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Spettabile candidato primo ministro, ci sono dieci domande sulla scienza che vorremmo farti

15 Gennaio 2013 10 commenti

DS-300x243Ricordate le sei domande per la scienza ai candidati alle primarie del CentroSinistra (e le loro risposte, più o meno condivisibili)?

L'iniziativa è andata avanti anche dopo quell'evento, grazie soprattutto all'impegno  di Moreno Colaiacovo che ha messo su un sito dedicato, ed è sfociata recentemente in una serie di dieci domande, questa volta indirizzate ai leader delle forze politiche che si sfideranno alle prossime elezioni politiche. Che cosa avranno da dire a proposito i vari Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo, Antonio Ingroia, Mario Monti?

Le domande sono state inviate, e, in teoria, la scadenza per le risposte è stata fissata al 31 gennaio. Se vi capita, insistete, girate le domande, riproponetele con i mezzi che avete. E non sottoponetele mica solo ai capibanda: sarebbe interessante conoscere l'opinione dei semplici candidati, ché sono poi loro alla fine che, all'interno delle commissioni o in Parlamento, legiferano, votano, osteggiano.

1) Investimenti, meritocrazia, trasparenza: quali provvedimenti intende adottare per il rilancio di università e ricerca pubblica?

2) Quali provvedimenti concreti intende adottare per favorire l’innovazione e l’investimento in ricerca delle imprese private?

3) Le direttive 20-20-20 definiscono le politiche energetiche europee. Quali azioni concrete intende adottare per garantire all’Italia un piano energetico in grado di migliorare l’efficienza e minimizzare l’impatto ambientale e il costo dell’energia?

4) Come intende occuparsi della produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per migliorare l’impatto su ambiente e qualità della vita?

5) Quali misure concrete intende adottare per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico? E quali per stimolare il settore edilizio conciliandolo con la salvaguardia del territorio e la lotta alla criminalità organizzata?

6) Qual è la sua opinione sull’Agenda Digitale approvata dal precedente governo e quali sono le sue proposte concrete per la diffusione della banda larga in tutto il Paese?

7) La legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita è stata messa in discussione più volte negli ultimi mesi, con diverse sentenze tra cui quella della Corte di Strasburgo. Si impegnerà ad adeguare questa legge alla giurisprudenza italiana ed europea? Qual è invece la sua posizione a proposito del testamento biologico?

8) Data l’importanza della scienza e della tecnologia nella società contemporanea, quali misure intende adottare, anche a livello scolastico, per favorirne lo sviluppo e contrastare anche il diffuso analfabetismo scientifico e matematico?

9) Come pensa che il suo governo si debba occupare di modifiche climatiche causate dall’uomo? Quali interventi metterà in atto per la mitigazione e/o prevenzione dell’innalzamento dei gas serra?

10) Qual è la sua posizione in merito all’uso di animali nella ricerca biomedica? Pensa sia corretto limitare l’uso di alcune specie animali a scopo di ricerca?

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Interazioni del lettore

Commenti

  1. Francesco dice

    15 Gennaio 2013 alle 17:26

    Apprezzo molto l'iniziativa e lo sforzo, ma confesso di nutrire forte pessimismo sui risultati; non in genere, ma in concreto. Credo che le domande, cosi' come poste, siano servite loro su di un piatto di platino piuttosto che d'argento, apertissime a risposte in perfetto politichese oxfordiano. Saro' semplicistico, saro' immaturo per una tale discussione, ma io mi sarei "abbassato" ad un livello molto piu' pratico, comprensibile ai piu', ma che non di meno avrebbe richiesto un loro sforzo persino maggiore nel rispondere. Faccio un paio di esempi pratici, richiamando alcuni quesiti del documento:

    1) Investimenti, meritocrazia, trasparenza: quali provvedimenti intende adottare per il rilancio di università e ricerca pubblica?
    Qui potrebbero scrivere tomi di teorie e belle frasi. Io avrei chiesto, da cittadino generico medio:
    Per gli investimenti occorrono circa (invento la cifra, non conosco l'importo esatto) 2 miliardi di euro, illustri praticamente con cifre ipotetiche da dove verranno tolti / spostati fondi verso la ricerca.
    Per il principio meritocratico e trasparente, ogni forma di assunzione, concorso, dovra' essere liberamente consultabile on-line da chiunque; i risultati di test di ogni candidato, potrebbero essere scannerizzati e resi pubblicamente visibili, cosi' come i curricula e le pubblicazioni accademiche. Avete proposte pratiche da esporre in maniera similare?

    (...)

    4) Come intende occuparsi della produzione, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per migliorare l’impatto su ambiente e qualità della vita?
    I 2 miliardi di euro (invento) che occorrono per la costruzione di impianti termovalorizzatori, da dove verranno prelevati? Avete previsto sgravi sulla tassazione per il cittadino che seguira' le regole dello smaltimento differenziato?

