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Inauguriamo, inauguriamo

22 Ottobre 2008 22 commenti

Da queste parti ieri ha avuto luogo la festa (mesta) di inaugurazione di LHC. A suo tempo i testoni dell'amministrazione, insieme con i delegati del consiglio del CERN, avevano deciso che lo champagne andava stappato comunque, anche con la macchina ferma per mesi e il morale di tutti un po' basso. Certo, non avrebbero dovuto stupirsi che molte delle autorità previste abbiamo dato disdetta all'ultimo, adducendo malditesta improvvisi e appuntamenti dal dentista di corte. Peccato. Di tutta la giornata, pochi i punti salienti da ricordare.

Uno. La percentuale di tamarri autodipendenti tra i dipendenti del CERN è uguale a quella nella popolazione civile. Non siamo migliori. Nonostante la metà dei parcheggi del sito fosse chiusa per far spazio a giornalisti e VIP, e fosse stato esplicitamente chiesto di evitare le auto, praticamente nessuno ci ha rinunciato per venire al lavoro. Risultato: ogni centimetro quadrato di aiuola e marciapiede del CERN era coperta da macchine, veramente un'immagine splendida. Meno male che l'inaugurazione non se l'è cagata praticamente nessuno. Il sottoscritto - ligio al dovere come pochi - ha mollato l'auto nel parcheggio dell'asilo di Giulia, e se l'è fatta a piedi sotto la pioggia dal centro di Meyrin all'ufficio, per poi sentirsi un cretino di fronte al parcheggio selvaggio del resto del mondo.

Due. Sui baveri delle giacche degli italiani selezionati per accogliere ufficialmente le delegazioni campeggiavano adesivi con "cervello in fuga" o immaginette di "beata ignoranza". Peccato che l'Italia non abbia inviato nessun responsabile politico che potesse apprezzarli. Ok, l'occasione non meritava (e la Gelmini avrebbe probabilmente preso i pomodori), ma tra la selva dei sottosegretari non potevano trovarne uno che fosse incuriosito dalla cucina molecolare del buffet ufficiale? Alla fine hanno spedito il capo delle delegazione italiana all'ONU di Ginevra, il più vicino in linea d'aria. A questo punto, italiano per italiano, il pizzaiolo della Meyrinoise aveva meno strada da fare.

Tre. I magneti di LHC esposti sulla rotonda di Saint Genis sono eccellenti per ospitare gli striscioni di una protesta. I francesi, che hanno pure loro dei problemini di tagli al numero di insegnati, lo hanno capito al volo e ne hanno approfittato. Certo, nel loro caso si è mosso il primo ministro (il presidente della repubblica era a chiacchierare con il presidente americano), motivo per il quale nel campetto di rugby dietro al CERN se ne stava ben appostata una squadra di CRS, la polizia francese dal manganello facile, pronta a menare le mani. I manifestanti di cui sopra hanno optato per la linea morbida, e abbandonato lo striscione in bella mostra sul magnete. Intorno alle 23 dovevano rimuoverlo i gendarmi sconsolati: anche questa è una buona strategia di protesta.

Quattro. E' perfettamente possibile infilarsi di straforo al banchetto dei VIP, se si hanno insieme un po' di fortuna, una faccia di tolla sufficiente, e la prontezza di mescolarsi ai camerieri che entrano dalla porta posteriore non presidiata dagli energumeni con l'auricolare. Il sottoscritto e un collega francese ci sono riusciti: la cucina molecolare valeva la pena di essere assaggiata (e il buffet per i comuni mortali non reggeva nemmeno lontanamente il confronto!). L'essere vestito da boscaiolo canadese quando tutti gli altri erano in giacca e cravatta è stato un dettaglio trascurabile, è bastato tenere costantemente in mente cosa riesce a fare Wolverine con un tenuta simile, e muoversi con leggerezza. Il fatto che i camerieri fossero italiani ha certamente aiutato, comunque. Anche il Marsala del 1988 tracannato di gusto appena entrati.

Cinque. Les Horrible Cernettes riscatterebbero qualunque serata.

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Nantas dice

    22 Ottobre 2008 alle 11:39

    Sto lacrimando da cinque minuti per le risate. Potevi portarti dentro la tenuta da boscaiolo anche una macchinetta fotografica, no? (se proprio eranecessario una telecamera nascosta andava benissimo).

    Rispondi
  2. Marco dice

    22 Ottobre 2008 alle 11:56

    Ovviamente ce l'avevo la macchinetta fotografica in tasca. Ma in queste occasioni un vero professionista dell'imbuco deve saper scegliere: una foto e farsi buttare fuori, oppure ostentare sicurezza, non fotografare nulla e godersi l'attimo? Wolverine non avrebbe avuto dubbi.

    Rispondi
  3. Nantas dice

    22 Ottobre 2008 alle 12:18

    Vuoi mettere! Sai che storia ne sarebbe uscita fuori se ti avessero buttato fuori con macchina fotografica... saresti diventato il nuovo idolo di tutti i ricercatori del CERN per i prossimi millemila anni (ehm...) . E poi che divertimento c'è nell'imbucarsi in una festa per VIP, a parte ovviamente il buffet 😀 , se poi non si viene cacciati fuori! Vabbè, a parte gli scherzi, ho visto Les Horrible Cernettes ( ma significa le orribili CERNette?) e devo dire che anche lì ho allagato il pavimento dalla commozione (celebrale?).

    Rispondi
  4. Phileas Fogg dice

    22 Ottobre 2008 alle 12:27

    Nessun rappresentante del governo italiano si è presentato? E ti pareva! Ma forse è meglio così....brutti e ignoranti come sono ci fan fare una pessima figura...

