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Grumi di melassa cosmica

5 Dicembre 2013 10 commenti

C'e sempre qualcuno che vuole sapere del bosone di Higgs. Hai provato a spiegalo al tuo cane? Allora non sarà un problema raccontarlo al circolo delle Donne Per La Difesa della Società Civile, alla Quarta C dell'ITIS Bodoni di Torino, ai villeggianti in settimana bianca a La Thuile, o ai piccoli lettori di Daf Daf. D'accordo, scherzavo, non sono stato veramente cooptato da tre di quei gruppi su quattro (ma potrebbe benissimo succedere! E per un po' all'ITIS Bodoni di Torino ho insegnato matematica in quarta e quinta, ma questa è un'altra storia), ma per DafDaf, del bosone di Higgs e del recente Premio Nobel, ho scritto per davvero.

Vi appicco il pezzo qui sotto, in buon parte riciclato senza vergogna dal mio intervento a TEDx Lake Como l'anno scorso, che vi riappiccico ugualmente al fondo. L'articolo è uscito sul numero di DafDaf di dicembre, che, tra Thankgiving e Hannukah, pubblica anche una ricetta della challah tradizionale ebraica. Si tratta di un pane dolce, profumato e ricco, che per un certo periodo ho fatto in casa per divertimento e golosità, ben prima di iniziare a collaborare don DafDaf. A volte le connessioni della vita sono veramente misteriose.

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Archiviato in:Raccontare la scienza Contrassegnato con: bosone di Higgs, challah, DafDaf, divulgazione, Hannukah, Lego, Premio Nobel, TEDxLakeComo2012

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Matteo dice

    5 Dicembre 2013 alle 18:22

    Va bene, sono fastidioso, eppure, penso, a fin di bene, oppure almeno solo in modo costruttivo.
    E allora mi chiedo cosa mai vorrà dire questa frase che si trova sul sito del CERN e riguarda alcuni risultati di CMS presentati il 3 dicembre 2013:
    "The evidence supports the conclusion that the Higgs boson discovered at the Large Hadron Collider (LHC) is like the one predicted by the Standard Model, but does not yet allow one to conclude that it is the same particle."
    Ma come? Ma non è stato già dato un premio Nobel al riguardo, dicendo che era proprio "the one predicted"? E il premio non è stato forse motivato con gli inequivocabili dati di CMS e di ATLAS?
    Sono forse ora diventati un poco equivocabili?
    CMS ha qualche colpa da farsi perdonare.

    Rispondi
  2. Marco dice

    6 Dicembre 2013 alle 08:57

    Matteo, dovresti orma aver capito che i fisici sono molto cauti nelle loro affermazioni (o almeno cercano di esserlo). Se se l'autore di una teoria micologia che prevede l'esistenza di un unico fungo blu, e passeggiando per la foresta intravedi tra i cespugli, a debita distanza, un fungo che sembra proprio blu, dora "ho trovato un fungo compatibile con la mia teoria, ma non posso ancora escludere che ce ne siano altri, e che dunque la mia teoria, che prevede un fungo solo, sia perfettamente corretta". Il che però non esclude che tu venga premiato per la tua idea iniziale, perché tu l'hai formulata nella sua versione più semplificata, prevedendo un fungo solo, ma il fatto che la natura possa aver scelto di usarne una versione eventualmente più complessa con funghi multipli e colorati non toglie niente alla genialità della tua idea iniziale, se prima di te nessuno pensava all'esistenza dei funghi in assoluto.

    Rispondi
  3. Matteo dice

    7 Dicembre 2013 alle 00:31

    Caro Marco:
    “I fisici sono molto cauti..” come vorrei crederlo ancora. Un tempo, forse...., o solo forse.
    Comunque avrei voglia di concordare anche su tutto il resto, in fondo su un ragionamento pacato ed equilibrato come si fa a non essere d'accordo, eppure come si fa a non essere caustico se si pensa che lo stesso ragionamento speculare, sull'idea geniale iniziale formulata nella versione semplificata, avrebbe dovuto e potuto essere stato fatto con Cabibbo, la cui idea “iniziale” era particolarmente più profonda di quella di Higgs, decisamente meno occasionale e oltretutto completamente confermata, e invece lo si è fatto morire di crepacuore?
    Ecco in proposito all'affare Higgs, creo proprio che Cabibbo, nelle attuali circostanze sarebbe stato decisamente più cauto, e dopotutto cosa vuole dire quella frase di qualche giorno fa sul sito del CERN se non prendere le distanze dalla motivazione fin troppo sicura e definitiva del premio Nobel?

    P.S. CMS mi è sempre sembrato troppo disinvolto e quindi particolarmente ingrato, ma ATLAS mi era sembrato decisamente più onesto, dava dati sia buoni e cattivi, come è giusto che sia; ultimamente però mi pare che abbia rinnegato quello che aveva pur ottenuto e cioè che si poteva trattare di almeno tre o quattro particelle diverse, per esempio: un tripletto e un singoletto, tanto per dirne una così, tanto per dire, a buon intenditor. Non sarà che il premio Nobel condiziona negativamente il comportamento deontologico?

