Il CERN da anni ha un bel programma di Summer Student, che seleziona ogni anno una carrettata studenti universitari (o neo-laureati) da tutto il mondo per venire a passare Ginevra un periodo oscillante tra le 8 e le 13 settimane, per seguire una serie di lezioni di fisica delle particelle e argomenti correlati, e lavorare per davvero in un gruppo di ricerca. Se siete uno studente in fisica (ma anche in una qualche ingegneria, o in informatica) e questa estatevi interessa una bella esperienza internazionale (dal punto di vista scientifico, umano e - credetemi! - festaiolo) segnatevi questa data sull'agenda: la scadenza per la consegna delle domande di quest'anno è il prossimo 27 gennaio.
Non voglio stare a raccontarvi esattamente come funziona il programma - sul web trovate tutte le informazioni sui contenuti e su come iscrivervi alla selezione - quanto piuttosto raccontarvi quattro o cinque cosette che sul web invece non troverete, e che potrebbero aiutarvi a essere selezionati. Ve le racconto dal punto di vista del fisico (le cose potrebbero essere lievemente diverse - o persino non valide - per ingegneri e informatici: siete avvisati) che si ritrova a selezionare aspiranti fisici per i progetti estivi.
Trovatevi un potenziale supervisore prima. In teoria la selezione avviene soltanto tramite la lettura dei CV e delle lettere di raccomandazione. Sebbene questo non sia totalmente falso, nelle settimane che precedono la selezione i supervisori al CERN che devono scegliersi uno studente vengono sistematicamente contattati da una torma di loro colleghi delle università dei paesi membri, che gentilmente "suggeriscono" loro ottimi candidati. Niente di male: obiettivamente, mi fido molto di più del giudizio di un professore che vi ha visto a lezione, in laboratorio o con cui pensate di fare la tesi, che del CV che avete mandato. Ergo, se pensate di applicare per un posto da Summer Student, andate a contattare nella vostra università qualche professore che vi conosca almeno un po', e che abbia qualche contatto al CERN (se studiate fisica non dovrebbe essere difficile). Chiedetegli esplicitamente se ha un contatto diretto a cui suggerire il vostro nome, non solo se può scrivervi una lettera di raccomandazione (quelle sono pressoché inutile, perché sono tutte troppo eccellenti).
C'è una quota per gli studenti italiani. E per i francesi, e in generale per i cittadini dei paesi membri del CERN piu grandi. Questo implica che, se non avete trovato qualcuno che vi ha sponsorizzato presso qualcuno al CERN che opterà per voi come sua prima scelta, scordatevi di essere selezionati. Anche se siete eccelsi, al momento di passare alle seconde o terze scelte la quota di italiani sarà già riempita da un pezzo. Tutte le volte che ho mancato la mia prima scelta mi sono sempre ritrovato con uno studente danese o crucco.
Pensate in prospettiva. Per chiarirci, venire al CERN come Summer Student può essere un buon inizio della vostra tesi di laurea, oppure già un prodromo di dottorato. Il supervisore cerniota tende a accettare più volentieri un "suggerimento" da un collega se sa che il tempo che investirà con lo studente non sarà completamente perduto, e il pischello a cui si dedicherà resterà poi nell'ambito accademico del suo esperimento, mettendo a frutto quello che ha imparato. Se non quello che ha tecnicamente imparato, perlomeno quello che ha socialmente imparato. Che nelle collaborazioni enormi di LHC è almeno altrettanto importante.
Fermatevi il massimo del tempo. Onestamente, avere un Summer Student è una gran fatica. Lo studente si diverte come un gibbone, impara pure un sacco di cose, e nel tempo libero fondamentalmente passa da una festa all'altra. Voi - il superivisore - vi spaccate in quattro per fargli capire qualcosa di quello che dovrebbe fare (il divario tra preparazione universitaria e realtà della ricerca a volte è veramente desolante), sperando che alla fine il fanciullo o la fanciulla produca qualcosina di vagamente usabile, un risultatino piccolo piccolo che ripaghi l'investimento in tempo e forze. Il presupposto basilare perché questo obiettivo possa avere una qualche vaga probabilità di avverarsi è che lo studente si fermi il più a lungo possibile al CERN. Moltissimi di noi non prendono nemmeno in considerazione candidature per periodi inferiori al massimo di tredici settimane. Se pensate di restare meno di tre mesi, o avete un "suggerimento" veramente potentissimo alle spalle, o siete messi male.
