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La fisica non è una carnevalata

31 Gennaio 2010 12 commenti

Come è di rigore nei confronti dell'ospite, vi segnalo che ieri ha avuto luogo la terza edizione del Carnevale della Fisica, ospitato a questo turno da Science Backstage. Fatevi un giro, ci sono parecchie cose interessanti da leggere. Ma per favore, fate anche attenzione, perché non è tutto oro quello che luccica. Il sottoscritto ha partecipato (quasi per caso) con i consigli per aspiranti Summer Student, ma soprattutto si è ritrovato tra ieri e oggi a indignarsi e a discutere con un altro partecipante all'iniziativa a proposito del contenuto, della validità e dell'opportunità dei suoi contributi. Traduzione non-politicamente-corretta: uno dei partecipanti puzza fastidiosamente di crackpot, e nella marea di contributi Gianluigi, il padrone di casa di Scienze Backstage, non sembra essersene accorto. I dettagli nella sezione commenti alla pagina dell'evento.

Quanto a me, questa potrebbe essere l'ultima volta che partecipo. Come mi fa sospettare uno dei commenti di Peppe, l'iniziativa potrebbe troppo facilmente diventare solo un trucchetto per soddisfare i nostri già smisurati ego. Personalmente, non è per questo che tengo aperto queste paginette. Zampillo saluti polemici (oggi sono in vena).

Aggiornamento [1/2/2010]: dopo una discussione anche piuttosto accesa in cui il sottoscritto si è ritrovato a giocare il ruolo del poliziotto cattivo, Gianluigi ha modificato il post spostando in contributi incriminati, sistemandoli sotto il cappello di teorie alternative (sic). Qualcuno condivide anche, ma c'è rimasto comunque un po' male.

Aggiornamento [2/2/2010]: la discussione è continuata, grazie al cielo spostandosi dall'episodio specifico alla forma e alla natura dell'evento "carnevale della fisica" in generale; spostamento che mi sembra buono, e per certi versi addirittura necessario. Naturalmente, al di là degli estremi concreti dell'iniziativa, la discussione sfiora e accarezza una serie di punti nevralgici importanti: a che serve la divulgazione scientifica? Come la si fa? Dove? Chi? E poi anche, non secondariamente: il fatto di farla in modo casuale, saltuario, volontario, non professionale insomma, autorizza un rigore minore? È l'eterno dilemma del volontariato. Io un'idea a proposito ce l'avrei anche.

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Archiviato in:Fisica, Scienza e dintorni Contrassegnato con: blog, bufale, Carnevale della fisica, polemiche, scienza

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Commenti

  1. peppe dice

    31 Gennaio 2010 alle 15:46

    Non so a cosa si riferisca il tuo sospetto. In realtà avevo scritto prima un altro commento (che non è apparso, anche perchè ho chiesto a Gianluigi di non pubblicarlo per evitare ulteriori furiose polemiche) che concordava con il tuo (e rilanciva, rimandando ad altri curiosi contributi della persona a cui ti riferisci) e dove avevo scritto che non avevo notato SG perchè si trovava alla fine del post. Mi sono accorto in seguito che era posizionato subito prima di me e l'egocentrico ero io che avevo badato a me e non agli altri.
    In ogni caso hai ragione: il padrone di casa di queste iniziative dovrebbe agire anche come Referee (anche un buon divulgatore non è detto che sia in grado di farlo) e non stuzzicare l'ego dei profeti dal delirio facile.

    Rispondi
  2. Marco dice

    31 Gennaio 2010 alle 17:42

    Appunto! Avendoti letto scrivere:

    Gusman era sopra la mia testa e non me ne ero accorto.... Egocentrico!

    mi sono proprio detto: non è che partecipiamo a queste iniziative più per vedere i nostri post messi in bella mostra, guadagnare qualche clic in più e sotto sotto nutrire il nostro lato vanitoso? E quindi quasi più ci preoccupiamo del nostro posizionamento che del contenuto generale di tutto il resto, con gli evidenti risultati alterni che mi hanno indispettito. Da cui la riflessione qui sopra: chissà se mi sono spiegato?