    E cosi' via. Mi rendo conto che:
    1) Cosi' per certo non si otterrebbero risposte, ma onestamente preferisco il silenzio alle favolette trite e ritrite.
    2) Le domande sarebbero davvero terra-terra a livello intellettuale-espressivo, ma la crisi a mio modo di vedere va affrontata in termini molto piu' che pratici; le parole ed i grandi proclami non garantirebbero comunque la sopravvivenza sino alla quarta settimana del mese.
    Chiedo scusa per il lungo (troppo) intervento. 🙂
    Francesco

    Rispondi
  2. Rodolfo dice

    15 Gennaio 2013 alle 18:15

    Secondo me le domande sono sbagliate, o meglio, inutili: scommetto infatti che tutti avranno risposte degne, elaborate, circostanziate.
    La vera domanda è una: "caro primo ministro, quali persone metterai a gestire la scuola e la ricerca in Italia?"

    Rispondi
  3. Marco dice

    15 Gennaio 2013 alle 20:46

    Avete (almeno in parte) ragione, però non facciamo i fatalisti, che si finisce a scadere nel qualunquismo. Anche restando sul vago, le risposte circoscriveranno l'idea di fondo: un'università pubblica o privata? Centrale o autonoma? Con finanziamenti alla ricerca "inutile" o legata alle imprese? E così via (fate l'esercizio con gli altri punti, mettendovi nei panni dei candidati).

    Rispondi
  4. Francesco dice

    16 Gennaio 2013 alle 08:00

    Ho inteso cosa volesse dire Rodolfo, e condivido il senso del suo discorso. Purtroppo caro Marco, non e' questione di fatalismo ma di triste realismo. Domande come quelle create, sono bellissime, concrete e perfette ma... in un mondo perfetto! Dove ci siano al Governo persone capaci, responsabili e soprattutto preparate in materia. Io rimasi traumatizzato (nel vero senso del termine) dalla Gelmini e dal suo complimentarsi per l'ottimo lavoro fatto nel costruire il tunnel dal Gran Sasso ed il CERN. "Purtroppo" (tra doppie virgolette) tu sei ovviamente solito confrontarti con persone che si trovano in una certa posizione e ruolo per diritto derivato dalle competenze ed expertise, per cui sai gia' che ad una domanda di un certo livello, corrispondera' una risposta di pari o superiore livello. Questa gente (detto in modo duro Questa) un giorno e' torre, un altro alfiere, un altro cavallo.
    Non voglio essere fatalista o disfattista, ma sai cosa prevedo? Che faranno come il compagno di classe delle superiori che sapeva solo di Napoleone, e quando la prof lo interrogo' chiedendogli "Mi parli della Rivoluzione Francese", lui esordi' "La Rivoluzione Francese culmino' con la presa delle Bastiglia nel 1789, e dopo di cio' si pose in risalto la figura di Napoleone Bonaparte. Napoleone nacque ad Ajaccio nel 1769... " 🙂
    Io spero vivamente che diano risposte concrete, ma... purtroppo c'e' sempre un ma con "questa gente" 🙁 Saluti cordiali.

    Rispondi
  5. Claudio dice

    16 Gennaio 2013 alle 08:04

    Per il problema di fondo è che nessuno dei candidati premier sembra avere la maggioranza assoluta. Quindi qualsiasi risposta potrebbe poi essere impraticabile.

    Rispondi
  6. Gaetano dice

    16 Gennaio 2013 alle 10:29

    Il problema secondo me è cosa ci possiamo permettere.
    Per chi voglia fare solo delle promesse è facilissimo rispondere, ma molto complicato mantenere le promesse.

    Rispondi
  7. demetrio dice

    16 Gennaio 2013 alle 11:15

    Le domande che dovrebbero essere lo "strumento" politico per eccellenza, che creano il dibattito, lo scambio, in Italia grazie alla complicità di tutti, si sono trasformate in niente. Si può non rispondere e non succede nulla, si può rispondere quello che si vuole e non succede nulla.
    Allora, dalla "scienza" mi aspetto un approccio critico. Si prendano i programmi dei vari schieramenti e si leggano li le risposte, evidenziando le "assurdità" e le "opportunità" delle scelte. Un analisi scientifica , con valutazione degli impatti e pubblicazione dei risultati,
    a mio avviso,
    sarebbe molto megliore del porgere domande.

    Rispondi
  8. Massimiliano dice

    16 Gennaio 2013 alle 18:30

    Come mai non ci sono le domande sugli OGM e sulle medicine alternative, che invece erano presenti tra le domande ai candidati delle primarie del centrosinistra?
    Mi sembrano dei punti importanti per valutare la cultura scientifica dei candidati.

    Rispondi
  9. bob dice

    24 Gennaio 2013 alle 14:56

    @Massimiliano: forse sono ancora traumatizzati per le risposte sull'omeopatia...

    Rispondi
  10. lallo dice

    5 Febbraio 2013 alle 21:50

    http://www.youtube.com/watch?v=5TMzPbI5NVc

    Con questi la discussione sarebbe molto più interessante :-)))

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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