Raffinate le vostre capacità informatiche. Sinceramente, che sappiate usare Word o Excel non interessa a nessuno. O meglio, lo si da per scontato. Se siete un (aspirante) fisico delle particelle che vuole venire al CERN a analizzare un po' di dati e giocare un po' con i rivelatore, dovrete fondamentalmente sapere programmare in C++, magari pure un po' in Python, sapere muovervi su una macchina Unix senza perdervi ogni cinque minuti, e possibilmente saper usare ROOT. Ovviamente non tutti quelli che arrivano hanno già tutte queste competenze, anzi! Ma insomma, se nel vostro CV alcune di queste sono segnalate, salterete facilmente in testa alle classifiche. Consiglio: prendetevi computer pure vecchiotto, installategli sopra una qualche forma di Linux, e iniziate a smanettare. Se avete un Mac va bene lo stesso. Installate ROOT (è gratis!), e programmate un po'. Se la fisica delle particelle è quello che volete fare da grandi, non potrà che farvi bene. E potrebbe persino piacervi.
Infine, imparate l'inglese. E, se possibile, anche il francese. Ma l'inglese dovete saperlo, lo parlerete tutto il santo giorno come lingua franca. Dovete saperlo bene, non solo abbastanza. Non tanto per essere selezionati (per quanto se nel vostro CV l'inglese non è indicato non sperate di venire presi), quanto per sopravvivere tutto il giorno, capire che cosa vi viene detto, e non mandare in bestia il vostro supervisore. Anche se è italiano, ovviamente.
Francesca dice
Grazie per i consigli Marco!
Io sono ancora all'ultimo anno di liceo e devo scegliere se iscrivermi in fisica o in ingegneria, comunque avevo letto questa cosa del programma summer student ed è davvero un'ottima opportunità...quello che mi preoccupa però è programmare in c++ e queste cose qui! Ma sono cose che ti insegnano all'università oppure no? e poi ti volevo chiedere cosa ne pensi di una laurea in ingegneria nucleare...cioè se è comunque una laurea abbastanza richiesta..perchè sono proprio indecisa e mi servirebbe un consiglio..
M.B. dice
...io ho appena lasciato un commento pertinente al post delle lettere di raccomandazione, ed ecco che trovo questo! leggo subito 🙂
Antonio dice
Tutto vero. Mi sentirei di aggiungere che dare qualche prova di una buona preparazione di base aiuta. Sto facendo da supervisore ad un phD cinese che ha serie difficoltà con le equazioni di Maxwell...
Ah, se e se non vi prendono al CERN potete sempre provare al PSI, stesso tipo di programma ma mooooolti meno divertimenti questo è garantito!!!
M.B. dice
a che genere di prova ti riferisci, Antonio? (forse dovrei usare il lei :S)
Antonio dice
Ma che usare il lei...io sono allergico al lei!
Come diceva Marco io pur lavorando negli acceleratori sto "dall'altra parte della macchina", quindi le esigenze sono diverse e i requisiti anche. Avere un minimo di conoscenze di base (stiamo parlando di FISICA I, e FISICA 2, un po di analisi e statistica) abbastanza solide possono aiutare almeno all'inizio le prime settimane.
Ovvio che certe conoscenze dovrebbero essere scontate, ma purtroppo non è sempre così. Se si è fatto qualcosa all'università, del tipo tesine, microlavori di laboratorio o cose analoghe, può essere un buon modo per presentarsi meglio. Ma come dicevo io mi occupo della macchina in se, non di fisica delle particelle, quindi le nostre esigenze sono un tantino diverse.
minimum bias dice
La prima cosa che impari da summer student è che il lei va abolito... 🙂
Fabio dice
ciao marco!
ho notato che il sito del cern parla genericamente di esperienze per "undergraduate",ovvero teoricamente persone non ancora laureate in fisica.
