sono due cose che cercherò comunque di scrivere nei prossimi tempi: la fine delle passeggiate con Oliver sulla meccanica quantistica, e il finale della serie di articoli sul funzionamento di LHC. Non mi piace proprio lasciare le cose incompiute. Per il resto, vedremo. Cantava lo stesso bardo della canzone di prima:

Se avessi coraggio, se aprissi del tutto le porte,
farei fuochi greci e girandole per la tua fronte,
ma sai cos'io pensi del tempo, e lui cosa pensa di me

Magari arriverà un nuovo inizio, magari no.

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Archiviato in:Mezzi e messaggi Contrassegnato con: blog, Guccini, pausa

Interazioni del lettore

Commenti

  1. peppe dice

    28 Settembre 2010 alle 13:47

    eh, c'è un'epidemia di ripensamenti, chiusure, mal di pancia, in questo periodo. Io, che sono il più instabile/isterico di tutti non ho titoli per dare consigli. Però noi ti si segue eh, non pensare che se manchi un mese ci si dimentica. Unica cosa, citazione per citazione, a me piace questa: "E quando avevo duecento lune e forse qualcuna è di troppo
    rubai il primo cavallo e mi fecero uomo
    cambiai il mio nome in "Coda di lupo"
    cambiai il mio pony con un cavallo muto"

    Rispondi
  2. Marco dice

    28 Settembre 2010 alle 13:57

    Beh, Peppe, quando ho visto il tuo post di chiusura (e sono ben contento del rientro al volo, BTW) volevo proprio intavolare una discussione (ma commentar non si poteva!): che si fa con un blog in un momento di stanca, di poco tempo, di testa altrove? Si chiude? Si congela? Si subaffitta? A me la tua opinione interessa eccome...

    Rispondi
  3. peppe dice

    28 Settembre 2010 alle 14:11

    Penso che si debba lasciare sempre aperta una via di fuga (e di ritorno). Se cancelli tutto, amen, non torni più. Io ho lasciato in rete i miei deliri perché ritenevo che qualcosa di buono ed utile si poteva trovare (che ne so, quello che ha scritto Manuela ma non solo). Resettare non va bene, non si buttano subito via le vecchie riviste, si aspetta un po' prima di usarle per accendere il fuoco. Poi, ogni tanto, frustrati o affogati da altri impegni, una "chiamata alle armi" ci serve, ci serve scoprire le reazioni degli altri, ci serve capire quanto e se veramente il maledetto blog ci manca veramente. Io credo che tu abbia deciso la via migliore (cosa che io non ho fatto) e cioè quella di coinvolgere chi ti segue nelle tue determinazioni. Questo ti aiuterà a prendere la decisione giusta. Per quello che mi riguarda spero che alla fine tu, nella forma che preferisci, decida di continuare a raccontarcela.

    Rispondi
  4. ivan dice

    28 Settembre 2010 alle 14:18

    Marco, è da tempo che curioso in questo bellissimo blog. Trovo estremamente stimolanti i tuoi scritti divulgativi, e sempre interessante il racconto della tua esperienza umana e professionale. Mi rendo conto che aggiornare queste pagine richiede tempo e fatica. Ma se posso esprimerti il mio pensiero, ti dico: piuttosto che chiudere baracca, lascia tutto così, con tanto di aggiornamenti sporadici finché si vuole. Almeno resteranno consultabili quei - per me - piccoli capolavori di divulgazione scientifica, come il Bosone di Higgs spiegato ad Oliver (mi sa il best seller della collana) e le altre passeggiate didattiche con il tuo splendido meticcio.
    Può sembrare banale, ma con questo blog credo che tu faccia molto di più di quello che magari ti sembra. I visitatori curiosi arrivano, leggono, apprezzano e ti sono riconoscenti. Quindi, prima o poi, tornano. E pazienza se non ci sono aggiornamenti!

    Rispondi
  5. IgorB dice

    28 Settembre 2010 alle 14:53

    In effetti la "vita digitale" assorbe molto tempo anche a me.
    Lasciando perdere il cazzeggio puro di feisbuk, mantenere in vita il blog, la libreria di anobii, un paio di forum e leggere i feed sul reader (sebbene l'80% siano collegati al lavoro) richiede un certo tempo che non ho nella vita quotidiana e che non mi posso permettere al lavoro.
    Mi mancherebbe molto questo "contenitore" se venisse sigillato: come ho detto già in passato, oltre al leggere di "fisica spiegata bene", anche i post sull'organizzazione del lavoro e del tempo mi hanno aiutato molto e aperto gli occhi su un mondo che non conoscevo.
    Mi auguro che sia solo una fase dovuta all'indigestione da ICHEP!

    Rispondi
  6. Stephan dice

    28 Settembre 2010 alle 15:02

    Marco, in un certo senso aspettavo questo post.
    Sottoscrivo quanto espresso da Ivan. Non hai modo di renderti conto quanto sia popolare e utile questo Blog (eppure gli accessi al sito scommetto che sono tantissimi!), una piccolissima parte dei lettori lascia un commento, ma tutti sono soddisfatti e grati del tuo lavoro.

    purtroppo non hai nessun ritorno e pochissimi riscontri su quello che scrivi, se ci fosse il modo di farti sentire "gratificato" per quello che fai... scrivendo "bosone di higgs" su google sei il secondo risultato. un caso? hai barato col pagerank? non credo... 😉

    aggiorna pure di rado, ma non svuotare il contenitore.

