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Domani sarà un grande giorno (per LHC)

2 Giugno 2015 11 commenti

La sera prima ci si prepara

Se tutto va dritto (e visto lo stato delle cose, non vedo perché non dovrebbe) domani mattina LHC inizierà a produrre collisioni a 13 TeV buone per farci della fisica. Il che significa, dopo alcuni giorni di prova e di fasci "quieti" senza troppa sovrapposizione di eventi, che la luminosità prodotta dall'acceleratore aumenterà, con l'aggiunta graduale di nuovi pacchetti di protoni, e l'aumento del numero di protoni per pacchetto. Restate sintonizzati.

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Archiviato in:Fisica Contrassegnato con: 13 TeV, LHC, ripartenza, Run 2

Interazioni del lettore

Commenti

  1. dario dice

    3 Giugno 2015 alle 11:35

    mi scuso per l'ignoranza, così, da appassionato assolutamente inesperto, ma tutta l'energia che si produce in LHC, oltre che per la fisica, si potrebbe in qualche modo utilizzare per scopi civili ?

    Sfruttando magari la tecnololgia che si usa per i caricatori wifi dei cellulari...
    ( immagino già le battute, ma vi prego risparmiatemele.. 🙂 🙂 hai il cellulare scarico ? vai al cern di ginevra ...)

    inoltre se E=mc^2...ad alte energie, grandi masse ??

    un caro saluto a tutti...

    Rispondi
  2. Marco dice

    3 Giugno 2015 alle 13:04

    Ciao Dario,

    La tua domanda ha due risposte:

    1) LHC non produce energia dal nulla: serve energia per accelerare i fasci, energia che viene dalla rete elettrica. Ergo, anche se potessi "recuperare" l'energia che spendi per accelerare e collidere i fasci, non potresti mai averne di pià di quanta ne hai messa in partenza. Per non parlare di inefficienze...

    2) Detto questo, dovremmo chiarirci su quanto sia "grande" l'energia messa in campo nelle collisioni di LHC: è moltissima se consideri i fenomeni microscopici, meno importante se compari con il mondo macroscopico. Avevo scritto qualcosa a proposito qualche tempo fa:

    http://www.borborigmi.org/2010/07/13/lhc-qa-3-quanta-energia-e-immagazzinata-nei-fasci-di-lhc-e-tanta-o-poca/

    Rispondi
  3. yopenzo dice

    3 Giugno 2015 alle 18:28

    LHC è stato concepito per lavorare a 14 TeV. Perché dopo la ri-partenza si arriva "solo" a 13? È previsto di arrivare a 14, o 13 è un compromesso definitivo tra rischi (di guasti e rotture della macchina) e risultati? se quel TeV mancante (- 7.14%, mica bruscolini) non potrà essere raggiunto, cosa ci perdiamo, in teoria?
    Grazie.
    Saluti
    y

    Rispondi
  4. My_May dice

    3 Giugno 2015 alle 21:05

    ahh io sono sempre sintonizzato!!!

    Faccio solo una piccolissima riflessione a voce bassa. Io mi aspetto che per una volta, almeno una volta, si trovi qualcosa che non sia mai stata teorizzata prima. Non per altro perché dovrebbe essere la cosa più probabile. Non vorrei che per cercare conferme di varie teorie sparse poi la natura ce la faccia sotto il naso:)

    comunque in bocca al lupo e buon lavoro

    Rispondi
  5. Marco dice

    3 Giugno 2015 alle 21:28

    @yopenzo: più che di una questione di sicurezza si è trattato di una questione pratica: per poter sopportare più corrente (necessaria a salire in energia) i magneti devono allenarsi a "quenciare" (perdere la superconduttività) un numero di volte che cresce in modo esponenziale con l'energia del fascio. 6.5 TeV invece che 7 TeV è un compromesso che ha permesso di partire in sicurezza e prima della fine del secolo.

    Che differenza fa? Un po', ma non troppa: il salto è tra 8 TeV e 13 TeV è veramente grande, e comparabile con quello a 14 TeV. Alla prima occasione spiego meglio! 🙂

    Rispondi
  6. Marco dice

    3 Giugno 2015 alle 21:33

    @My_May: da buon sperimentale, non potrei essere più d'accordo!

    Rispondi
  7. yopenzo dice

    3 Giugno 2015 alle 22:15

    allora resto sintonizzato anche io... perlomeno sino a quando il buco nero dei 14 TeV non ci frantumerà tutti!

    Rispondi

Trackback

  1. Dal Bar - LHC e le collisioni a 13TeV ha detto:
    3 Giugno 2015 alle 08:43

    […] LHC, dopo lunghi test, comincerà a produrre collisioni fra protoni a 13 TeV, l’energia più alta mai raggiunta in un acceleratore costruito dall’uomo. È possibile […]

    Rispondi
  2. L'onesta verità sulla disonestà - Ocasapiens - Blog - Repubblica.it ha detto:
    3 Giugno 2015 alle 14:05

    […] per Marco: noi siamo sintonizzati, ma tu quand'è che trasmetti le […]

    Rispondi
  3. LHC a 13 TeV: la nuova fisica potrebbe essere dietro l’angolo, ma c’è parecchio da sudare | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    3 Giugno 2015 alle 22:45

    […] Borborigmi di un fisico renitente Scienza e opinioni di frontiera « Domani sarà un grande giorno (per LHC) […]

    Rispondi
  4. Il Run 2 di LHC volge alla fine ha detto:
    20 Ottobre 2018 alle 13:28

    […] ieri che LHC riprendeva le attività dopo la pausa di tre anni tra il 2012 e il 2015. In realtà sono già passati tre anni di presa […]

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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