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La specializzazione va bene per gli insetti

10 Luglio 2009 17 commenti

Un essere umano deve essere in grado di cambiare un pannolino, pianificare un’invasione, macellare un maiale, guidare una nave, progettare un edificio, scrivere un sonetto, tenere la contabilità, costruire un muro, aggiustare un osso rotto, confortare i moribondi, prendere ordini, dare ordini, collaborare, agire da solo, risolvere equazioni, analizzare un problema nuovo, raccogliere il letame, programmare un computer, cucinare un pasto saporito, battersi con efficienza, morire valorosamente. La specializzazione va bene per gli insetti.

Robert A. Heinlein, Lazarus Long l'immortale, 1973

(Mmmm, vediamo un po'. Se conto anche "morire valorosamente" - sul quale per ora posso solo fare illazioni - penso di potercela fare con  18 o 19 su 21. Mi mancano decisamente "guidare una nave" e "macellare un maiale", ma per entrambe potrei organizzarmi per imparare. Quanto a "raccogliere il letame", sono un campione).

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Archiviato in:Letture e riflessioni Contrassegnato con: fantascienza, Heinlein, Lazarus Long

Interazioni del lettore

Commenti

  1. pinin dice

    10 Luglio 2009 alle 09:41

    Hai toccato un tasto dolente, secondo me. O almeno, una cosa che mi preme molto, dal momento che sono convinto che l'estrema specializzazione sia in realtà una perdita culturale per ognuno di noi. Purtroppo però è una cosa che almeno in ambito universitario prende troppo piede, già a livello di organizzazione di corsi. Secondo me la laurea triennale di fisica dovrebbe essere non dico unificata a livello nazionale, ma quasi, anche per evitare spiacevoli situazioni come il dover recuperare 7 esami in caso di iscrizione alla magistrale in un'altra università.
    Ma dato che il post parla di un po' di tutto, devo dire che, anche se non avrei tempo, cerco di fare da me più cose possibili, soprattutto perché altrimenti la mia dolce metà si pente di stare con un fisico e se ne scappa con un aitante metalmeccanico.

    Rispondi
  2. robi dice

    10 Luglio 2009 alle 09:47

    Lazarus Long l’immortale che libro, Heinlein che grande scrittore! Ho solo il dispiacere di non essere riuscito ad apprezzare Straniero in terra straniera.

    Rispondi
  3. robi dice

    10 Luglio 2009 alle 09:52

    e comunque anch'io non scherzo (Ada non legge vero?), forse qualche difficoltà la vedo nel costruire un muro!

    Rispondi
  4. Marco dice

    10 Luglio 2009 alle 10:03

    @Pinin: recuperare 7 corsi se ti sposti? Ma come cappero è organizzato questo benedetto nuovo ordinamento? Da una parte studi "Fisica 2" e dall'altra "Pizzi e Merletti"?

    @Robi: Vedo più facile costruire un muro che progettare un edificio (a meno che non si tratti di una teda sopraelevata scout: secondo te conta?). Non so se Ada legga o meno, ma perno che tu possa vantarti senza problemi! 🙂 P.S. Apprezzo il fatto che tu non abbia citato Fanteria dello spazio, di solito appena lo nomini si scatena la bagarre.

    Rispondi
  5. Pasquale dice

    10 Luglio 2009 alle 10:41

    Si vabbé, ma quindi tra le tue skillz c'è "pianificare un'invasione".
    Non mi pareva così scontata. Complimenti.

    "Scrivere un sonetto" invece risveglia in me ricordi adolescenziali sopiti. Ne scrissi uno per una ragazza che mi piaceva e fu allora che scoprî quanto fa male la frase: "Perché dobbiamo rovinare una così bella amicizia?"

    Da allora solo ottave toscane.

    Rispondi
    • Marco dice

      10 Luglio 2009 alle 11:49

      @Pasquale: "pianificare un'invasione" non mi da alcun problema. Ero piuttosto incerto su "battersi con efficienza" ;-P

      Rispondi
  6. robi dice

    10 Luglio 2009 alle 10:44

    Io lo davo per scontato, me ne scuso, certo che pensavo alla tenda sopraelevata. Fanteria dello spazio è un altro bel libro, ma mi fermo qui, promesso.

    Rispondi
  7. dgali dice

    10 Luglio 2009 alle 11:13

    Beh, complimenti a voi!
    Io mi sono fermato al primo, però in quello sono un vero specialista 🙂

    Firmato insetto Davide.