    Rispondi
  7. Marco dice

    28 Settembre 2010 alle 17:39

    Beh, sapete, io sono uno di quelli che non butta mai niente: piuttosto imballo e etichetto per bene (sempre per l'ossessione-compulsione per l'ordine di cui sopra) a archivio coscienziosamente. Figuratevi se rasavo a zero. Ma sono anche uno di quelli a cui non piacciono gli altarini commemorativi, per cui mi spiacerebbe che queste pagine sopravvivessero soltanto mute e ferme. Eppoi sono anche un ambizioso: ho visto quanto lontano può andare un progetto del genere, e quanto possa essere gratificante. Per cui mi trovo schiacciato in una sorta di dilemma: non ho tempo e forze per curare il blog come vorrei (questa mania per il rinnovo grafico che risalta fuori a tempi alterni, non è che un effetto collaterale della mia voglia di milgioramento e maggiore investimento), ma non mi piace l'idea che possa trasformarsi in un giardino incolto a causa dell'incuria. Mi piace credere in un compromesso possibile, e alcuni dei cambiamenti che ho fatto e penso di fare vanno in quella direzione, ma non ho ancora chiara in testa una strategia efficiente.

    A margine: gli accessi al sito sono veramente variabili, e dipendono molto dal fatto che scriva con costanza o meno. Se lascio un mese senza post, vanno giù di un buon terzo, lasciando solo le visite di quelli che arrivano via Google (che in affetti sono parecchi, proprio grazie al bosone e Oliver. E no, non ho fatto nulla di spexiale per finire lassù in alto) e agli affezionati che passano a lascaire qualche commento. Non mi preoccupa, ma è un segno di come la forza di penetrazione del mezzo sia profondamente alterata dall'assenza di una "conversazione" viva intorno agli argomenti.

    Ma, come dice bene Igor - nel cui quadro mi ritrovo pienamente - una presenza in rete che sia veramente attiva e consapevole di tutte le piazze (per dire: tenere un buon blog implica anche leggere un sacco di altri blog e risorse in rete) in questo momento è decisamente incompatibile sia con le mie responsabilità lavorative sia con i miei tempi e desideri privati. Posso ancora contribuire in modo utile con un blog "lento"? Probabilmente si, ma la cosa ha bisogno di un po' di riflessione e di aggiustamenti. E, ovviamente, di tempo,

    Rispondi
  8. Fabiano dice

    28 Settembre 2010 alle 19:15

    Beh.. di sicuro 7 picobarn inversi e una bimbetta vispa danno un bel po' da fare, ma fai bene a condividere il tuo momento di riflesione con i tuoi lettori e io voglio dirti ancora una volta che ritengo molto importante questa tua finestra sul mondo. È importante perché nell'era moderna c'è sempre più bisogno di cultura scientifica e il tuo blog è un strumento di approfondimento valido e veramente accessibile a tutti. Il tuo linguaggio semplice e professionale è facilmente riconoscibile e se un profano dovesse imbattersi su due blog, mettiamo quello di giacobbo qualunque e il tuo, sono sicuro che non avrebbe difficoltà a capire quale dei due è quello che dice il vero.

    Per quanto riguarda il miglioramento dell'aspetto grafico fossi in te gli assegnerei una priorità molto bassa. Noi apprezziamo i contenuti, la grafica è gradevole e sufficiente. Pazienza se la colonnina è stretta sui monitor wide, io non li utilizzo :-P.

    Via, non fare tante storie, fai un post ogni tanto, quando hai tempo, anche una volta al mese, tieni in vita lo spazio e noi siamo contenti uguale. In fondo è gratis, mica ti possiamo imporre nulla :-).

    Rispondi
  9. Stefano dice

    28 Settembre 2010 alle 20:16

    Per quanto mi riguarda sono esattamente d'accordo con tutti gli altri che mi hanno preceduto. 🙂 I tuoi interventi sono preziosi ed estremamente interessanti.

    Leggere un nuovo articolo fa sempre piacere, ma è normale che serva del tempo e se questo, in questo momento, viene a mancare, pazienza, io un'occhiata al blog la do sempre!

    Nel mio piccolo, se non fosse stato per questo blog e per i tuoi articoli, questa estate non sarei venuto al CERN e questo sabato non andrei a vedere i laboratori del INFN al Gran Sasso. 🙂

    Rispondi
  10. umberto dice

    28 Settembre 2010 alle 20:23

    Era il 1967.
    Tredici anni.
    Usato, su una bancarella a Milano, acquistavo un libro.
    Collana: Gioia di conoscere.
    Edizione : Paoline.
    Titolo : L'atomo padrone del mondo.
    Autore : Charles Noel Martin.
    Costo : 300 lire.

    Anche grazie a questo libro, oggi penso che 6 mld di euro siano ben spesi per una favola dal titolo LHC.

    Mancare nel comunicare, potrebbe far finire persino le favole.

