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LHC, il pane e l'uccello

9 Novembre 2009 29 commenti

Avevo deciso di non parlarne, perché la notizia è talmente bizzarra da non sembrare vera, e se ne sa comunque troppo poco - persino da queste parti - per poterne discutere seriamente. Siccome però svariati tra i miei affezionati lettori hanno tirato in ballo l'incidente di LHC, l'uccello e la baguette, facciamo che dire due parole, per quello che è possibile.

Iniziamo dal comunicato ufficiale del CERN, che tutto il resto che potete aver letto è fuffa ricamata e non voglio veramente perdere tempo a discuterla. I corsivi sono miei.

Martedì 3 Novembre un uccello che trasportava una baguette ha causato un cortocircuito in una installazione elettrica all'esterno, installazione che serve i settori 7-8 e 8-1 di LHC. Gli effetti collaterali dell'episodio includono una interruzione delle operazioni del sistema criogenico di LHC. L'uccello è riuscito a scappare senza riportare danni ma perdendo il suo pane.

Il sistema di sicurezza standard si è messo in azione immediatamente, e una volta identificata la causa del problema, il ri-raffreddamento della macchina è iniziato e i settori sono tornati alla temperatura operazionale ieri notte [Giovedì 5 Novembre, n.d.t.]. L'incidente è assimilabile a un normale power cut, per il quale i sistemi di protezione della macchina sono ben preparati.

Che cosa sappiamo? C'è un'installazione elettrica di superficie, all'aperto, all'interno della quale si è verificato un corto-circuito che ha bloccato il funzionamento corretto di un sistema criogenico, provocando il riscaldamento di alcune parti di due settori di LHC. L'indagine ha verificato che il corto sembra essere stato provocato dalla presenza di un pezzo di pane, attribuita per l'occasione a un uccello di passaggio. Non si capisce bene se si tratti di un solo pezzetto o di un'intera baguette (che non è esattamente un oggetto piccolo), ne se veramente qualcuno abbia visto l'uccello in questione.

La notizia ha letteralmente fatto il giro del mondo. Molto prima di vedere il comunicato ufficiale, io l'avevo saputo dal blog di un fisico teorico supponente e fastidioso che leggo quasi solo per dovere istituzionale (e perché mi piacciono le risse tra colleghi). Dai blog la notizia è rimbalzata qua e là sui giornali, dove ovviamente ognuno si è sentito in dovere di infarcirla di elucubrazioni più o meno sensate sulle quali sorvolo, perché oscillano tra il ridicolo e il grottesco.

La notizia è vera? Il comunicato è sulla pagina principale del CERN, ed è archiviato tra nel news ufficiali: e se fosse stato messo lì da qualche burlone a quest'ora chi si occupa delle notizie se ne sarebbe accorto, obbiamo dunque dedurne che il comunicato sia li con il benestare del management del CERN. Questo non toglie che la notizia suoni (almeno a me) un po' bizzarra per il tono: se la frase "L'uccello è riuscito a scappare senza riportare danni ma perdendo il suo pane" significa qualcosa del tipo "abbiamo ritrovato un pezzo di pane tra i circuiti, non sappiamo come sia finito li, supponiamo sia stato un uccello che però non abbiamo visto e di cui non abbiamo ritrovato il cadavere bruciacchiato", beh, onestamente io avrei scritto - magari saltando "bruciacchiato" - la seconda frase per intero, perché la prima versione sembra davvero uno scherzo. Ci si riscalda un settore, e ci preoccupiamo della sopravvivenza di un pennuto impiccione? E poi, che bisogno c'era di specificare che il pane era una baguette? Se avessero ritrovato una biova, una rosetta, un rubatà, la cosa sarebbe forse diversa? Non so, ma la cosa mi puzza un po'. Anche accettando che la notizia sia vera - e obiettivamente non ci sono motivi per dubitare: quei due settori in effetti si sono riscaldati negli scorsi giorni (qui mi piacerebbe mostrarvi un paio di plot, ma non sono ancora sicuro di poterlo fare. Li trovate qui) - mi restano delle riserve rispetto al comunicato. Se questo è il livello dei personaggi che ci scrivono i comunicati, siamo veramente mal messi.