Conoscendo la struttura di base di una laurea in fisica odierna in italia (ovvero nel sistema del 3+2),a che punto del percorso consiglieresti un esperienza di questo tipo?mi spiego..è meglio prima di aver concluso la triennale?o è meglio aspettare l'estate a cavallo tra i due anni di specialistica,per eventualmente cominciare a sviluppare un progetto di tesi?
grazie mille!!!
minimum bias dice
Fabio, si può accedere al Summer Student Programme se - alla fine dell'estate che si vorrebbe passare al CERN - si sarà terminato il terzo anno di istruzione accademica [in fisica]. Il livello dei corsi è tarato su questo target. Il livello della formazione (o meglio, la spendibilità immediata della formazione che ne ricaveresti) forse rende meglio se l'estate è quella tra primo e secondo anno di specialistica, perché ti permette di poter proseguire il tuo lavoro "guadagnando" due-tre mesi di esperienza. Dipende da quanto tempo hai, quanti esami ti mancano, quanto sei convinto a proseguire in quel campo e quanto il conoscere-le-cose-come-sono-veramente potrebbe aiutarti a capire cos'è che, forse, se si può, vorresti fare da grande.
M.B. dice
Ho capito. Lavori significativi da presentare non ne ho, le conoscenze dovrei; ma resta il fatto che stando a quel che dice Marco se non trovo un docente che abbia contatti e sia disposto ad usarli, tanto vale che perda le speranze :S
Frafra dice
Mi piacerebbe partecipare, non so se ne sono all'altezza, vorrei, se possibile, avere qualche dritta in merito.
Qualche dettaglio sulla mia preparazione:
1. Sono al primo anno di ingegneria informatica al politecnico di Milano. Questo semestre abbiamo fatto Analisi 1, nel prossimo faremo Fisica 1.
2. L'inglese lo parlo, lo capisco, lo scrivo (quotidianamente, perché l'informatica mi obbliga a parlare con gente non italiana), ma dal punto di vista grammaticale non è il massimo. Ho studiato per un po' di anni il francese, ma sono arrugginito... Con le mie conoscenze potrei al massimo chiedere a una francese di uscire, e fare quattro chiacchere, o poco di più 🙂
3. In informatica invece sono molto ferrato. Uso esclusivamente GNU/Linux da più di sette anni, programmo tranquillamente in C, discretamente in C++ (l'ho usato tanto, ma nell'ultimo anno l'ho tralasciato), e veramente molto bene in Python (lo uso da sei anni, ho tenuto dei talk ai vari Linux Day, frequento i gruppi e le conferenze in Italia, e ho fatto alcuni programmi per aziende).
Che dite, è troppo presto? E' meglio aspettare per poterselo godere al meglio? 🙂
Marco dice
@Francesca: solitamente un po' di programmazione la si impara sia a fisica che ingegneria, generalmente in associazione a qualche laboratorio (a suo tempo insegnavo proprio laboratorio di calcolo al primo anno di Fisica), dunque non mi preoccuperei troppo. Dovrai metterci del tuo - i corsi in se non sono mai la panacea - ma se la cosa ti piace non sarà difficile.
Quanto a ingegneria nucleare, non sono sicuro di essere in grado di risponderti. Il poco che so è che, vista la situazione dell'energia nucleare in Italia, negli ultimi gli ingegneri nucleari si sono sistematicamente specializzati in "altro" (principalmente magneti o criogenia). Sono professionalità richieste in Italia? Non oso azzardare una risposta, mi verrebbe da dire di no ma non ne so veramente abbastanza. All'orientamento che ti dicono?
Più in generale, cercherei piuttosto di capire se ti interessa più la strada della ricerca o quella dell'industria: questo potrebbe a grandi linee aiutarti a orientarti tra fisica e ingegneria. Occhio: niente ti vieterebbe di inserirti nell'industria facendo fisica, o di fare della ricerca in campo ingegneristico, ma di solito il contrario è più efficace.