    Cordialmente

    Umberto

    Rispondi
  11. GIGI dice

    28 Settembre 2010 alle 20:57

    Marcò, nun ce lassà; Marcò, nun ce lassà!
    Come sarebbe vuota l'Africa -pardon- il WEB, senza il tuo blog.
    E' bello dare un' occhiata ogni giorno: anche se non hai scritto niente, so che ci sei. Anzi so che stai facendo qualcosa di più importante o con il CERN o con la famiglia.
    A proposito di importanza, sia per il futuro di questo blog, sia per il tuo futuro professionale, tieni sempre presente quanto bisogno ci sia in Italia di divulgazione scientifica. Le librerie sono piene di libri sui cambiamenti climatici, sugli OGM e tante altre belle cose, giù giù fino all'omeopatia; ma la gente (quella colta) crede ancora che l'atomo sia una pallina con intorno tanti puntini che girano e roteano (spin se tu non lo sapessi). 😉
    Io spero che un giorno tu vinca il Nobel per aver scritto la formula della TOE (mi piacerebbe tanto leggerla), ma in ogni caso non disprezzerei un Premio Bancarella per il libro più venduto dell'anno ed una cosa non esclude l'altra!
    P.S. Se passi da Bologna, andiamo a bere un bicchiere all'osteria di Guccini.

    Rispondi
  12. Ettore dice

    28 Settembre 2010 alle 21:13

    Da lavoratore, non posso che capire ed appoggiare appieno la tua riflessione Marco, purtroppo è normale e direi fisiologico che ad un certo punto certe esperienze abbiano un rallentamento o addirittura uno stop.
    E' capitato anche a me con altri progetti... per farla breve tutto si evolve e sinceramente a me piace pensare che anche questa sia una evoluzione.
    In questi ultimi tempi devo dire che sono stato tentato diverse volte di rivolgere domande ad una mia amica "fisica" per placare la mia voglia di sapere, ma, purtroppo, come le scrivi tu, come le spieghi tu... " aivoia a dì" (per usare un po di dialetto delle mie parti) non c'è paragone.
    Egoisticamente parlando spero che questo blog riprenda il suo vigore ma è ovvio che se il tempo non c'è non è che si può creare... ( o si? 😀 )
    Mumble mumble mumble....
    Se: velocità = spazio/tempo => tempo = spazio/velocità
    quindi, per avere più tempo ti serve:
    1) Uno spazio web più grande
    2) Un computer più lento

    Come vedi, c'è sempre una soluzione al problema, io te ho date solo 2, ma sono convinto che applicando un po di meccanica quantistica a quella formula, sono convinto che qualche variabile in più spunta fuori 😀

    Spero di aver risollevato un po la malinconia di questo post 😉

    Rispondi
  13. dgali dice

    29 Settembre 2010 alle 08:48

    Marco, non posso che accodarmi alla fila di commenti positivi fin qui giunti! Quello che scrivi è sempre molto interessante e il tuo modo di scriverlo è semplice, diretto e incredibilmente comprensibile: non mollare! La passeggiate con Oliver e i post sul funzionamento di LHC sono delle perle di divulgazione! Se posso permettermi, proverei a darti qualche consiglio:
    1. so che non ami Twitter, ma potresti temporaneamente tenere vivo il blog (o meglio ancora inserire un widget di twitter o tumblr) a mo’ di microblog in cui segnalare notizie interessanti, post altrui consigliati ed inserire brevi aggiornamenti tuoi, che sicuramente richiede meno sforzo; per poi riprendere i tradizionali post quando avrai le forze e il tempo per farlo
    2. come ti hanno già scritto sopra, lascia perdere l'aspetto grafico e concentrati solo sui contenuti, sono quelli che ci interessano; oppure potresti provare a farti aiutare da qualcuno
    3. tempo addietro avevi pensato ad uno spazio collaborativo scritto a più mani, perché non riprendere l’idea in questo momento di difficoltà… di qui passano (e commentano) molti tuoi colleghi (ed amici); potreste provare a replicare l’idea di Blogging ICHEP, ognuno di voi potrebbe mantenere il suo spazio in cui affrontare più argomenti (nel tuo caso fisica, famiglia, politica, ecc.) e riportare su uno spazio condiviso i post di interesse comune

    Comunque vada a finire, grazie per tutto il tempo che hai dedicato (e dedicherai?) a diffondere un po’ conoscenza scientifica a noi profani!

    Rispondi
  14. lucia dice

    29 Settembre 2010 alle 10:26

    Marco ma sei impazzito?!
    E io come faccio senza il mio blogger preferito di riferimento? Sei uno che scrive bene, spiega bene, e Dio solo sa quanto ci sia bisogno ora in questo Paese di gente come te.
    Non mollare. Anche se adesso maiora premunt, ricordati che i Giacobbo non tacciono. Volente o nolente, hai una funzione sociale ora...
    con grande stima
    lucia

    Rispondi
  15. Dario dice

    29 Settembre 2010 alle 10:57

    Ciao, ti ho "conosciuto" non so più neanche per quale motivo (sicuramente attraverso google) e mi hai "rapito" con il tuo modo di scrivere, la chiarezza con cui esprimi concetti complicatissimi. E da allora ti seguo con interesse. So che hai un sacco di articoli che desidero leggere e con il tempo so che li leggerei.
    Sicuramente hai molto da raccontare a tante persone. Io credo che un post ogni tanto sia un buon compromesso per i periodi intensi che non lasciano spazio a ciò che vorresti fare.
    Buona continuazione!!
    D.

