• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa alla barra laterale secondaria
  • Passa al piè di pagina
  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Tu che sei un fisico
  • Incontri e conferenze
  • Particelle familiari
  • Work

Il CERN compie settant'anni

21 Settembre 2024 3 commenti

Il 29 settembre di quest'anno ricorrono i 70 anni dalla fondazione del CERN. Settant'anni sono un traguardo di tutto rispetto per chiunque, ma lo sono in particolare per un'istituzione che, nata appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, per tutta la seconda metà del 1900 e il primo quarto dei 2000 ha rappresentato un faro per la scienza, intesa come impresa comunitaria e sovranazionale, e un motore di collaborazione tra i popoli, con l'ambizione di proseguire in questo ruolo nei decenni futuri.

Nel corso di tutto il 2024 sono previste diverse celebrazioni, dalle più ufficiali a quelle meno formali. Tra una decina di giorni, il 1° ottobre, ci sarà, per esempio, la celebrazione ufficiale, che prevede la presenza dei capi di stato di tutti gli Stati membri. Sono però previsti anche eventi più familiari, che rispecchiano bene lo spirito comunitario che si respira nel laboratorio, tanto più importanti dopo il periodo del COVID, che ha visto anche la vita comune al CERN declinare in favore del telelavoro e delle interazioni virtuali, per mezzo di chat e videoconferenze.

Palchi, musica e festa in mezzo agli uffici del CERN. Photo credits CERN

Martedì scorso, il 17 settembre, ha avuto luogo il "CERN70 Community Event", una grande festa per tutti coloro che lavorano al CERN a vario titolo, e per le loro famiglie. Ovviamente ci siamo andati anche Irene, Giulia ed io, e abbiamo ritrovato, sotto i tendoni e davanti al palco montato in mezzo agli edifici del sito del CERN di Meyrin, amici e colleghi con le loro rispettive proli, ma anche i grandi vecchi del laboratorio e le nuove leve: gli studenti e i giovani ricercatori che popolano il laboratorio in questi giorni. È stata una bella festa, con parecchia musica di bande locali – nel senso di bande composte almeno in parte da persone che lavorano al CERN – ma anche dell'Orchestre des Nations e di un paio di ex-membri dei Supertramp, che hanno tenuto un concerto veramente notevole. Tutto l'evento è stato registrato, quindi, se vi interessa vedere l'esibizione della Canettes Blues Band o delle Les Horribles Cernettes, potete recuperare l'intero video. Vale probabilmente la pena dare almeno un'occhiata all'ingresso di Steve (che, quando non canta, è un fisico di ATLAS) e degli altri sulla loro bluesmobile:

Steve scende dalla Bluesmobile, Irene ed io siamo nascosti nella folla dietro, ma con l'occhio aguzzo ci si vede. Photo credits CERN
Io, Irene e un losco figuro che emana molta gravitas davanti alla Bluesmobile della Canettes Blues Band.

Alla festa c'era posto veramente per tutti, comprese delle animazioni per i bambini, che hanno potuto persino scrivere coi gessetti colorati sui muri del Building 40 (dove si trova il mio ufficio e quello dei miei colleghi di LAPP al CERN). A imperitura memoria ho fotografato le firme di Giulia e delle sue amiche che, nonostante abbiano tutte 15 o 16 anni, non hanno esitato a lasciare il loro segno in mezzo ai disegni dei bambini più piccoli:

Figli di cernioti allo stato brado che scrivono sui muri del Building 40. Photo credits CERN
Prova circostanziale che anche Giulia ha partecipato alla festa per i 70 anni del CERN.

Di tutte le cinque ore della festa potrei parlarvi a lungo, ma c'è un aspetto che mi preme sottolineare. Come mi diceva Irene il giorno dopo, in pochi altri posti al mondo come al CERN si percepisce un'atmosfera così unita, che trapassa le generazioni e accomuna persone dalle radici culturali molto diverse, ma che condividono uno scopo comune. La festa è stata un bell'esempio di questa atmosfera. Questo spirito ha trovato il suo culmine nel discorso di Fabiola, nel mezzo delle celebrazioni, tra l'esibizione delle Les Horribles Cernettes e quella dell'Orchestra delle Nazioni, discorso che ho ritagliato dal video e che metto qui sotto. È in un misto di inglese e francese (come si parla tipicamente da queste parti), ma i messaggi principali si capiscono bene (riporto qualche passaggio per chi non mastica le lingue straniere). Non fate troppo caso alle battute dei presentatori nell'introdurre Fabiola, sono fisici e fanno quello che possono... 😉

https://www.borborigmi.org/wordpress/wp-content/uploads/2024/09/CERN-VIDEO-2024-039-001-720p_Fabiola.mp4

Oggi la comunità del CERN è composta da oltre 17.000 persone di più di 110 nazionalità, un incredibile crogiolo di culture, lingue e tradizioni. Per noi che lavoriamo qui, questa diversità ricca ed arricchente è diventata una parte naturale della nostra vita quotidiana. Ma in un mondo dove i conflitti tra nazioni, culture e religioni persistono, questo è una risorsa molto preziosa, e un dono da non dare per scontato.