È un problema? Direi che ci sono due notizie, una buona e una cattiva. La buona è che il sistema di protezione sembra funzionare, che in caso di power cut non muore tutto, e che il peggio che può succedere è che la macchina si deve fermare per qualche giorno (o per qualche settimana, in caso di quench) per ri-raffreddare tutto. Non è divertente, ma neppure drammatico. La notizia cattiva è che, se veramente abbiamo un sistema che comprende zone all'esterno con apparecchiature in cui un piccione qualunque può andare a fare il nido indisturbato, io inizierei a preoccuparmi. Al prossimo giro sarà un procione che vuole scavarsi una tana al caldo, la gatta incinta dei vicini che deve partorire, i ragazzetti del liceo di Ferney-Voltaire che cercano un posto nascosto dove andare a fumare. Insomma, io come minimo mi metterei a sguinzagliare un po' di tecnici a installare griglie qua e là. Subito.

E se invece... Nonostante tutte le evidenze contrarie, il tono del comunicato continua a lasciarmi il retropensiero che sia tutta una bufala. Lo so che non è così, e che probabilmente abbiamo semplicemente un ufficio stampa dalle dubbie competenze. Ma se fosse invece il servizio comunicazione del CERN che sta studiando i tempi e i modi di reazione della rete a notizie bizzarre? Non ci credo, ma sarebbe divertente.

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Archiviato in:Fisica, Mezzi e messaggi Contrassegnato con: comunicazione, incidente, LHC, pane, uccello

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Commenti

  1. tomate dice

    9 Novembre 2009 alle 16:11

    Propenderei per la bufala o la burla di un addetto dell'ufficio stampa, a condire un fatto vero (il tozzo di pane). Se non altro perché i fisici e i matematici si sono dimostrati bravi ad idearne di molto ben congegnate, vedi tutte le beffe del primo aprile a proposito di presunte dimostrazioni dell'ipotesi di Riemann, nuovi pianeti extrasolari con forme di vita intelligenti etc.
    Senonché ogni notizia che viene dal CERN ha oramai ha un tono farsesco, con rotture, rinvii, causalità retroattive, buchi neri, teorie delle stringhe o altrafisica di varia segnatura. Un po' come l'Italia: qualsiasi notizia dal nostro paese non può che essere una boutade, o una barzelletta.

    E, come dici tu, è una barzelletta, per favore smentitela, che sia anche solo ipotizzabile che un uccello possa manomettere due settori interi di una macchina del genere.

    Rispondi
  2. Nantas dice

    9 Novembre 2009 alle 16:29

    Io spero che sia uno studio subliminare (ma nemmeno tanto) sul comportamento degli internauti.
    Lo spero tanto 😐

    Rispondi
  3. ILARIA dice

    9 Novembre 2009 alle 16:32

    Secondo me, visto che la prima volta la storia del buco nero ha riscosso tanto entusiasmo ed ha regalato a LHC molta notorietà,attirando anche un "pubblico" più profano, ora si cerca di emulare quel successo con un'altra storiella che magari gioca con insinuazioni che lasciano spazio alle fantasie da scrivere sulle riviste che così possono darsi un tono parlando del CERN!!...avete mica qualche intruso giornalista lì dentro?!

    Rispondi
  4. oca sapiens dice

    9 Novembre 2009 alle 16:36

    Che c'è di strano? Nell'ottobre 2006 un topolino ha fermato il Tevatron per una settimana.

    Rispondi
  5. Claudio dice

    9 Novembre 2009 alle 16:46

    Penso che se la storia e' vera allora c'e' da preoccuparsi sul serio del funzionamento futuro dell'acceleratore. Come dice giustamente Marco se un'apparecchiatura del genere puo' essere messa ko da un pezzo di pane allora stiamo piu' freschi noi che LHC.
    Se la notizia e' una bufala allora c'e' da preoccuparsi lo stesso.

    Rispondi
  6. Marco dice

    9 Novembre 2009 alle 16:49

    Fanciulli, la notizia è vera, non lo metto mica in discussione. Come dice bene tomate, il pezzo di pane che crea il corto è vero, e il riscaldamento dei settori evidente e misurato. La cosa bizzarra è la teoria dell'uccello, e soprattutto il modo in cui è stata comunicata. E ovviamente il fatto in sé, che preoccupa.