@M.B. Ti rispondo qui sulla questione delle lettere di raccomandazione agli studenti, e dell'avere in più un "suggerimento" di persona da parte di un docente. Il problema è che nella maggior parte dei casi i professori non sono in grado di scrivere lettere di raccomandazione per i loro studenti. Non li conoscono abbastanza, e spesso vedono solo il loro lato appunto di studenti. Finisce sistematicamente che le lettere che riceviamo sono tutte estremamente eccellenti, e ci dicono come gli studenti in questione siano ben in corso, abbiamo ottimi voti ed eccellano nel loro percorso di studi. Encomiabile, certo, ma se siete tutti eccellenti, con che criterio scegliere?
In realtà a un supervisore serve anche sapere cose non legate allo studio e al profitto vero e proprio: siccome venite qui per lavorare su un progetto, ci interessa per esempio sapere della vostra capacità di comunicare, di lavorare in gruppo, di essere autonomi, di prendere iniziative, etc. I pochi professori che si spingono a dare dei "suggerimenti" lo fanno perché hanno avuto modo di osservare anche queste qualità "non-strettamente-di-studio" negli studenti, in un laboratorio, durante i corsi, nell'organizzazione di qualche evento. Per chi selezione sono informazioni preziose che fanno certamente pendere la bilancia.
In ogni caso, mi raccomando, applica comunque, con o senza "sponsorizzazione". Il meccanismo della quota non ti favorisce certo, ma tentare non nuoce. E mi raccomando, cura bene la parte in cui parli delle tue motivazioni! Conta anche quella, non credere.
@Fabio: concordo con Minimum Bias, penso che al penultimo anno ne trarresti molto di più. E in effetti la domanda a cui rispondere è: sai già cosa vuoi fare da grande? O anche solo come tesi di laurea (come si dice oggi? Specialistica? Magistrale? Insomma, quella dei 5 anni).
@FraFra: io aspetterei ancora un po', non tanto per le tue conoscenze ma perché sei al primo anno. Da una parte rischi che la tua candidatura non venga nemmeno presa in considerazione (troppo giovane!), dall'altra di non approfittare a fondo dell'esperienza nel caso venisse preso. Per carità, applicare non costa nulla e non ti impedisce di riprovare nei prossimi anni, ma io forse tornerei alla carica nell'estate alla fine del secondo o del terzo anno. Certo, sei un aspirante informatico, e per voi i criteri potrebbero essere diversi, per cui prendi le mie parole con un pizzico di sale.
Gianluigi dice
Peccato . Sono troppo vecchio.
Comunque segnalo sicuramente il post (a meno che non me lo segnali tu per il Carnevale #3).
Saluti a tutti!
Marco dice
Gianluigi, sei ufficialmente autorizzato a prenderti il post per Carnevale della Fisica #3. Basta così o devo scriverti di persona? 🙂
Frafra dice
@Marco
Grazie mille per i tuoi consigli.
Quasi mi dimenticavo: complimenti per il tuo blog! E' sempre piacevole leggerlo 🙂
luca dice
Se fossi ancora studente ci verrei di corsa....però oltre al c++...anche un pò di Java o Groovy ..;-)
Xisy dice
io l'ho fatto al 3o anno e non mi e' servito a un cazzo o quasi. l'ideale e' se uno fa una tesi (specialistica) in fisica delle particelle su uno degli esperimenti al cern e passa tre mesi li' mentre e' nel pieno della tesi.
bruna dice
Ciao, sono la madre di un liceale al 4° anno. Che tu sappia, esiste un Summer student per liceali, appunto? Grazie mille, Bruna
Marco dice
Ciao Bruna.
Credo che la cosa che si avvicini di più è quello che chiamano lo "School Kid programme", che si rivolge a ragazzi tra 13 e 16 anni che vogliano venire qui per un periodo breve (circa una settimana) per assistere a un po' di dimostrazioni sperimentali e respirare un po' l'aria del laboratorio. A differenza dei Summer Student, non si tratta di un periodo retribuito (ergo, tutto a carico dello studente) e senza un vero e proprio progetto di ricerca da seguire. Per quelli in generale prendiamo solo universitari. So anche che i licei francesi hanno delle iniziative speciali di "stage", ma non mi risulta nulla di analogo per gli italiani. Qualche informazione in più (ma non molte) in questo articolo:
http://cdsweb.cern.ch/journal/CERNBulletin/2010/04/News%20Articles/1234571
Eventualmente contatta qualcuno HR Department's Recruitment Service per qualche dettaglio: recruitment.service@cern.ch. Buona fortuna (ma non contarci troppo!).
bruna dice
tante grazie, Bruna
M.B. dice
Ciao Marco (e anche agli altri che mi hanno risposto),
volevo soltanto condividere con voi la conclusione della mia vicenda personale sulla Summer School.
