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Dal sud della Francia, alla radio, sui neutrini

4 Ottobre 2011 13 commenti

In questi giorni sono a La Londe les Maures, un bel paesino sulla Costa Azzurra, dove partecipo al Workshop Physique ATLAS France (prendo molto sul serio il mio nuovo statuto di ricercatore francese).

Qui il mare è a 500 metri, e nonostante sia l'inizio di Ottobre, l'acqua è tiepida e l'aria calda e piacevole. Lo dico per esperienza diretta: stamattina ho messo la sveglia presto, sono andato a correre qualche chilometro lungo la spiaggia con Sandro (uno degli organizzatori del workshop, anche lui uno dei tanti fisici italiani naturalizzati francesi), nella pausa di metà percorso abbiamo fatto il bagno mentre il sole sorgeva, per poi tornare indietro in tempo per colazione insieme con gli altri partecipanti, doccia e inizio sessione alle 8:20 (rigorosamente in quest'ordine, per la gioia dei colleghi con cui abbiamo condiviso il tavolo a colazione).

L'unica cosa veramente pessima del workshop è la qualità della connessione alla rete: la cosa è probabilmente voluta per scoraggiare le diversioni dietro i laptop durante le sessioni, ma ovviamente mi impedisce di rispondere dignitosamente alla caterva di commenti che arrivano in questi giorni (soprattutto quelli a questo post). Recupero quando rientro, prometto.

Se invece il mio cellulare non mi lascia a piedi, e mi lasciano uscire dalla sala, domani mattina intorno alle 11 interverrò a Radio 3 Scienza. All'inizio si parlerà dei tre astrofisici che oggi hanno vinto il Premio Nobel 2011 per la fisica per la scoperta dell'accelerazione dell'espansione dell'universo (che è un segno di quella che chiamiamo energia oscura, soprattutto nel senso che non ne capiamo mica bene l'origine e le cause). Poi, visto che in questi giorni non se ne può fare a meno, si chiacchiererà anche di neutrini potenzialmente più veloci della luce. Come diceva bene Amedeo Balbi qualche giorno fa, se la gente sa che sei un fisico, ti tocca spiegare. Domani tocca a me, vediamo come me la cavo.

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Archiviato in:Fisica Contrassegnato con: ATLAS, CNRS, Francia, neutrini, Nobel, Opera, Radio3 Scienza

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Marco Muroni dice

    5 Ottobre 2011 alle 11:20

    Ciao Marco,
    In ascolto in tempo "reale"

    A presto,
    Marco

    Rispondi
  2. ivan dice

    5 Ottobre 2011 alle 11:29

    Bravo!!!

    Rispondi
  3. Gabriele dice

    5 Ottobre 2011 alle 15:37

    OTTIMO.
    C'è in streaming ?

    Rispondi
  4. Amedeo dice

    5 Ottobre 2011 alle 17:55

    avete un link dove poter riascoltare l'intervista?

    Rispondi
    • Marco dice

      6 Ottobre 2011 alle 13:25

      @Amedeo: sulla pagina della trasmissione c'è un link "ascolta".

      Rispondi
  5. Maurizio dice

    5 Ottobre 2011 alle 20:34

    Marco,
    Voglio approfittare della tua disponibilità per qualche domanda sui neutrini e sulla loro velocità. Non sono un esperto e ho idee piuttosto confuse.

    Mi piacerebbe sapere se la velocità dei neutrini recentemente misurata è da ritenersi (sempre che venga confermata ovviamente) una velocità propria dei neutrini, e cioè qualsiasi neutrino va a quella velocità o può in teoria andare, in certe condizioni, anche più piano?

    Inoltre vorrei sapere se la velocità misurata dei neutrini è da considerarsi in teoria , come accade per la luce, indipendente dal sistema di riferimento dell'osservatore.

    E già che ci sono chiedo anche (probabile stupidaggine) neutrini "fermi" possono esistere?

    Ti ringrazio anticipatamente e saluti.