(...)

Ci è voluta molta audacia perché i nostri predecessori inventassero e costruissero strumenti e tecnologie che non esistevano, e seguissero strade che sfioravano l'impossibile. Lo stesso impegno e spirito sono necessari oggi per gestire LHC, gli esperimenti e l'infrastruttura di calcolo ben oltre gli obiettivi per i quali erano stati inizialmente concepiti, e per migliorarli per la fase successiva di LHC. Sono sicura che la comunità dimostrerà la stessa tenacia e determinazione quando si tratterà di discutere e decidere il futuro del nostro campo e del CERN. Sapete che stiamo preparando il terreno per l'imminente annuncio della Strategia Europea, che scriverà i prossimi capitoli nella storia del CERN. Posso promettervi che il CERN ha un futuro brillante e fantastico. Il CERN ha un futuro molto promettente e lo sta già preparando.

(...)

Luoghi come il CERN mostrano ciò che l'umanità può raggiungere quando smettiamo di litigare e ci concentriamo sul bene comune. Luoghi come il CERN danno speranza per un mondo migliore.

P.S. Segnatevi quella "Strategia Europea" di cui parla Fabiola, ne riparleremo presto 😉

P.P.S: A fine serata – Irene e Giulia erano già rientrate, ché il giorno dopo c'era scuola e la sveglia sarebbe stata presto – ho fatto ancora un giro tra il Building 39 e il Building 40, dove era installata la zona di gioco per i bambini più piccoli. C'erano ancora parecchi minorenni a giocare, e le due scritte al neon si vedevano finalmente bene al buio: science is magic that works; the future is yours to create.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail
  • Altro
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa

Correlati

Archiviato in:Fisica, Scienza e dintorni, Vita di frontiera Contrassegnato con: Canettes Blues Band, CERN, CERN70, European Strategy for Particle Physics, Fabiola Gianotti, Les Horribles Cernettes

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Juhan dice

    24 Settembre 2024 alle 09:59

    Grazie, mitiche Les Horribles Cernettes molto meglio (secondo me) di Taylor Swift.

    Rispondi
  2. Mario dice

    26 Settembre 2024 alle 08:26

    "In pochi altri posti al mondo come al CERN si percepisce un'atmosfera così unita, che trapassa le generazioni e accomuna persone dalle radici culturali molto diverse, ma che condividono uno scopo comune".
    Così dovrebbe essere il nostro mondo temo però rimarrà una dolente utopia.
    Grazie Marco!

    Rispondi

Trackback

  1. L’energia del CERN in casa | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    26 Settembre 2024 alle 16:41

    […] È la seconda volta in pochi giorni che menziono il progetto FCC, bisogna proprio che ne parli più estesamente... […]

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Barra laterale primaria

Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

Barra laterale secondaria

Argomenti

  • Scienza
    • Fisica
    • Raccontare la scienza
    • Scienza e dintorni
  • Opinioni
    • Militanza
    • Mezzi e messaggi
    • Intenzioni educative
  • Sulla frontiera
    • Vita di frontiera
    • Letture e riflessioni
    • Geeking & Hacking
  • English posts
This blog is primarely written in Italian. On the other hand, physics is an international entrerprise, and its main language is English, so some of the posts have been translated: you can find them in the English post category. If you wish to read those posts that are still only in Italian, an automatic translation is a good a bet!

Footer

Iscriviti al blog tramite email

Non perderti neanche un aggiornamento! Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere un messaggio ogni volta che un nuovo articolo viene pubblicato:

Trattamento dei dati, cookie e affiliate link

Questo sito fa uso di cookie: qui ti spiego quali sono e perché li uso, così puoi decidere se ti va bene. Uso anche Google Analytics per l'analisi delle visite e del traffico; per saperne di più, leggi la pagina sulla privacy, dove ti spiego anche come gestisco i tuoi dati se decidi di iscriverti al sito o di lasciare un commento. In certi post, alcuni dei link a prodotti venduti su Amazon sono affiliate link.

Qualche diritto riservato

I contenuti di Borborigmi di un fisico renitente sono rilasciati sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate. Fatene buon uso.

Licenza Creative Commons

Copyright © by Marco Delmastro · Qualche diritto riservato

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Youtube
  • Linkedin
  • Github
Borborigmi di un fisico renitente usa alcuni cookie per funzionare al meglio. Se continui leggere o scorrere queste pagine dò per scontato che la cosa ti vada a genio. Ok! Dimmi di più
Politica dei cookie

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA
 

Caricamento commenti...