Ho trovato, alla fine, un professore che avrebbe potuto aiutarmi a fare domanda (non è stato molto difficile, in effetti; piuttosto c'era da vincere una certa mia resistenza a chiedere esplicitamente un aiuto del genere). E' andata a finire che lui mi ha dato pieno appoggio, ma mi ha consigliato di aspettare un altro po' prima di fare quest'esperienza, e cioè un momento in cui lo stato dei miei studi la renda più proficua. Ci ho pensato un po' e ho seguito il consiglio... è un'occasione che spero proprio di non perdere, ma posso aspettare ancora almeno un anno.
La conversazione col prof è stata molto utile anche da altri punti di vista, e in conclusione ne sono uscita molto più motivata nei confronti dell'intero corso di studi di quanto non lo fossi prima.
Quindi, evviva il CERN! 🙂
...Con l'inglese non ho problemi, vorrà dire che nel frattempo imparo il francese e il C++ 😉
saluti e ancora grazie per i post e i commenti illuminanti.
wimp dice
A proposito delle esperienze al CERN c'è un'altra curiosità di cui volevo chiedere e spero che non ti faccia arrabbiare di nuovo... 🙂
Dunque per il tipo di esperimenti che fate presumo (bacchetta pure se mi sbaglio 🙂 ) che si crei una certa radioattività indotta nei materiali circostanti. Se questo fosse vero mi chiedo se gli scienziati e il personale vanno in giro con un dosimetro e in caso affermativo che dose si prende stando a contatto con le macchine in uS/h.
Saluti e grazie come sempre per l'eventuale risposta... 🙂
Marco dice
@wimp: si, certo, nelle zone sperimentali i materiali si attivano a seguito delle collisioni, a livelli più o meno alti a seconda della distanza dai punti di interazione e dalle geometrie e composizioni dei materiali. Ovviamente chi deve scendere nelle zone sperimentali ha un dosimetro (per dire, ce l'ho anch'io). Le dosi sono molto variabili a seconda del tipo del mestiere che si fa. Io per esempio ho sempre frazioni di dose indistinguibili dalla radiazione ambiente perché accedo solo a aree "fredde". Gli specialisti che vanno a mettere a posto i pezzi dell'acceleratore prendono molto di più, ma ovviamente tutto secondo il principio dell'ALARA ("As Low As Reasonably Achievable").
A.P. dice
Ciao Marco,
Ti posso chiedere quali siano i profili più ricercati per il Summer Student Programme? Potrei avere qualche chance volendo partecipare tra il quinto e il sesto anno di ingegneria (sto facendo una doppia laurea tra il politecnico di milano e una delle grandes écoles francesi)?
Grazie mille!!
Marco dice
Tra gli ingegneri sicuramente molto gli elettronici e gli informatici, ma anche meccanici o quei nucleari che si occupano di vuoto o magneti. Tu in quale ingegneria ti stai specializzando?
A.P. dice
Marco, innanzitutto ti ringrazio per la risposta.
Sto facendo ingegneria dell'automazione (insomma controlli automatici...), potrebbe andare bene?
Marco dice
Bof, è un campo un po' lontano dalle cose di cui mi occupo e non sono sicuro di poterti rispondere degnamente. Ma in ogni caso, tentare non nuoce e costa niente: l'anno prossimo fai certamente la domanda. E soprattutto, indaga nelle tue facoltà se qualche professore o ricercatore ha dei contatti da queste parti con qualcuno, alla fine è una delle cose che conta di più.
A.P. dice
Certamente, ancora grazie.
Marco dice
Ciao, sono uno studente di 27 anni al secondo anno di informatica, entro settembre (tesi permettendo) dovrei aver terminato tutti gli esami della laurea triennale. Se facessi domanda per il Summer student, c'è qualche possibilità che venga preso, oppure la mia età influisce troppo sulla scelta?