    Rispondi
  5. Max dice

    22 Ottobre 2008 alle 15:50

    AHAHAHAHAHHAHAHAHA !
    Avrei dato un orecchio per vedere Les Horrible Cernettes !

    Max

    Rispondi
  6. mmorselli dice

    22 Ottobre 2008 alle 18:33

    Standing Ovation per Les Horrible Cernettes ! 🙂

    Rispondi
  7. Sara dice

    22 Ottobre 2008 alle 20:57

    Ci facciamo sempre riconoscere, vero? Però, almeno, credevo che l'inaugurazione fosse andata bene.... Sono riuscita a collegarmi solo dalle 16:30 e ho potuto ascoltare il concerto: bellissimo, mi sono commossa...

    Ciao,
    Sara

    Rispondi
  8. Alea dice

    22 Ottobre 2008 alle 21:55

    Io le chiamere Les Magnifique Cernettes!! Sono semplicemente geniali XD

    Ed è (tristemente) geniale anche l'immagine della beata ignoranza, l'ho presa in prestito per un post in merito alla questione Università&Ricerca. La situazione è parecchio brutta...e purtroppo non si vedono speranze...mah. In bocca al lupo per le riparazioni, non vedo l'ora che tutto funzioni di nuovo a perfezione come il giorno dello startup!!

    Rispondi
  9. Xisy dice

    23 Ottobre 2008 alle 21:39

    Ma almeno, sti rappresentanti del governo che non si sono presentati, erano stati invitati?

    Rispondi
  10. Marco dice

    24 Ottobre 2008 alle 10:33

    @Alea: Vuoi mettere avere come acronimo... L. H. C. ?!? 😛

    @Xisy: oh, certo: il primo invito era per Napolitano, poi a scendere nella catena alimentare. E potrei pure raccontarti di quello che si dice al caffè sui motivi per cui non sono venuti... ma non lo faccio, che sono veramente voci maligne e infondate, e in questi casi si rischia la querela 🙂 (ah, un Marco fastidiosamente prudente).

    Rispondi
  11. Sara dice

    24 Ottobre 2008 alle 13:45

    Ma, secondo te, Marco, qual è il vero motivo per cui Napolitano e gli altri non si sono presentati? Io trovo assurda la loro assenza, soprattutto visto il grande contributo che l'Italia ha dato all'esperimento.

    Rispondi
  12. claudio b. dice

    24 Ottobre 2008 alle 13:47

    Sara, dovevano salvare Unicredit... 🙁

    Rispondi
  13. Max dice

    24 Ottobre 2008 alle 14:06

    Probabilmente non avevano idea di che fosse l' LHC, e soprattutto han (giustamente) pensato che non e' una cosa che porta voti e/o soldi.
    La nostra classe politica rispecchia in pieno lo stato della ricerca in Italia.

    Max

    Rispondi
  14. Sara dice

    24 Ottobre 2008 alle 14:14

    Già... 🙁 Però su Napolitano ci speravo, pensavo fosse una persona un po' diversa...

    Rispondi
  15. Max dice

    24 Ottobre 2008 alle 15:39

    Mah.... comunque, almeno un sottosegretario o un galoppino qualunque potevano far finta di mandarlo.... Han fatto fare all' Italia la solita figura di cacca.

    Rispondi
  16. Xisy dice

    24 Ottobre 2008 alle 19:17

    Più o meno, leggendo la mailing list del Cern, mi sono fatto un'idea di quello che si dice, che vergona...
    E guarda che obbrobrio questo articolo di Libero di ieri
    http://www.libero-news.it/articles/view/364049

    Rispondi
  17. Max dice

    24 Ottobre 2008 alle 22:14

    Ho letto... che schifo. Non ci sono altre parole.
    Con questo articolo Libero ha dimostrato definitivamente di essere un giornale di m.

    Max

    Rispondi
  18. Sara dice

    25 Ottobre 2008 alle 07:35

    Grazie Xisy, ho letto ora!! L'ignoranza e la stupidità non riposano mai, a quanto pare. Peccato che il Big Bang non verrà riprodotto: si sarebbe portato via gente come l'autore dell'articolo...

    Rispondi
  19. Andrea dice

    26 Ottobre 2008 alle 16:10

    certo che libero non finisce mai di stupire. Sembra uno di quelli articoli ironici sull'LHC usciti un mese fa, ma scritto male, Mah. L'unica volta che ho preso libero era per un gioco (sempre sti'scout) dove la stessa notizia era presa da più giornali e bisognava capire da che giornale veniva. Chissà perchè quello l'hanno beccato subito...

    Rispondi
  20. Stefano dice

    26 Ottobre 2008 alle 22:00

    Ho letto anche io... veramente una vergogna, avevo anche pensato di lasciare un commento, ma probabilmente non meritano neanche quello. Mah!

    Rispondi
  21. claudio b. dice

    28 Ottobre 2008 alle 09:25

    Ma vi stupite?
    Sulle questioni scientifiche (e, a dire il vero, parecchie altre cose...) metterei ormai "bollino rosso", anzi nero, a tutto il Gruppo Editoriale L'Espresso.
    Comunque quella risma di testate, Libero incluso, hanno la loro brava schiera di ammiratori / lettori (io stesso, anni fa...), quindi... Tollerate, gente, tollerate...

    Rispondi
  22. Max dice

    28 Ottobre 2008 alle 20:40

    Mah.... un giornale, posso anche capire che sia "leggermente" fazioso... anzi, dopo Emilio Fido mi aspetto anche che sia "abbastanza" fazioso, ma Libero e' solo ridicolo.
    Quello che mi spaventa e' che ha un sacco di "omini della strada" che se lo bevono religiosamente..... Le copie che vende dimostrano secondo me il calo dell' intelligenza dell' italiano medio, purtroppo.

    Max

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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