• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa alla barra laterale secondaria
  • Passa al piè di pagina
  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Tu che sei un fisico
  • Incontri e conferenze
  • Particelle familiari
  • Work

Il ramo, la falla, una riparazione e le sue conseguenze

31 Agosto 2023 7 commenti

Non è impossibile che vi siate persi la notizia, perché in effetti la cosa è passata piuttosto sotto traccia sui media tradizionali, ma a fine luglio LHC ha avuto un incidente. Il 17 luglio scorso, durante uno dei violenti temporali che questa estate hanno sconquassato un po’ tutta l’Europa, un ramo è caduto su una linea elettrica in Svizzera, provocando un’interruzione di una delle alimentazione di LHC. Questo lo abbiamo scoperto solo dopo, quello che si è immediatamente verificato è stato un quench dei magneti dovuto alla perdita di alimentazione del sistema di raffreddamento.

Che i magneti di LHC possano quenchare (ovvero, uscire in maniera subitanea dal loro regime di superconduttività a causa di un aumento di temperatura) è un fatto della vita dell’acceleratore. Anzi, prima della loro installazione vengono deliberatamente sottoposti a svariati cicli di quench per “allenarli” a meglio sopportare queste variazioni, e potenzialmente a portare intensità di corrente maggiori quando sono in fase superconduttiva. Dunque, in linea di principio, niente di grave.

Quello che però è successo in questo caso è che, a causa dello stress meccanico generato del quench, si è creata una piccola falla nel sistema di raffreddamento criogenico di uno dei magneti. Le conseguenze sono state ovviamente l'arresto del funzionamento dell’acceleratore, e, peggio, la necessità di riportare a temperatura ambiente tutto il settore dell'acceleratore dove la falla si era prodotta e c'era una perdita nel sistema di raffrenamento, per poter meglio isolare il guasto e poi ripararlo: una pausa potenzialmente lungo.

Riparazioni in corso (fonte)

Gli esperti dell’acceleratore sono stati estremamente efficienti. Tra il riscaldamento del settore, la ricerca della falla, la sua riparazione e il successivo raffreddamento dei magneti è passato poco più di un mese: proprio in questi giorni LHC sta preparandosi a riprendere le sue attività. Tutto bene, dunque? Non esattamente.

Nonostante la riparazione rapida ed efficiente, è stata presa la decisione di non ricominciare con le collisioni protone-protone interrotte a luglio. I prossimi giorni saranno dedicati a vari test, e si passerà poi direttamente al run di collisioni di ioni pesanti, per poi anticipare la pausa invernale. Se il programma della seconda metà del 2023 aveva questo aspetto a inizio luglio:

oggi invece risulta così (e potrebbe evolvere ancora):

La scelta è ben giustificata dallo stato delle cose, e probabilmente comunque la più efficiente a medio termine, considerando quello che si potrà fare per recuperare nel 2024 e 2025. Resta però il fatto che la quantità raccolta nel 2023 è decisamente inferiore alle aspettative, e ci lascia con la difficile domanda: cosa possiamo fare di interessante con i dati raccolti nel 2022 e 2023, che non aumentano in maniera veramente significativa la statistica raccolta tra il 2015 e il 2018? In una visione di lungo termine può sembrare una domanda peregrina, ma non lo è affatto per chi ha iniziato da poco il dottorato o un contratto di post-doc di un paio d’anni. Nel prossimo articolo cercherò di spiegare con qualche dettaglio in più dove stanno le complicazioni e le limitazione. Nel frattempo, potete andare a eggere una versione illustrata del processo di riparazione della falla di LHC.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail
  • Altro
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa

Correlati

Archiviato in:Fisica, Scienza Contrassegnato con: criogenia, leak, LHC, magneti, quench, riparazione, Run 3, statistica, superconduttivita

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Juhan dice

    31 Agosto 2023 alle 17:01

    Bentornato sul blog!
    Lo sai che quelli come me se non ci racconti restano nella gnuransa, vero?

    Rispondi
  2. Oca sapiens dice

    31 Agosto 2023 alle 17:09

    Quello che ha detto Juhan.

    Rispondi
  3. Marco dice

    31 Agosto 2023 alle 17:13

    Ben ritrovati a entrambi! Qui è sempre aperto, solo che ogni tanto faccio anche altro 😉

    Rispondi
  4. Balosso dice

    31 Agosto 2023 alle 18:09

    ...a che velocità sono arrivati?
    Dicono che hanno superato la velocità della luce nel vuoto.

    Rispondi
    • Marco dice

      31 Agosto 2023 alle 20:04

      A cosa ti riferisci? Ai tecnici che hanno riparato? Allora si, sono stati veramente veloci 😉
      Se invece ti riferisci ai protoni di LHC, quelli non possono viaggiare più veloci della luce! Trovi qualche calcolo qui:
      https://www.borborigmi.org/2010/03/17/protoni-quasi-veloci-come-la-luce/

      Rispondi
  5. Renato dice

    4 Settembre 2023 alle 06:51

    Buongiorno Marco, a quando un nuovo libro che qui si scalpita?
    Un abbraccio

    Rispondi
  6. Carlo dice

    21 Settembre 2023 alle 13:35

    Che bello tornare a leggerti!

    Rispondi

Rispondi a Carlo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Barra laterale primaria

Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

Barra laterale secondaria

Argomenti

  • Scienza
    • Fisica
    • Raccontare la scienza
    • Scienza e dintorni
  • Opinioni
    • Militanza
    • Mezzi e messaggi
    • Intenzioni educative
  • Sulla frontiera
    • Vita di frontiera
    • Letture e riflessioni
    • Geeking & Hacking
  • English posts
This blog is primarely written in Italian. On the other hand, physics is an international entrerprise, and its main language is English, so some of the posts have been translated: you can find them in the English post category. If you wish to read those posts that are still only in Italian, an automatic translation is a good a bet!

Footer

Iscriviti al blog tramite email

Non perderti neanche un aggiornamento! Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere un messaggio ogni volta che un nuovo articolo viene pubblicato:

Trattamento dei dati, cookie e affiliate link

Questo sito fa uso di cookie: qui ti spiego quali sono e perché li uso, così puoi decidere se ti va bene. Uso anche Google Analytics per l'analisi delle visite e del traffico; per saperne di più, leggi la pagina sulla privacy, dove ti spiego anche come gestisco i tuoi dati se decidi di iscriverti al sito o di lasciare un commento. In certi post, alcuni dei link a prodotti venduti su Amazon sono affiliate link.

Qualche diritto riservato

I contenuti di Borborigmi di un fisico renitente sono rilasciati sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate. Fatene buon uso.

Licenza Creative Commons

Copyright © by Marco Delmastro · Qualche diritto riservato

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Youtube
  • Linkedin
  • Github
Borborigmi di un fisico renitente usa alcuni cookie per funzionare al meglio. Se continui leggere o scorrere queste pagine dò per scontato che la cosa ti vada a genio. Ok! Dimmi di più
Politica dei cookie

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities...
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA
 

Caricamento commenti...