Grazie mille per il tuo tempo.
Marco dice
Ciao Marco. No, non credo che la tua età possa influenzare la scelta. Anzi, in molti casi uno studente un dito più "maturo" è persino ricercato. Buona fortuna!
Marco dice
Grazie mille per la pronta risposta, sto cercando di recuperare il "tempo perduto" per scelte sbagliate e problemi in famiglia, e mi hai dato proprio una bella notizia.
Daniele dice
Ciao Marco. Sono un neolaureato in ingegneria energetica (laurea specialistica), ho svolto la tesi all'INFN a Legnaro con il team di radioprotezione in merito al progetto SPES. Tempo fa ho fatto domanda per una fellowship al CERN (il consiglio la valuta il 16 novembre) ma leggendo i vari commenti precedenti non sono più molto fiducioso perché, sinceramente, io non ho richiesto ai tre professori che mi hanno fatto le lettere di raccomandazione, di contattare direttamente personale del CERN. Io spero vivamente di essere accettato, penso sarebbe una crescita culturale e lavorativa incredibile. Grazie
Marco dice
Beh, che posso dire? Buona fortuna!
M.B. dice
Ciao Marco, ti disturbo di nuovo a distanza di un anno...
Mi è giunta voce che per partecipare alla summer school è necessario avere una media maggiore o uguale a 29, ovvero che sia questa la soglia per passare le prime selezioni, basate unicamente sul CV.
Ritieni che con una media di 27 (a cui contribuisce la quasi totalità degli esami della triennale) sia inutile sperare di essere presi?
grazie.
Marco dice
Onestamente non ho idea se la media conti e quanto. Immagino che selezionino in base ai risultati, ergo se c'`e qualcuno migliore di te ti passerà davanti. Ma io manderei il CV ugualmente, il costo è minimo!
M.B. dice
grazie Marco, sei gentilissimo come sempre.
Roberto dice
Ciao, volevo sapere quale è la quota di studenti italiani.
Ciao e grazie.
Marco dice
@Roberto: circa il 10% del totale, forse qualcosina meno, potenzialmente un po' diversa per fisici e ingegneri, ma non troppo.
originalmind dice
ciao! complimenti per il blog! ci sono arrivata proprio perchè cercavo info su questi argomenti 🙂 mi chiedevo:
-al summer student paga lo studente?
- serve prendere il certificato Dalf (dovrebbe essere quello di livello più alto per la lingua francese, non sono bene informata) sia per il summer student...che per un eventuale dottorato in francia o svizzera?
- che certificato mi serve per l'inglese?
grazie in anticipo 🙂
Marco dice
@Originalmind: al volo:
- I Summer Student sono stipendiati, quel tanto che basta perché possano mantenersi nel periodo di soggiorno al CERN. Niente di cui poter mettere da parte per il futuro, ma abbastanza perché nessuno debba metterci del suo, tranne forse (non sono sicuro) solo per il viaggio fino al CERN.
- Che io sappia, nessun certificato di lingua viene ufficialmente richiesto. Se dichiari nel CV che parli splendidamente una lingua, ti si crede, e stop. Certo, se hai l DALF o equivalente per l'inglese, tanto meglio, ma per i SS che ho selezionato nel passato non ho mai richiesto nessuna prova. Certo, se menti poi son dolori...
Stefano dice
Ciao! Volevo sapere se la Summer School al CERN è indicata solo per fisici sperimentali delle particelle. Un fisico teorico delle particelle (è questo quello che ho scelto alla magistrale) cosa farebbe lì al CERN?
Grazie.
Marco dice
@Stefano: no, la cosa è aperta anche a fisici teorici o aspiranti tali, e ci sono progetti della divisione teorica per cui potresti essere selezionato. Il che non togli che magari tu vglia provare qualcosa di diverso, e stringere qualche bullone prima di passare il resto della vita alla lavagna 🙂
A. Student dice
Ma in quale quota viene calcolato chi è italiano ma studia all'estero (in Inghilterra, nel caso specifico)? Incrocio le dita!:)
Marco dice
A dire la verità non lo so, immagino conti la nazionalità ma non ne sono affatto certo. Chiedere non guasta...