    Rispondi
  16. Lorenzo dice

    29 Settembre 2010 alle 13:51

    Ciao, è la prima volta che rispondo ad un tuo post, ma ti leggo da tempo.
    Forse è solo una teoria balzana, ma sono convinto che questo periodo dell'anno sia piuttosto critico per il nostro organismo. Fidati, nessuna decisione importante va presa a inizio autunno, lascia scorrere, il cervello fa brutti scherzi. Rallenta, dilata i post, ma non arrenderti!

    P.S ti sto scrivendo mentre ascolto la canzone di Guccini, non la conoscevo, mi pare bellissima.

    Grazie
    Lorenzo

    Rispondi
  17. Marco dice

    29 Settembre 2010 alle 15:40

    Grazie sul serio per gli attestati di stima! Qualcuno potrebbe persino pensare che abbia scritto questo post per provocare un po' di carezze al mio ego! Giurin giuretta che non è così: mi premeva veramente solo farvi partecipi delle ragioni della mia assenza (o meglio, presenza rarefatta 🙂 ).

    Rispetto ai suggerimenti e alle proposte, qualche pensiero in ordine sparso:

    - Twitter e simili: ho aperto account su queste piattaforme (Twitter, Facebook, FriendFeed, ...) più per curiosità che per vero interesse ad usarle. Come ho già detto più volte, ne riconosco la forza potenziale, ma nella quotidianità non mi ci trovo: hanno un rapporto segnale/rumore troppo basso, e richiedono allo stesso tempo un investimento in tempo (e continuità!) troppo alto per giustificarne il (mio) uso (attivo). Se proprio devo rimbalzare/pubblicizzare la roba interessante che leggo, lo faccio con gli Shared Items di Google Reader. Chissà, magari potrei aggiungere Ho aggiunto sulla barra laterale un widget che riproponga questa fonte. In ogni caso, sono qui:

    http://www.google.com/reader/shared/marco.delmastro

    - Il rinnovo grafico: lo so, lo so, sono i contenuti che contano. Ma la grafica, il design e la tipografia sono tra le mia fisse, che volete farci? In ogni caso state tranquilli: se mai ci sarà un rinnovo, sarà perché ho trovato qualcuno disposto ad aiutarmi (anche dietro lauto-ma-non-troppo compenso). Non ci metto certo mano, se mi avanza tempo, scrivo. Promesso.

    - Lo spazio collaborativo: i "guest post" sono benvenuti, ovviamente. Nel passato ho fatto un paio di tentativi in questa direzione, ma i risultati non sono stati eccezionali. La ragioni sono semplici: chi scrive bene (e ne conosce la fatica) lo fa su un blog suo, gli altri preferiscono leggere e al limite commentare un po'. Certo, potrei lanciare qualche esperimento di scrittura collettiva (mmmm... racconti di giovani ricercatori italiani al CERN?), ma come per tutto dovrei meditarci per bene: la qualità di queste cose non è mai gratuita (vedi gli esempi virtuosi o meno dei Carnevali della Fisica). Ogni proposta è ben accetta.

    - L'autunno: (siccome siamo in vena di citazioni):

    On certain Sundays in November
    When the weather bothers me
    I empty drawers of other summer's
    Where my shadows used to be

    🙂

    Rispondi
  18. Walter Caputo dice

    29 Settembre 2010 alle 18:16

    Bè, Marco, sai che anch'io ti seguo con costanza. Ogni tanto linko dei tuoi articoli sul mio blog per diffonderli. E so che il tempo e la fatica non sono trascurabili. Sono in una situazione simile alla tua, dopo circa 4 anni e mezzo di divulgazione, e penso che sia difficile andare avanti. Tuttavia non mollo. E quindi non devi mollare neanche tu. Le mie conoscenze di Fisica dipendono anche da te. Quindi non sparire.
    Con affetto
    Walter

    Rispondi
  19. Lorenzo Fiori dice

    29 Settembre 2010 alle 20:40

    Mamma mia, qui c'è il rischio che questa spirale terribile di depressione coinvolga tutti i frequentatori del blog:
    non ci avevi pensato in partenza Marco alla 'dipendenza' che il tuo blog avrebbe potuto creare e alle conseguenze serie di cotanto funebri annunci ? Nemmeno un'avvertenza iniziale-introduttiva al blog per metterci in guardia della fine imminente...
    Che fai ora ci lasci così a soffrire d'una crisi d'astinenza che ci portera tutti diritti alla tomba ?
    Cerca di prenderti una vacanza rigenerante (se possibile) e a mente lucida magari ci ripensi e soprattutto ci tieni in vita: è in ballo il destino di molte persone...
    Ciao
    LF

    Rispondi
  20. mauro dice

    29 Settembre 2010 alle 21:21

    ma per carità signor marco....non lo diciamo nemmeno per scherzo....il tuo blog è il preferito dei miei preferiti e tutti i giorni ci passo a sbirciare un po'....se vedo che non hai scritto nulla di nuovo mi faccio un giretto nelle pagine già viste e mi rileggo oliver...no no, sei un caposaldo della divulgazione e un oliver come me ci conta davvero....come potrei capire cosa succede al cern? come capire higgs che finora era un mistero? ma sapessi cosa vuol dire frugare nelle enciclopedie per ore per cercare di capire una cosa e poi accorgersi che leggendo te bastano 3 minuti......con affetto vero...mauro