    Rispondi
  6. Marco dice

    6 Ottobre 2011 alle 13:28

    @Gabriele: immagino ci fosse in streaming. Adesso sull pagina della trasmissione linkata nel post c'è la possibilità di riascoltare la puntata.

    Rispondi
  7. Amedeo dice

    6 Ottobre 2011 alle 18:40

    Grazie Marco,
    ascoltata la trasmissione.... certo, c'è sempre da ribadire come debba funzionare il metodo scientifico, anche per "certi" fisici!
    Complimenti per il bellissimo Blog che spesso leggo.

    Rispondi
  8. Rolando dice

    12 Ottobre 2011 alle 20:04

    Ciao! Sono un ragazzo che si fa molte domande, e una volevo portela, se non disturbo. Forse sono solo solo ignorante in materia, ma mi é venuto un dubbio. La velocità della luce é stata misurata solo in modo sperimentale,no? Non potrebbe dunque avere una componente vettoriale in un ipotetica altra dimensione che vada ad aggiungersi alla sua velocità? Secondo la mia ipotesi tutte le particelle massive e non sarebbero dotate di questa componente costante, dunque irrilevabile in modo consueto per la relativitá galileiana del moto. Se fosse vero, e se fosse vero che i neutrini dell' lhc sono le uniche particelle a non avere questa componente, allora non andrebbero piú veloci, ma piú lenti con una componente vettoriale TOTALE minore ma maggiore in queste 4D. in questo modo, supponendo la velocità della luce maggiore di 3•10^8m/s , non si dovrebbe ricorrere a spiegazioni stiracchiate come massa complessa, scorciatoie dimensionali o addirittura dichiarare erronea la legge di Einstein. Sempre supponendo che i dati siano giusti e i neutrini vadano cosí veloci. O no? Perdonami se non mi sono espresso bene e se sto dicendo stupidaggini.

    Rispondi
    • Marco dice

      2 Novembre 2011 alle 15:06

      @Rolando: la tua ipotesi non è troppo diversa (anche se in uno stato embrionale) di molte delle ipotesi che sono passate in questi giorni sul sito su cui i fisici si scambiano le loro idee. La possibilità che esistano delle dimensioni supplementari, e che eventualmente i neutrini possano prendere una scorciatoia in una di quelle dimensioni, è un'opzione che alcune teorie prevedono. Il punto però resta lo stesso: prima di azzardare un'ipotesi, bisogna che siamo sicuri che il fenomeno di cui parliamo sia reale. Se poi lo fosse, per discriminare tra una teoria e l'altra occorrerà chiedersi: quali sono le conseguenze quantitative? Le predizioni, anche in altri ambiti, sono confermate dagli esperimenti?

      Rispondi
  9. Gastone dice

    22 Ottobre 2011 alle 20:59

    Grazie per prenderti questa rogna di parlare con gli ignoranti come me. Vorrei che mi tranquillizzassi su di un fatto. I neutrini di Ginevra che strada hanno imboccato, quella normale che prenderebbe anche uno scavatore se volesse realizzare quel famoso tunnel di cui parlava il nostro ministro, o invece hanno svoltato l'angolo di un'altra dimensione ove la strada è più breve?. Insomma hanno preso una scorciatoia o sono veramente più veloci della luce?.

    Rispondi
    • Marco dice

      25 Ottobre 2011 alle 16:21

      @Gastone: come faccio a risponderti? Per adesso non siamo nemmeno sicuri del fatto che i neutrini abbiano viaggiato più veloce della luce, figurati se sappiano, nel caso che sia un fenomeno reale, come lo hanno fatto. Ma perché la cosa ti preoccupa? Se il fenomeno fosse reale, sarebbe esistito da ben prima del fascio di neutrini del CNGS, così come le fantomatiche dimensioni addizionali. Ti hanno mai dato fastidio prima? 🙂

      Rispondi
  10. Gastone dice

    9 Aprile 2012 alle 11:32

    Marco, visto che la faccenda dei neutrini si è rivelata una bufala perchè non mi dici qualcosa a proposito dell'E-Cat di Rossi, giusto per restare nel tema.

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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