Pietro dice
Sono uno studente di informatica(scienze) del primo anno ... secondo voi ho qualche speranza per il prossimo anno o mi devo mettere il cuore in pace? grazie
Marco dice
Se fossi a fisica ti dietro che è un po' presto, ma forse per informatica vale lo stesso la pena di provare?
Alessandra dice
Ciao, seguo il blog da circa un anno e davvero complimenti...comunque a proposito del summer student volevo chiederti se una studentessa di ingegneria fisica del politecnico di Milano (la sottoscritta) potesse mai riuscire a partecipare al summer student? So che il mio corso di laurea è considerato un po' un ibrido e che a molti sembra stravagante ma domandare se c'è anche una minima possibilità con l'appoggio del prof giusto sia possibile non credo sia sbagliato...sono ancora al primo anno quindi direi che è presto ma vorrei saperlo prima..e poi volevo anche chiederti fra le due specializzazioni del mio corso (nanotecnologie o fotonica e nanoottica) quale mi consigli dati i tempi che corrono? Grazie e scusa lo sproloquio 😀
Marco dice
@Alessandra: non vedo ragioni per cui il tuo profilo non dovrebbe essere preso in considerazione, anzi. Probabilmente, come giustamente dici, al primo anno è presto, ma tra in paio d'anni io andrei alla carica, specie quando avrai le idee più chiare sull'indirizzo. Non sono in grado di consigliarti rispetto alla vendibilità degli indirizzi sul mercato del lavoro, ma penso che ci sia spazio per nanottica e fotonica qui al CERN, con un po' di fantasia...
Mil dice
Ciao!
Un paio di domande:
-quale livello di inglese viene richiesto per essere selezionati? Io non ho problemi a capire durante una conferenza o a parlare con un inglese ma per esempio non ho un ottimo livello in grammatica (diciamo B1/B2) e se c'è una conversazione fra madrelingua (magari con accenti strani) devo sforzarmi per seguire il discorso. Pensi che sia meglio seguire qualche corso?
-mi sono appena iscritta alla magistrale di particelle quindi per ora non ho praticamente nessuna esperienza in questo campo ma fra laboratori0 e corsi ne farò molta da qui all'estate prossima. Devo compilare l'application form "come se fossimo a giugno"
o specificarlo in qualche altro modo?
Forse ho fatto domande troppo specifiche sulla selezione 🙂 . In qualsiasi caso grazie per i cosigli già scritti!
Marco dice
@Mil: Più conosci l'inglese meglio è, e se sai ache il francese (ma non è necessario) è ancora meglio. Detto questo, nessuno ti farà un colloquio diretto, ci si fiderà di quello che scriverai nel CV (controllando presso i tuoi referenti, ovviamente). Da queste parti si parla molto "broken english", e l'importante è capire e comunicare più che rispettare perfettamente la grammatica. Per questo, più che corsi, ti consiglierei conversazione e ascolto (per dire: serie televisive americane guardate con i sottotitoli inglesi).
Per le competenze: compila per come sarai a giugno, e scrivilo nelle note del form dell'application. La gente qui sa a che livello sono i vari studenti ai vari anni: se verrai considerato troppo giovane, non sarà per quello che hai scritto nel form.
Sun K. dice
Ciao Marco, ho letto il tuo articolo e l'ho trovato molto diretto ed interessante e vorrei farti una domanda a riguardo. Dici che quanto scritto potrebbe non valere del tutto (o completamente) per ingegneri ed informatici, cosa c'è di diverso e a cosa è dovuta la differenza ?
Marco dice
La ragione del disclaimer è che io sono un fisico, e ho sempre e solo proposto progetti da fisico per fisici. Non oso dunque generalizzare, specie sulle procedure di reclutamento, per le altre categorie professionali, per cui per esempio i contatti potrebbero essere meno fondamentali. Non amo pontificare su quello che non conosco 😉
Sun K. dice
Capisco, immagino che in giro non si trovi un ingegnere con un blog come il tuo 🙂
Grazie per la risposta !