    Rispondi
  21. Manu dice

    29 Settembre 2010 alle 22:45

    Caro Marco, arrivo anche io a lisciare il pelo al tuo ego 😉
    Il tuo blog e' un punto di riferimento, non solo per i "non addetti ai lavori", e questo angolino di intelligenza e ironia che hai costruito va preservato (sai come i monumenti e le spiagge più belle d'Italia? 😀 )
    Capisco tutto quello che dici, e mi sono sempre meravigliata della pazienza, e immagino la fatica, che dimostri in ogni pagina che scrivi. Io francamente non ne sarei capace, soprattutto quando fai davvero le lezioni di fisica, i miei neuroni non funzionano più alla velocità necessaria! Io alla fine mi sono accorta che amo la scrittura giornalistica, raccontare i fatti piuttosto che spiegare le formule, ma non ho mai messo su un blog mio proprio perché mi spaventa l'impegno che poi ti prendi con il mondo. E se poi succede che non ho tempo/voglia/argomenti/motivazione? Ad esempio, sono mancata da facebook per due mesi perché la vita e' complicata a volte; e se avevo un blog?
    Pero' concordo con Peppe (e approfitto: grazie, Peppe, anche il mio ego e' ben lustrato adesso...e non mollare nemmeno tu, mannaggia a te): noi mica ti si molla..!
    Quanto al cosa fare, dipende anche da come la senti tu: il subaffitto va bene se ti piace l'idea...alla fine "borborigmi" e' la tua criatura, un conto e' un guest post di tanto in tanto, ma una presenza fissa? Io non penso che ci sia una ricetta che funziona per tutti, e credo che niente possa sostituire la tua intuizione e la tua sensibilità al riguardo. Egoisticamente, spero molto di continuare a leggerti ancora a lungo.... (ah, e capisco, oh come capisco la storia della grafica...!)

    Rispondi
  22. Claudio dice

    30 Settembre 2010 alle 08:44

    Ciao, in questo blog molto spesso ho trovato le risposte che cercavo. Possiamo comprendere la fatica ma vorrei poter continuare a leggere i tuoi posts. L'attesa per l'avvio di LHC e' stata lunga e le discussioni in queste pagine l'hanno accompagnata, ormai e' tempo di avere i primi risultati sperimentali e sarebbe un peccato non poterli commentare con te e gli altri amici che frequentano queste pagine. Conto su di te!

    Rispondi
  23. Giulio dice

    30 Settembre 2010 alle 09:46

    Caro Marco... quando sulla stampa nazionale è arrivata quella notizia di tutta quella nuvola di particelle che veniva fuori dagli esperimenti ho apprezzato... perché, accidenti, c'è da mandare ogi tanto una notizia fuori di li, ma ho cercato subito nel tuo blog se c'era qualcosa... non c'era... pazienza... ci sarà... per qualcuno di noi sei l'unica voce affrontabile dell'LHC...
    io guardo e seguo anche il Giacobbo... perché vivere è cosa complessa e nel mondo, vivaddio, non c'è solo la verità ma anche la curiosità, il sapido, il sogno, la barzelletta, il volo, la situazione, la storia, le storielle... la canzone... come ci ricordi con Guccini... la poesia... "l'atlantica agitazione delle particelle subatomiche"...
    se molli il blog saremo più orfani... ma quelli come me sopporteranno anche che sia meno ricco... se lo molli del tutto vuol dire che hai altro da fare... e quelli come me hanno sempre tollerato la libertà altrui... ma saremo più orfani

    Rispondi
  24. Lorenzo Fiori dice

    30 Settembre 2010 alle 16:22

    Probabilmente non è nemmeno una cosa venuta fuori adesso: c'eravamo forse accorti che qualcosa non andava più, cioè il meccanismo si era rotto, quando non abbiamo visto un post di commemorazione su Cabibbo che tutti invece ci saremmo aspettati...
    Pazienza, effettivamente ogni argomento, nella fattispecie la Fisica delle Particelle, ha un inizio ed una fine cioè prima o poi si esaurisce specie se qualcosa cambia nella vita di chi scrive: magari ti sarai accorto che viene prima la famiglia del lavoro, magari ti sarai stufato un pò della fisica delle particelle, magari avevi dato veramente tanto prima al blog ed ora stai tirando il fiato dopo anni di post, magari l'LHC prepara grossi sconvogilmenti alla fisica al punto da turbare l'animo dei fisici, forse come dice Hawking non si è molto lontani dalla fantomatica 'Teoria del Tutto' e quindi forse alla fine della ricerca in Fisica Teorica, però una cosa è certa: non era tanto umano scrivere con così tanta intensità e partecipazione interiore e per lungo tempo, ora appari dunque decisamente più umano; non vorrei però che nello slancio filantropo della divulgazione impeccabile tu possa essere caduto in quella che è comunemente chiamata sindrome del 'burn-out' che colpisce gente un pò idealista ed estremamente generosa verso il prossimo...
    Tutto ciò però appare comunque assolutamente comprensibile...
    Ciao
    LF

    Rispondi
  25. Marco dice

    30 Settembre 2010 alle 17:13

    Bum, Lorenzo! In certe cose mi sa che stai andando un po' troppo lontano, e probabilmente stai facendo dire alle mie parole più di quanto io pensi e provi veramente.