    Rispondi
  8. pinin dice

    10 Luglio 2009 alle 11:24

    @marco 7 era un'iperbole, anche se non troppo lontana dala realtà.

    Rispondi
  9. chiara dice

    10 Luglio 2009 alle 11:47

    @marco e robi: la tenda sopraelevata scout vale solo come edificio temporaneo!!!
    cmq sì, è più facile un muro di un intero edificio...giusto perchè non ci sono quei simpatici calcoli struturali da fare!!

    oltre a giudare una nave, macellare un maiale e morire valorosamente io non sono in grado neanche di riparare un osso rotto e di pianificare un'invasione (a meno che non valga invadere casa di amici per fare un po' di festa...fatemi sapere se devo aggiornare il punteggio)
    🙂

    Rispondi
  10. Valter dice

    10 Luglio 2009 alle 16:39

    Non ho letto il libro ma lo stralcio è proprio bello. Amava dire un amico (a mo’ di provocazione), che la realtà è tale per cui o si sa niente di tutto o tutto di niente. Ai grandi iniziati, i loro maestri facevano imparare di tutto. Del resto che siamo al mondo a fare, se non anche per sperimentare?

    Rispondi
  11. Valter dice

    11 Luglio 2009 alle 22:10

    Quanto al letame poi, i miei amici hanno scherzato per anni sull’affermazione che trovavo un certo non so che nell’odore pungente dello stallatico di capra nelle malghe delle nostre Alpi. Probabilmente era la grande gioia che mi metteva il ritrovarmi nell’ambiente montano, di cui quello stallatico era un componente.

    Rispondi
  12. Xisy dice

    13 Luglio 2009 alle 22:32

    @ Marco, forse preferisci... "battersi con risoluzione" (-:

    Rispondi

Trackback

  1. La specializzazione va bene per gli insetti | libreria brac ha detto:
    18 Luglio 2009 alle 11:15

    [...] A. Heinlein, Lazarus Long l’immortale, 1973, via phonkmeister citato su La specializzazione va bene per gli insetti | Borborigmi di un fisico renitente (No Ratings Yet)  Loading [...]

    Rispondi
  2. la specializzazione va bene per gli insetti « lel.la ha detto:
    20 Luglio 2009 alle 23:35

    [...] July 20, 2009 in conseguenze via [...]

    Rispondi
  3. Saldare elettronica e misurare particelle, allo stesso tempo | Borborigmi di un fisico renitente ha detto:
    16 Ottobre 2018 alle 14:48

    […] La specializzazione va bene per gli insetti, scrivevo su queste pagine nove anni fa, con LHC che aveva appena ripreso a collidere protoni dopo un anno di pausa in seguito all'incidente del 2008. Continuo a credere che i fisici migliori siano coloro che mantengono un'ampia flessibilità, che sono ancora capaci di fare i conti con la matita, saldate una carta di elettronica, calcolare un diagramma di Feynman e analizzare dati con software complicati. A chi mi dice che è difficile cito sempre l'esempio di K., un fisico di ATLAS con una decina d'anni più di me, che è stato prima Project Leader di uno dei sotto-rivelatori del tracciatore centrale dell'esperimento, poi coordinatore del gruppo di lavoro responsabile delle misure di precisione dei processi Standard Model, poi Physics Coordinator, e poi di nuovo coordinatore del gruppo responsabile della progettazione e realizzazione degli upgrade dell'esperimento. È possibile essere competenti tanto di fisica fondamentale che di tecnologia necessaria a farne gli esperimenti, dicevo dunque a R., anche se non necessariamente facile. "Una persona nella mia posizione", scherzavo con R. prima che riprendessero i lavori del workshop, "ha almeno il vantaggio di poter assumere un postdoc o un dottorando per portare avanti entrambe le linee di lavoro!". La verità è però che, tanto ai miei studenti che ai postdoc che lavorano con me, suggerisco sempre di dedicare almeno una frazione del loro tempo a quell'attività che non rappresenta il loro progetto principale: un contributo a un'analisi se sono specializzati in fisica dei rivelatori, un piccolo progetto hardware anche se l'analisi dei dati è quello che fanno nella maggior parte del tempo. La specializzazione, appunto,  va bene per gli insetti. […]

    Rispondi
  4. La comunicazione aziendale: una breve guida per AD ⋆ Francesca Marano ha detto:
    14 Luglio 2021 alle 20:37

    […] sono un po’ della scuola fai poche cose e falle bene. E lo so, la specializzazione va bene per gli insetti, la multipotenzialità, e compagnia bella, ma penso che arrivat? a un certo livello di […]

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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