    Rispondi
  7. Claudio dice

    9 Novembre 2009 alle 16:52

    Il topolino del Tevatron e' comparso dopo anni che l'acceleratore funzionava e funziona ancora. LHC e' 100 m sotto terra e si dimenticano di proteggere una cabina di trasformazione in superfice. La cosa mi lascia alquanto perplesso.

    Rispondi
  8. oca sapiens dice

    9 Novembre 2009 alle 17:02

    Concordo con Claudio. Se una cabina cede per un tozzo di pane, metterei Oliver a guardia del bidone.

    Rispondi
  9. Giò dice

    9 Novembre 2009 alle 19:21

    io invece sono interessato alla baguette: normale o "tradition"? Cotta al feu de bois o con quei pessimi forni elettrici da panettiere? Strutto? Oppure solo un po' d'olio?

    Rispondi
  10. Max dice

    9 Novembre 2009 alle 20:09

    Invidio ferocemente l' uccello che almeno il pane l' ha addentato, il dietologo me lo sta impedendo da quasi un mese !
    Se poi e' riuscito pure a tostarlo un po' tanto meglio 🙂

    Certo che, effettivamente, se siamo a livello che basta un passero solitario per far andare in tilt il sistema criogenico dell' LHC, la vedo grigia....

    Rispondi
  11. RaffRag dice

    9 Novembre 2009 alle 21:32

    Beh, mi pare che il mio cimento sul tema sia a tono con la notizia cattiva

    Rispondi
  12. Marco dice

    9 Novembre 2009 alle 23:32

    @Oca: Oliver a guardia di una cabina attaccata da uccelli lator di pane in effetti sarebbe una sicurezza. Mangerebbe entrambi, mi sa 🙂

    @Gio: tradition, feu de bois, solo olio. Coperta di burro appena sformata, ca va sans dire 😛

    Rispondi
  13. Michele dice

    10 Novembre 2009 alle 11:04

    Credo che l'ufficio stampa del CERN ha colto due piccioni con una fava (o due uccelli con una baguette 🙂 ): sdrammatizzare l'ennesimo problema tecnico e allo stesso tempo mantenere viva l'attenzione mediatica su LHC. Leggetevi quest'intervista al capo ufficio stampa del CERN (http://physicsworld.com/cws/article/indepth/37461). In pratica, riconosce che la gestione del primo incidente di LHC è stata lenta, impacciata e nevrotica. Dice che nel futuro saranno piú rapidi e trasparenti. Infatti, in questo caso lo sono stati: la nota è del giorno successivo alla rivelazione dell'incidente. Rispetto alla storia dell'uccello e la baguette, credo che è solo l'ipotesi piú probabile (i fatti "duri" sono il riscaldamento e il pezzetto di crosta di pane). Ma penso che hanno voluto cavalcare questa storia per evitare che, per l'ennesima volta, ogni minimo errore tecnico venga presentanto come un fallimento catastrofico: meglio ricerci sopra che piangere, no?

    Rispondi
  14. Marco dice

    10 Novembre 2009 alle 12:06

    Mah, ridere troppo rischia di trascinare nel ridicolo. Continuo a pensare che si sarebbe potuto fare di meglio. Ma si sa, col senno di poi...

    Rispondi
  15. vency dice

    13 Novembre 2009 alle 11:34

    E se fose stato invece un fisico mediamente-terrorista, o una di quelle persone che fremono dalla voglia di dimostrare loro strane opinioni magari postmoderne, ad aver combinato il guaio: ad aver messo la cosetta giusta in un posto giusto? A volte mi nasce il sospetto che deficienti ve ne siano in numero quasi esorbitante, in circolazione!

    Rispondi
  16. vency dice

    13 Novembre 2009 alle 11:42

    Ps: Forse una stupidaggine come la briciola e la quaglia, protegge meglio un ambiente interno al CERN (i responsabili di certe strutture), di quanto non lo possa una presenza di scarsa cultura civile.