    Nello specifico, mi dispiace che tu aspettassi un ricordo di Cabibbo su queste pagine che non è mai arrivato, cosi come non credo che stasera arriverà un ricordo di Charpak (che peraltro mi stava persino più simpatico di Cabibbo), ma non ricondurre queste assenze a un presunto "meccanismo rotto". Raramente queste pagine - anche nei momenti di miglior gloria - sono state "sulla notizia", se non forse per lo specifico di LHC. E non ho mai pensato facesse per me una forma di blogging troppo legata all'attualità. Punto.

    Quanto al "burn-out", se c'è è probabilmente solamente legato al bloggare, mica alla fisica delle particelle, che invece invece sempre di più - nel bene e nel male - la mia quotidianità! Anzi, probabilmente le due cose sono legate: se mangi particelle anche per dessert, poi ti serve un po' di disintossicazione 🙂

    LHC e gli animi sconvolti dei fisici? Stai tranquillo: è un bel periodo, duro ma divertente e appagante, e forse proprio per questo qui si preferisce investire tutte le energie da quella parte. Niente "teoria del tutto" all'orizzonte, che io sappia 😛

    Rispondi
  26. Lorenzo Fiori dice

    30 Settembre 2010 alle 20:24

    E allora rallegriamoci, ci eravamo presi uno spavento sulla tua salute...siamo sicuri che tutto si risolverà per il meglio...:-)
    Sono e forse siamo stati solo tentati ad andare oltre le tue parole perchè è noto che spesso non tutto si può o si riesce a dire e volevamo vedere la tua reazione...:-)
    Ciao

    Rispondi
  27. delo dice

    30 Settembre 2010 alle 22:20

    Ciao Marco,
    mi sforzo di scrivere anch'io; capisco bene la situazione.
    Io stesso faccio fatica a seguire il tuo blog, o meglio, a scrivere qualche banalita' here and there.
    E' un periodo molto busy ed eccitante (confermo che anche all'ora di pranzo, quando ti intravedo alla cantine, sei sempre busy e di corsa.)
    I tuoi post sono ovviamente ben accetti, anche se piu' radi, e credo (Spero) si tornera' alla "normalita' " (prima o poi), altrimenti si escce pazzi.

    ciao
    delo

    Rispondi
  28. una fisica in erba dice

    30 Settembre 2010 alle 23:06

    Ehi!!! vuoi lasciare noi fisici in erba, sperimentali e di particelle senza un tutor un po' più stimolante di quei panzoni dei nostri professori? dai...già in italia ci vien la depressione a vedere lo stato della ricerca, sapendo che non abbiamo futuro...ma teniamo duro, perchè c'è la gente come te che ci fa amare quello che sarà (si spera...foorse...un giorno) il nostro mestiere...
    scherzi a parte, la tua fatica credo che a tutti noi sia comprensibile (confesso di non aver mai capito dove trovassi il tempo! già io, almeno con il resoconto di Ichep, faticavo a starti dietro con la lettura... ma almeno non pensare che questo sia stato (sia...e sarà) vano...
    comunque, qualsiasi sarà la decisione finale, grazie, per quello che qui già c'è e, se un giorno lo vorrai, per quello che vorrai ancora scrivere

    Rispondi
  29. Godel dice

    1 Ottobre 2010 alle 00:20

    "Da un grande potere derivano grandi responsabilità." 😀

    Le persone tendono a prendere molto seriamente anche le piccole cose. Meglio che ti dedichi alla fisica.. il blog ed il web possono attendere.

    A presto...

    Rispondi
  30. Giovanni dice

    1 Ottobre 2010 alle 08:22

    "Meglio che ti dedichi alla fisica.. il blog ed il web possono attendere.".....si ma non troppo però 😉
    Per dirla alla napoletana maniera "Torna!
    'Sta casa aspetta a te" http://www.youtube.com/watch?v=slUvEe_IJvA

    Rispondi
  31. luca dice

    1 Ottobre 2010 alle 09:46

    Nooo...il mio blog preferito....e io come faccio senza "La scienza con Oliver", senza le bellissime descrizioni del LHC...alcuni post sono state delle vere "perle" che raramente si trovano....

    comunque capisco che il tuo impegno è notevole il tuo lavoro mporantissimo...

    voleva solo essere un attestato di stima
    luca
    P.S.: grazie al tuo blog sono riusciro a convincere un paio di amici che la scienza non è poi cos' noiosa!!!

    Rispondi
  32. marco dice

    1 Ottobre 2010 alle 09:53

    Mi aggiungo pedissequamente al coro: "la vita è fatta di priorita`..." (cit.)

    Buon proseguimento, allora, e a presto (spero)!

    Rispondi
  33. Marco dice

    1 Ottobre 2010 alle 12:17

    @Delo: pranzo? Quale pranzo? 🙂 (oggi miserrimo panino comprato al bar del B40 e consumato davanti allo schermo)

    P.S. fatti riconoscere, la prossima volta...

    Rispondi
  34. delo dice

    1 Ottobre 2010 alle 12:41

    vedo che siamo allineati; oggi miserrimo panino dell'R1 ...