    Rispondi
  3. peppe dice

    31 Gennaio 2010 alle 18:05

    Il lato vanitoso di ognuno viene fuori in così tante occasioni che evidenziarlo in questo caso mi pare come sparare sulla croce rossa. Capisco pure che quando non si sente il suono delle parole è difficile coglierne l'ironia (e mi riferisco a quello che ho scritto da Gianluigi). Per esempio, non sentendoti, non so interpretare il tono della tua ultima domanda.

    Rispondi
  4. Marco dice

    31 Gennaio 2010 alle 20:42

    Capisco, è una limitazione contro cui ci si scontra spesso (e le faccine aiutano poco). Il senso dell'ultima domanda? Letterale: spero di aver espresso chiaramente il mio dubbio rispetto all'equilibrio (spesso sbilanciato) tra un sano desiderio di comunicazione e una vanitosa bulimia di consensi. Dubbio che mi resta, quotidianamente per il mio blog, e saltuariamente per le altre iniziative che vedo e a cui magari partecipo. Il fatto che il lato vanitoso sia spesso presente non significa mica che si debba smettere di chiedersi se il gioco valga la candela, e se stiamo in fondo solo vendendo i nostri nomi e le nostre facce, o tentanto di fare davvero informazione (e didattica, e politica).

    Rispondi
  5. peppe dice

    31 Gennaio 2010 alle 20:50

    ok. Chiaro. La risposta non è facile, forse non c'è.

    Rispondi
  6. forzalube dice

    2 Febbraio 2010 alle 03:35

    Ma gli inusuali errori di ortografia presenti nel post sono dovuti alla vena polemica?

    Rispondi
  7. forzalube dice

    2 Febbraio 2010 alle 03:35

    Cos'è il disegno in rosso nel mio precedente commento?

    Rispondi
  8. Marco dice

    2 Febbraio 2010 alle 07:56

    @forzalube: temo a una mistura di vena polemica e fretta. Ho corretto qua e là, dimentico qualcosa? Il mostriciattolo rosso è il tuo avatar di default. Se lo vuoi personalizzare, dai un'occhiata a http://it.gravatar.com/

    Rispondi
  9. forzalube dice

    3 Febbraio 2010 alle 01:24

    Mi sembra che alla seconda riga ci sia un "le Carnevale" al posto "del Carnevale".
    Almeno per il momento mi tengo l'avatar di default.

    Non è che nei prossimi giorni, viste le tue doti divulgative, trovi tempo di spiegarmi cosa c'è scritto qui (non nel senso che non so fare una traduzione, ma nel senso che non ho capito la fisica che c'è dietro e cosa dovrebbe/potrebbe succedere nel caso dell'universo con più di 3 dimensioni, ecc...)?
    http://sciencenow.sciencemag.org/cgi/content/full/2010/122/1

    (probabilmente la domanda resta mal posta, ma magari ne riparliamo)

    Rispondi
  10. Marco dice

    5 Febbraio 2010 alle 17:56

    Cavoli, mi chiedi di spiegarti in un solo colpo la produzione di buchi neri agli acceleratori, e in particolare nel caso di extra-dimensioni, e magari anche perché nel caso di extra-dimensioni risulterebbe più probabile la loro produzione a LHC? Auch, non so le ce la farò.

    Nell'attesa, se l'argomento ti intriga, potresti provare a leggere "Passaggi curvi" di Lisa Randall (sto cercando di cavarmela con poco).

    Rispondi
  11. forzalube dice

    7 Febbraio 2010 alle 04:21

    Intanto grazie per la segnalazione che sembra quanto mai stuzzicante. Però un librone di 509 pagine (a quanto pare neanche dei più facili) non è proprio una cosa che si legga "nell'attesa" (per quanto immagino che potrà essere molto lunga vista la difficoltà/impossibilità di sintetizzare un argomento del genere).

    Rispondi
  12. Davide dice

    5 Novembre 2010 alle 19:43

    A proposito di crackpots, questo potrebbe esserti utile? 🙂
    http://www.technologyreview.com/blog/mimssbits/25964/

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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