    Rispondi
  17. Marco dice

    13 Novembre 2009 alle 12:37

    Vency, questo è puro retropensiero complottista. E se fosse stato qualcuno che mi odia a mettere per terra quel sassolino in cui sono inciampato stamattina? Grazie al cielo il rasoio di Occam ci aiuta a non impazzire!

    P.S. il senso del tuo P.S. proprio mi sfugge, ma forse perché sono in calo di zuccheri 🙂

    Rispondi
  18. vency dice

    13 Novembre 2009 alle 13:41

    Non ne sono certo, ma ritengo che il rasoio di Occam avrebbe fallito, quanto alla fisica quantistica (o all'effetto Casimir, ad esempio).
    Comunque, ascoltate le spaventose occorrenze che l'attività del LHC avrebbe potuto produrre (dalla formazione di buchi neri, a chissà cosa d'altro), stando alle diffusioni giornalistiche del tempo e non sopite, non mi sembra del tutto improbabile l'intervento di una persona 'scossa' per natura, o dal terrore. Inoltre, scusa Marco, ma a che valore stimi la probabilità che al CERN o 'abbastanza' vicino al CERN, ci sia uno o più personaggi di incerto equilibrio mentale?
    Quanto al PS, intendevo riferirmi ad una struttura che fa un certo controllo sulla probabilità di insanità dei frequentatori del CERN. Se si fosse potuto sospettare che con buona probabilità è stato un intervento 'personale', mirato, a produrre il guaio, la 'struttura' che guarda in faccia (come se bastasse!!) i frequentatori, avrebbe potuto sentirsi in difetto. Donde la propalazione della stupidità della quaglia e del panino, che ha il vantaggio psicologico di far piacere a tanti beceri verdi-postmodernisti, ecc. Non credi?

    Rispondi
  19. Marco dice

    13 Novembre 2009 alle 14:03

    Il rasoio di Occam funziona benissimo, e non ha mai impedito nessuna scoperta importante o rivoluzione del pensiero. Serve veramente solo a evitare voli pindarici quando ci sono soluzioni adeguate molto più semplici. Dubito tu possa trovarmi una soluzione semplice per l'effetto Casimir usando la sola elettrodinamica classica. A margine, l'effetto Casimir è in caso di fenomeno predetto da una teoria esistente e verificato sperimentalmente decenni dopo. Qui noi parliamo del processo opposto: un evento verificato, e la necessità di inquadrarlo in un contesto teorico.

    Venendo al resto, alla prima domanda non posso risponde: non so che cosa tu intenda per "incerto equilibrio mentale" (hai mai visto un fisico teorico dal vivo?), e anche se azzardassi l'ipotesi, non sarei in grado di quantificare. In ogni caso, non credo che siamo messi meglio o peggio della media mondiale.

    Quanto all'idea di "una struttura che fa un certo controllo sulla probabilità di insanità dei frequentatori del CERN", mi sembra un'idea così belluina e pure vagamente fascista (se non soltanto stupida: come si misura la "probabilità di insanità"?). Ho l'impressione che tu abbia una visione del mondo un dito semplificata.

    Rispondi
  20. vency dice

    13 Novembre 2009 alle 14:36

    Vedo che tu sei molto 'sicuro' che la verità stia da una sola parte. Per cui me ne vado.
    PS_1 Ho conosciutro fisici teorici, ad es. GianLorenzo Braglia; ma posso fare altri nomi, perchè ho una certa stima dei fisici teorici-
    E a me importa. Spesso hanno estro, fantasie folgoranti, affabilità.
    PS_2 Ho visitato il CERN e una vaga idea di cosa sia, ce l'ho.
    PS_3 La teoria delle stringhe, non assomiglia ad un volo pindarico?

    PS_4 Un'ultima possibilità per il guaio all'LHC. Remota. Remotissima. Potrebbe essersi trattato di un nano-errrore, una nano-dimenticanza e/o nano disattenzione nella progettazione e/o realizzazione dell'LHC?
    Bisognava proteggere il CERN da una simile occasionalità.
    Quanto è costato?
    Meglio dare in pasto ai giornali qualunque bestialità (le bestialità sono il pane dei giornalisti). Dunque, le quaglie.