    Rispondi
  35. Freancesco magro dice

    1 Ottobre 2010 alle 17:01

    Caro marco ti capisco benissimo, i momenti di stanchezza arrivano sempre e non sempre si è preparati ad affrontarli, a me dispiacerebbe moltissimo non poterti leggere e come per molti altri sei il mio blog quotidiano e ogni volta spero che ci sia qualche cosa di nuovo e se non c'è ,non importa, mi rileggo le cose vecchie che sono sempre piacevoli. Io ho 58 anni ho la terza media e la fisica è da circa 30 anni la mia passione, il colpevole è Isaac Assimov con il libro "Le scienze" da lì una escalation di libri di divulgazione da Aczel, barrow, greene, davies e molti altri, circa 50. Certo mi scontro con l'impreparazione scolastica ma leggo e rileggo e poi con l'aiuto di internet riesco a capire molti concetti, anche leggendo il tuo blog riesco sempre ad aggiungere qualche cosa. Non ho nessuna velleità, non diventerò mai più un fisico, ma la materia mi affascina. Come ti dicevo il tuo blog è pappa quotidiana, non c'è nessuno che scriva come te, in maniera semplice ma molto efficace.
    Perciò ti prego non smettere, prenditi delle pause se vuoi ma non lasciare me ed altri come me senza il tuo blog.
    Ho un altro hobby , la pittura (sempre senza nessuna velleità) se hai tempo mi puoi vedere in http://www.clessidre1.blogspot.com, magari ti rilassi un pò. Con grande affetto Francesco

    Rispondi
  36. davide dice

    1 Ottobre 2010 alle 18:07

    qui piove e basta...

    Il blog dovrebbe essere una sorta di diario, dicono.
    io non ho mai tenuto un diario, mi sembrava un'idea proprio del ca**o. Però adesso ho un blog, da sempre condiviso (nella scrittura) con amici. non ha una regolarità, ognuno fa quel che può quando può. È così che vedo questo strumento.
    Quindi, anche se sei super incasinato e desidereresti altro per questo blog, chiudere non ha senso.
    HTH (e spero di vederti prima o poi al cern)
    ciao
    d

    Rispondi
  37. Fabio dice

    2 Ottobre 2010 alle 17:09

    Resisti, perché mancheresti_

    Rispondi
  38. angela dice

    3 Ottobre 2010 alle 13:05

    il nuovo si legge sempre con curiosità ma non ci privare del piacere di rileggere il già scritto

    Rispondi
  39. oca sapiens dice

    3 Ottobre 2010 alle 15:22

    @marco
    Mentre aspettiamo che ti torni la voglia di scrivere, forse potresti lanciarci ogni tanto un segnale di fumo, anche senza l'arrosto, giusto per farci capire come va?
    Sei diventato la voce fidata del ciambellone...

    Rispondi
  40. Stefano Bertacco dice

    3 Ottobre 2010 alle 19:40

    Concordo: è un blog interessante, oserei dire più degli articoli LHC news!

    Rispondi
  41. Fabio dice

    4 Ottobre 2010 alle 10:51

    Lavoro nell'informatica, sono maniaco della grafica quanto te, ma questo è un blog non un sito aziendale da aggiornare ogni tot mesi. Per me è già perfetto così. Avere una persona che lavora di fisica, specialmente all'interno dell'LHC, con la tua dialettica, che aggiorna la comunità italiana, è una cosa preziosa!
    Capisco che il tempo è sempre poco, ma dare qualche info ogni tanto, parlare di queste particelle sparate a poco sotto la velocità della luce, entusiasma ed aiuta ad appassionare chi partecipa con te.
    Per esempio io vivo con il pallino di capire cos'è la massa, cosa possa generare gli effetti che tutti sappiamo. Higgs ha dato una sua interpretazione, tu, tra altre cose, ci lavori addirittura sopra al bosone. Ora vuoi chiudere bottega... dai ti prego!! Considera che se ci si abbona ad una rivista, devi aspettare un mese per leggere nuovi articoli. Quindi se scrivi un articolo al mese sei perfettamente in linea alle migliori aspettative!!

    Rispondi
  42. GIGI dice

    4 Ottobre 2010 alle 11:12

    Oh, basta là!
    Amici miei, abbiamo sepolto Marco sotto la valanga del nostro affetto e della nostra stima, ma un bogianen alla fin fine decide lui.
    Perciò, Marco, cerco di aggirare le tue resistenze e risvegliare il tuo innato bisogno di comunicare ed insegnare. (E' un complimento!)
    Stavo leggendo (su tuo consiglio): "Un'occhiata alle carte di Dio" di Ghirardi (un testo tosto per un povero dentista), quando ho scoperto in libreria: "Quantun" di Manjit Kumar.
    L'ho trovato di facile lettura, molto documentato (18 pagine di bibliografia), completo e aggiornato (copyright 2008). Sul Web tuttavia ho trovato molto poco sull' autore e del libro solo le presentazioni.
    Mi/ci fai una 🙂 recensione? Grazie.
    P.S. Per il blog: bogia nen!

    Rispondi
  43. Aubrey dice

    4 Ottobre 2010 alle 15:53

    Su su, che una volta al mese ci sai dire perchè i soldi dei contribuenti vengono spesi a spatazzare protoni e non per una pensione che non vedrò mai 😉

    Ricordati che il blog va bene anche quando è quasi deserto: non so quante visite tu abbia, ma a giudicare dal numero dei commento credo non tanto basse. Aggiornerai quando avrai voglia, se avrai voglia: ma per notizie fresche dalla ridente Ginevra questo spazio in rete è ormai un angolo conosciuto, sarebbe un peccato dover cambiare panchina per forza, si sta bene anche quando non c'è nessuno. Un abbraccio, buona pizza della mensa!

