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Le prime collisioni del 2022

24 Maggio 2022 8 commenti

La mattina del 24 maggio LHC ha prodotto le prima collisioni nel cuore di ATLAS, dopo 3 anni e mezzo di pausa! I fasci erano ancora a 900 GeV (ovvero, all'energia in cui entrano dentro LHC, che per adesso li fa girare ma non li accelera ancora per le collisioni), ma è veramente un passo importante verso l'inizio vero e proprio del Run 3, la cui energia nel centro di massa salirà a 13.6 TeV dai 13 TeV del Run 2.

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Archiviato in:Fisica Contrassegnato con: 900 GeV, ATLAS, CERN, collisioni, LHC, Run 3

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Commenti

  1. Juhan dice

    26 Maggio 2022 alle 15:41

    Buona caccia ?
    E ci spero, sono niubbo, chissà qualcosa di nuovo, magari scura ?

    Rispondi
    • Marco dice

      27 Maggio 2022 alle 08:32

      Eh, speriamo, ma onestamente non credo ci arriveremo ancora: questo sarà un run "di transizione", molte misure di precisione di roba già vista, e forse (magari!) qualche segno dell'auto-accoppiamento dell'Higgs.

      Rispondi
  2. yopenzo dice

    26 Maggio 2022 alle 15:46

    Ciao Marco! Mi son detto: l'avranno pure boostato ma 13,6 TeV sono 2,179 × 10-6 J, che un moscerino in volo ne ha di più. Un diretto di Mike Tyson era sui 1'600 J, ovvero 734 milioni di volte più energetico di LHC... ma non sarà che con tutto quel baraccone lì al CERN ci state a pia’ tutti per il c.?!
    Poi mi deve essere tornato alla mente un qualche tuo articolo, ovvero che in effetti ogni protone viene lanciato con quella energia e siccome i protoni nel gruppetto sono tanti l'energia totale diventa 226 kJ, tipo quella di un proiettile sparato da un cannone, per dirne una, ma concentrata in un "disco" molto piccolo, in più.
    Se non ho scritto castronerie merito la medaglia di cioccolato del Piccolo fisico sì?

    Rispondi
    • Marco dice

      27 Maggio 2022 alle 08:30

      Caro Jopenzo, la questione non è se 13.6 TeV siano tanti rispetto alle energie del quotidiano (in breve: non lo sono se consideri un protone solo, lo sono se prendi tutti i protoni del fascio, collimati nelle dimensioni microscopiche dei bunch: una mano dentro l'acceleratore io non la metterei!), ma se siano un'aumento significativo rispetto ai 13 TeV del run precedente, ovvero se le sezioni d'urto (la probabilità di produrre un certo fenomeno o una certa particella) sia decisamente maggiori e favorevoli. La risposte è, ovviamente, "dipende"... 😉

      Rispondi
      • yopenzo dice

        27 Maggio 2022 alle 16:19

        Grazie Marco. Un'ultima domanda, credo, ma quel tuo "dipende"... significa che c'è una correlazione lineare tra l'aumento di energia che LHC può fornire e l'aumento delle probabilità del verificarsi di taluni eventi? O che la correlazione è di un altro tipo? o che non si sa ancora con certezza quale sia?

        Rispondi
        • Marco dice

          28 Maggio 2022 alle 11:38

          Si, è proprio per quello, con un piccolo caveat: in genere le sezioni d'urto aumentano con l'energia nel centro dei massa, ma quello che conta veramente è che quelle dei segnali (la roba che vuoi vedere) aumentino più di quanto aumentino quelle dei fondi (le roba che ti disturba in misure e ricerche), dunque quello che importa è l'aumento del rapporto segnale/rumore, che è variabile a secondo del segnale in questione (da cui il mio "dipende")

          Rispondi
          • yopenzo dice

            28 Maggio 2022 alle 13:44

            Grazie di nuovo.

    • cloc3 dice

      28 Maggio 2022 alle 15:45

      🙂

      ... provato a contare il numero di protoni sulla nocca del dito medio di M.T.?

      Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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