    Rispondi
    • Marco dice

      9 Dicembre 2013 alle 08:12

      @Matteo: L'aver voglia di fare polemica sul mancato Nobel a Cabibbo è comprensibile, anche se forse un po' piccino. Il ruolo di Cabibbo nella scoperta della rottura di simmetria associata alle generazioni di quark è innegabile, anche se forse non così gigante come ci piace pensare in Italia. Che poi la sua idea iniziale fosse "più profonda di quella di Higgs" è una tua opinione, mi chiedo basata su cosa, che non mi sento di condividere. Se proprio vuoi fare polemica sul Nobel a Higgs e Englert, mettiti dalla parte di Anderson, o Kibble, Guralnik e Hagen.

      Su una certa disinvoltura di CMS mim trovi invece piuttosto d'accordo, anche se non penso che un certo stile abbia contagiato anche ATLAS, che globalmente continua ad avere una atteggiamento molto cauto. Poi, certo, in ogni collaborazione ci sono molte anime, e ci si fa amabilmente la guerra per difendere i propri principi: credi che non lo sappia? 🙂

      Rispondi
  4. Matteo dice

    10 Dicembre 2013 alle 19:32

    Di solito la polemica sulla priorità è una cosa piccina se l'obiettivo è una recriminazione personale o di campanile, ma io trovo che spesso è un buon artificio didattico per sviscerare il contenuto più sostanziale di una teoria, e a volte ha un valore scientifico proprio. Capire a chi si è ispirato il primo che ha intuito, o quali strade hanno percorso i veri primi che ci sono arrivati, serve a dare il giusto peso a tutte le cose. Personalmente trovo invece stucchevoli e e fastidiose le favolette di quelli che si illuminano camminando per le colline o dondolandosi sulle sedie.
    Comprendo invece bene la legge generale enunciata da Parisi, e valida nel mondo contemporaneo immerso nelle leggi di mercato, che nelle scoperte scientifiche tutto il merito va all'ultimo arrivato.
    Dunque, riguardo a questa legge, anche Anderson, Kibble, Guralnik e Hagen avranno le loro buone ragioni, ma allora io preferirei citare di più Polyakov e Migdal, dietro i quali, non a caso, si erge Landau da cui, per parecchi versi, dipende l'analogia di Higgs che, quindi, lì in russia non sarebbe piovuta dalle colline. Né in proposito, eventualmente, può essere imputata a Polyakov e Migdal la cecità dei referees.
    Nel caso del contributo di Cabibbo mi pare che esso abbia tutte le caratteristiche di idea iniziale geniale e semplificata, né io so comprendere come senza il contributo di Cabibbo si potrebbe parlare con serietà dell'esistenza di un Modello Standard se non solo come una agendina dove sono raccolte varie cosette giustapposte, disomogenee e alla rinfusa. E parlando di Cabibbo si potrebbe risalire per analogie a Pontecorvo, per fare un nome dimenticandone troppi altri, nome che, di nuovo rimanendo sui meriti, qualcuno ha detto avrebbe meritato almeno 3 nobel e non ne ha preso nessuno per “colpe” estranee. Ma se poi si dice Pontecorvo si dice, in ultima analisi, i ragazzi di via Panisperna, compreso Majorana, dai quali tutti discendiamo, e più di qualcuno con meriti davvero ragguardevoli e mi pare di poter dire proprio, e non mi sento campanilista: non correttamente focalizzati. Il che è una colpa generale non in relazione ai singoli, ma proprio in relazione ad una impostazione di pensiero di lungo corso, cioè non a fatti estemporanei ma a una cultura profonda. Attendo quindi che presto si faccia ammenda, altrimenti meglio non raccontarsi frottole sullo sforzo scientifico comune.
    La sto facendo troppo lunga per un blog e la smetto qui.

    Per quanto riguarda ATLAS mi riferivo all'articolo del 4 giugno 3013 dove si assume l'unica particella, come desiderato da CMS, per dedurne conclusioni sullo spin, mescolando quindi un poco tutto quello che invece era apparso diviso. Articolo che può aver avuto una certa influenza sull'atteggiamento di qualche nostro studioso importante nel decidere che oramai la cosa era fatta, e fargli gridare in pratica al miracolo di una natura che congiura contro il nostro intelletto visto che la cosa, così come si è prodotta fin qui in un deserto sconfinato di altre cose, secondo le non elementari riflessioni degli ultimi 40 anni non potrebbe stare. E, decisamente non può stare.

    Rispondi
  5. carletto dice

    12 Dicembre 2013 alle 12:48

    Io non ho capito cosa l'interazione debole scateni. Marco potresti scrivere un articolo completo su cosa facciano le varie forze della natura!

    Rispondi
  6. Marco dice

    12 Dicembre 2013 alle 12:53

    @Carletto: forse, chissà 🙂

    Rispondi
  7. Galliolus dice

    10 Gennaio 2014 alle 15:44

    "tra qualche hanno" 🙁

    Rispondi
    • Marco dice

      10 Gennaio 2014 alle 17:25

      In effetti il controllo delle bozze lascia un po' a desiderare 🙁

      Rispondi
  8. Michele dice

    12 Gennaio 2015 alle 23:49

    Ma quanti Bosoni di Higgs servono per accendere una lampadina?
    😉

    Ciao!
    Michele

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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