    Rispondi
  44. emilio dice

    4 Ottobre 2010 alle 17:56

    è un bel pò che seguo questo blog..mi son sempre chiesto dove trovi il tempo per tenerlo aggiornato..e sappiamo tutti che sottrai del tempo prezioso alla tua famiglia e a giuglia in particolare..e te ne siamo infinitamente grati..

    dai dirada un pò la presenza

    ma non ci abbandonare del tutto
    un caloroso saluto emilio

    Rispondi
  45. GIGI dice

    5 Ottobre 2010 alle 12:53

    Dai Marco! Commentaci i due Nobel per la fisica.
    A me sembra eccessivo un Nobel per aver fatto alla matita la punta più sottile dell'universo. 😉

    Rispondi
  46. Marco dice

    5 Ottobre 2010 alle 14:19

    Ehilà, quanto stima, quanto affetto! Grassie, signori, grassie. Forse un giorno - quanto avrò un po' di tempo 🙂 - proverò a elencarvi le ragioni della totale scomparsa del mio tempo libero. In sostanza, sto in una congiuntura per cui ho delle nuove responsabilità (che è bene) senza che le vecchie (che dovrebbero essere esaurite) siano state prese in carico dal mio sostituto. Le poche ore che restano le uso per mangiare, dormire, e costruire oggetti di cartoncino con Giulia 🙂

    @Gigi: prendo "bougia-nen" come un complimenti, neh! Il grafene una matita? Ah! Provocatore!

    @Stefano: beh, onestamente essere meglio di LHC News non è un enorme complimento 🙂

    @Aubrey: mi piace l'idea della panchina, tenterò di dare una spolverata di tanto in tanto perché non sia troppo spiacevole fermarsi un po'.

    Rispondi
  47. Ilaria dice

    5 Ottobre 2010 alle 14:42

    Ciao Marco, non mollare, magari ogni tanto lascia dietro di te qualche mollichina così che noi non ci perdiamo del tutto.Poi magari tra qualche tempo il numero dei tuoi alunni salirà....scienza con Oliver...e con Giulia!!
    In bocca al lupo per tutto.

    Rispondi
  48. Riccardo dice

    5 Ottobre 2010 alle 15:23

    Mi aggiungo al coro di elogi per questo bel blog che segui da un annetto e leggo ogni giorno!! E’ comprensibile che il tempo scarseggi con tutta la mole di dati che ultimamente raccogliete (2 pb-1 nella sola scorsa notte ne!?) ma penso che tutti preferiscano una pausa più o meno lunga che la totale scomparsa del blog.

    Ti auguro un buon lavoro, nell’attesa di tempi meno pressanti!

    Rispondi
  49. titticimmino dice

    5 Ottobre 2010 alle 20:02

    cambia gli occhi, e toccherai il Cuore.
    waiting for.. Godot

    Rispondi
  50. roberto dice

    5 Ottobre 2010 alle 21:44

    Fai pure con calma 😀
    Grazie del blog 😉

    Rispondi
  51. GIGI dice

    5 Ottobre 2010 alle 21:51

    bougianen E' un complimento.
    Parola di mio nonno che era piemontese.

    Rispondi
  52. GIGI dice

    5 Ottobre 2010 alle 22:02

    P.S.
    mio nonno scappò di casa a 16 anni per andare con Garibaldi e altri 999 in Sicilia: bugianen !?!?

    Rispondi
  53. GIGI dice

    8 Ottobre 2010 alle 11:10

    Ehi! C'è nessuno?
    Col nonno garibaldino ho gelato il blog?
    Dai, che non sono così vecchio; non scrivetemi (come si dice dalle mie parti): " Dì bän só, fantèsma ! " 🙂
    Volevo solo spiegare a Marco il senso "risorgimentale" che do all'appellativo piemontese, che poi è scaduto a sarcasmo.
    Oh, Marco, come la mettiemo con il Nobel per la chimica dato per aver allargato l'uso della marmitta catalitica?
    E adesso non toglietemi il saluto. 😉

    Rispondi
  54. Nick dice

    8 Ottobre 2010 alle 15:43

    Ciao Marco, come molti altri hanno già fatto ti scrivo anche io per mostrarti il mio sostegno!! Ho scoperto il tuo blog da circa un anno e lo seguo costantemente in quanto l' argomento mi interessa ed è espresso in un ottima forma chiara e molto esplicativa. E' normale che il tuo lavoro super-impegnativo ti tolga le forze per dedicarti a scrivere di fisica nel tempo libero, ma non mollare!! Ciao e tanti auguri!!

    Rispondi
  55. studenti di scienze di trieste dice

    16 Ottobre 2010 alle 16:50

    cercando visibilità...

    http://www.youtube.com/watch?v=vqrSzgvF8gk

    http://infomfn.wordpress.com/

    Rispondi
    • Marco dice

      16 Ottobre 2010 alle 17:13

      Con piacere! Coraggio!

      Rispondi

Trackback

  1. Georges Charpak (1924–2010) « La realtà non mi ha mai tradito ha detto:
    5 Ottobre 2010 alle 15:30

    [...] Georges Charpak (1924–2010) Qualche giorno fa è morto Georges Charpak. Io l’ho saputo per caso, grazie a un commento del fisico renitente. [...]

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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