    Rispondi
  21. Marco dice

    13 Novembre 2009 alle 14:52

    Re_1: quella sui fisici teorici era una battuta. Magari non si capiva, per carità, non c'era la faccina 🙂 La domanda su che cosa tu intenda con “incerto equilibrio mentale” rimane valida.

    Re_2: Hai anche mangiato in canteen? Perché è li che la gente perde veramente la testa 🙂

    Re_3: Si, certo. Mai detto che mi piaccia, infatti. Anzi. Tendo a pensare che sia una delle cose meno scientifiche che abbiamo prodotto negli ultimi trent'anni. Consiglio la lettura di "The troubles with physics" di Lee Smolin o di "Not even wrong" di Peter Woit.

    Re_4: Guarda che anche l'assenza di griglie sufficienti a tenere fuori le quaglie dalle cabine elettriche di superficie mi sembra possa qualificarsi come errore. Mi sembra di averlo scritto chiaro, o no? Quanto al costo di LHC, vedi altrove.

    P.S. sono una persona piuttosto aperta al contraddittorio, e ho un discreto zainetto di dubbi che mi porto dietro tutti i giorni come allenamento alla vita. Ma i complottismi fini a se stessi mi fanno venire l'orticaria, mi spiace. Sono allergico.

    Rispondi
  22. GM dice

    13 Novembre 2009 alle 16:09

    Per l'annedotica, anni fa sono state trovate due bottiglie di birra in una sezione della camera a vuoto del Lep. La posizione dell'ostacolo fu identificata grazie al sistema di misura del fascio di particelle nel LEP. Le due bottiglie erano disposte simmetricamente, per rendere piu` difficile la loro identificazione visiva (aprendo la camera a vuoto da entrembe i lati, si vedeva la stessa cosa). Si e` praticamente sicuri che si trattasse di un boicottaggio da parte di qualche "prestatore di servizi", maltrattato dalla sua ditta con la tacita complicita` del CERN.

    Non voglio assolutamente dire che questo sia anche il caso della baguette, ma queste cose possono succedere.

    Rispondi
  23. Lorenzo Fiori dice

    18 Novembre 2009 alle 18:46

    Scusate, ma il pane non è conduttore, come poteva una comunissima 'baugette' far andare tutto in corto: mi ricorda un pò le vecchie storie di Paperino & Co dove coi semplici paradossi si finiva tutti a gambe all'aria..
    A questo punto anche la popò di un piccione, sicuramente più conduttrice, potrebbe far ripetere la cosa...

    Eppoi la cosa viola quasi la ''Statistica degli Eventi Improbabili'': se è vero è davvero un cattivo segno del destino per l'LHC già così martoriato da guasti e ritardi...

    Rispondi

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  1. Dweb | Blog » Comment un baguette? ha detto:
    9 Novembre 2009 alle 16:22

    [...] Intervista esclusiva di Nature e post di Marco. [...]

    Rispondi
  2. L’uccello del Cern ha detto:
    12 Novembre 2009 alle 07:32

    [...] Delmastro dice la sua riguardo la notizia del blocco dell’acceleratore Cern di Ginevra a causa di un inatteso [...]

    Rispondi
  3. Dweb | Blog » Questa è un po’ meno bella ha detto:
    3 Dicembre 2009 alle 14:04

    [...] All’Elleaccacì è di nuovo mancata la corrente, ma per poco. Sarà stato un croissant? [...]

    Rispondi
  4. Conti » Ocasapiens - Blog - Repubblica.it ha detto:
    12 Dicembre 2012 alle 13:12

    [...] Da condividere con Oliver che se non faceva la guardia al bidone all’LHC, il nemico lo bombardava a colpi di baguette. [...]

    Rispondi
  5. Comment ça, une baguette? – L'archivio di Oca Sapiens ha detto:
    17 Agosto 2021 alle 17:03

    […] azionò il sistema di sicurezza che disse fermi tutti. Intervista esclusiva di Nature e post di Marco. Ultima ora: da Marco sospettano di bufala. Ma […]

    Rispondi
  6. Questa è un po' meno bella – L'archivio di Oca Sapiens ha detto:
    17 Agosto 2021 alle 18:08

    […] è di nuovo mancata la corrente, ma per poco. Sarà stato un croissant? […]

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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