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Tenetevi pronti, LHC si sta svegliando

20 Marzo 2015 10 commenti

LHC_Cryo_Status_2015-03-20

Quand'è l'ultima volta che ho postato una schermata di controllo di LHC? Quelli che un paio di anni fa frequentavano già queste pagine forse ricordano, era il 17 dicembre 2012: "Arriverderci, e grazie per tutto il pesce", salutavano sornioni gli operatori dell'acceleratore, dopo i tre anni di collisioni che avevano portato, tra le altre cose, alla scoperta del bosone di Higgs.

Da qualche settimana, quegli schermi hanno ripreso vita. Sì, perché le attività di riparazione e consolidamento di LHC sono terminate, e il tempo è finalmente arrivato per rimettere i protoni in carreggiata, e questa volta accelerarli a un'energia prossima a quella per cui LHC è stato progettato: 6.5 TeV per fascio, per un totale di 13 TeV di energia nel centro di massa.

In questi giorni, come già tre anni fa, i macchinisti stanno verificando che i protoni siano in grado di viaggiare senza problemi lungo gli archi della macchina. Una buona parte dell'acceleratore è fredda e pronta: se le cose vanno come previsto, la prima rivoluzione completa dovrebbe avvenire nel corso della settimana prossima. Il programma ufficiale dice il 23 di marzo, lunedì, ma le voci di corridoio suggeriscono che potrebbero volerci almeno un paio di giorni in più.

LHC_schedule_2014-03-12_crop

Per le collision vere e proprie, invece, ci vorrà invece ancora un po'. Qui le previsioni diventano un po' più difficili: diciamo che potrebbero arrivare, con calma e cautela, tra fine maggio e inizio giugno. Siccome nessuno ha mai fatto circolare e collidere protoni a quelle energie, e visti i precedenti anche disastrosi, la parola d'ordine è ovviamente "prudenza".

Per permettere a LHC di mantenere in orbita i fasci a 6.5 TeV, i magneti dell'acceleratore sono stati "allenati". Ogni settore dell'acceleratore è stato forzato a subire una serie di quench, ovvero i suoi magneti sono stati obbligati a uscire dalla loro condizione di superconduttività. Questo esercizio è necessario perché i magneti siano in grado di sopportare le correnti che servono a generare il campo che curverà l'orbita dei protoni alla massima energia. Questo allenamento sta andando più a rilento del previsto: c'è infatti un settore dell'acceleratore che, nonostante la sequenza di quench, non ha ancora raggiunto le condizioni ottimali. Nei prossimi giorni dovremmo capire meglio se le cose si risolveranno in tempo, e saremo in grado di ripartire come previsto. Vi tengo aggiornati!

LHC_Quenches_2015-03-20

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Archiviato in:Fisica Contrassegnato con: 13 TeV, 6.5 TeV, LHC, magneti, quench, ripartenza, Run 2, superconduttivita, training

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Invernomuto dice

    20 Marzo 2015 alle 22:26

    Ecco perché nelle settimane scorse vedevo le temperature alzarsi all'improvviso in un settore poi tornare normali e ripetere il ciclo con un andamento a dente di sega, erano le prove di quench?

    Rispondi
  2. Sandro dice

    21 Marzo 2015 alle 00:52

    chissa quale nuova fisica verra' scoperta dal nuovo livello di energia a cui operera'. gravita' repulsiva? supersimmetrie, effetti invisibilita', particelle esotiche in grad di creare wormhole...? da quando lessi il libro di marco pizzuti "esperimenti scientifici non autorizzati", ho capito che il modello standard di oggidi' e' fumo negli occhi.

    Rispondi
  3. Marco dice

    21 Marzo 2015 alle 15:10

    @Sandro: in effetti è la domanda che ci facciamo un po' tutti: se per il bosone di Higgs la ricerca are chiaramente guidata in una direzione (doveva esserci qualcosa a spiegare la rottura della simmetria elettrodebole, dunque o il meccanismo di Higgs o qualcos'altro), per il regime superiore le cose sono decisamente meno chiare. Vedremo.

    Detto questo, il testo di Pizzuti, da quello che ho visto dell'indice, è un'accozzaglia di pseudoscienza: se veramente sei interessato alle possibili evoluzioni "esotiche" di quello che sappiamo oggi, ci sono strade (e testi) migliori!

    P.S. il Modello Standard è incompleto e necessita di estensioni, ma certamente non è "fumo negli occhi"!

    Rispondi
  4. matteo dice

    23 Marzo 2015 alle 23:06

    Speriamo bene.

    Rispondi
  5. Giancarlo Albricci dice

    24 Marzo 2015 alle 17:57

    mercoledì 23 marzo? o l'eclisse ha modificato il calendario o devi correggere 🙂

    Rispondi
  6. Marco dice

    24 Marzo 2015 alle 21:08

    Corretto (avevo mentalmente già aggiunto i due giorni di ritardo non-ufficiali)!

    Rispondi

Trackback

  1. Per il momento ancora niente fasci dentro LHC | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    24 Marzo 2015 alle 20:56

    […] Borborigmi di un fisico renitente Scienza e opinioni di frontiera « Tenetevi pronti, LHC si sta svegliando […]

    Rispondi
  2. Tenetevi pronti, LHC si sta svegliando ha detto:
    30 Marzo 2015 alle 09:21

    […] Nel suo blog “Borborigmi di un fisico renitente” ,Marco Delmastro ci comunica che LHC, l’accelleratore di particelle del CERN di Ginevra, si è risvegliato da un letargo di due anni ed è finalmente pronto a riprendere le sue ricerche . […]

    Rispondi
  3. Evaporato il cortocircuito, LHC è nuovamente ai blocchi di partenza | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    31 Marzo 2015 alle 22:33

    […] ripartenza di LHC, che doveva avvenire la settimana scorsa, era stata posticipata a causa di un cortocircuito in uno dei magneti. Da quello che ne sapevamo […]

    Rispondi
  4. Entrambi i fasci di LHC portati a 6.5 TeV! | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    12 Aprile 2015 alle 13:51

    […] la sera del 9 aprile, il secondo fascio l'ha raggiunto un paio di giorni dopo. Il che significa che l'allenamento di magneti del settore di LHC che ancora faceva le bizze è terminato, e che tutti i magneti sono ora in gradi di sopportare per un tempo sufficientemente […]

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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