Nel corso degli ultimi mesi, nonostante la mia presenza sporadica su queste pagine, ho raccontato a spizzichi e bocconi del lavoro fatto per l'aggiornamento della Strategia Europea della Fisica delle Particelle. Ne avevo per esempio parlato in occasione del simposio francese, che avrebbe portato alla redazione di un documento nazionale, simile a quelli che anche le altre nazioni europee hanno redatto per l'occasione: tutti gli input sottomessi durante il processo sono disponibili qui, per chi volesse leggerli. Fare sintesi non è stato (e non sarà) un lavoro banale, ma parte dell'impresa è stata già portata avanti, inizialmente durante i lavori del simposio di Venezia di giugno scorso, e soprattutto con la pubblicazione del Physics Briefing Book uscito a inizio novembre.

Non posso riassumere qui il contenuto del Physics Briefing Book, ma posso perlomeno indicare qualche elemento importante. Da tutti gli studi pare chiaro che, per gli obiettivi futuri della fisica delle particelle, il prossimo grande progetto che succederà a LHC debba essere un collisionatore elettrone-positrone, e che FCC-ee, il collisionatore che sarebbe installato in un lungo tunnel di circa 90 chilometri nella regione di Ginevra, sia la macchina da preferire. Il programma integrato di FCC, che a FCC-ee farebbe poi succedere nello stesso tunnel, un po' come LHC è succeduto a LEP, un grande collisionatore di protoni a grandissima energia nel centro di massa, FCC-hh, è quello che garantirebbe il futuro del CERN e della centralità dell'Europa nel campo della fisica delle particelle.
Il passo successivo alla redazione del Physics Briefing Book è quello di stilare le raccomandazioni sulla strategia, una sorta di versione ridotta e azionabile delle conclusioni del lavoro fatto dalla comunità dei fisici delle particelle europei. Lo European Strategy Group lo sta proprio facendo in questi giorni in un meeting a Monte Verità, Ascona, in Svizzera. Le raccomandazioni verranno consegnate al Council del CERN, il "parlamento" che dirige la direzione del laboratorio e che dovrà esprimersi fattivamente sui passi da fare nei prossimi anni, interpretando anche il sentire politico delle nazioni che il CERN finanzia. Il meeting di Monte Verità finirà questo venerdì, e dovremmo sapere allora come la scienza avrà saputo diventare messaggio politico.
Nel frattempo, segnalo due eventi recenti che potrebbero avere un impatto importante sul processo. Iniziamo dalle conclusioni della riunione del Council del CERN di inizio novembre, in cui ci sono alcuni passaggi interessanti, tutti ovviamente molto cauti, ma potenzialmente significativi. In particolare questo:
FCC would provide the platform for a visionary physics programme addressing many of the open questions in particle physics, notably on the Higgs boson, that are critical to understanding the foundations of the Standard Model and to opening up opportunities for discovering new physics beyond the Standard Model, while at the same time driving the development of new technologies that will have a significant positive impact on society.
FCC fornirebbe la piattaforma per un programma di fisica visionario in grado di affrontare molte delle questioni aperte nella fisica delle particelle, in particolare riguardo al bosone di Higgs, che sono fondamentali per comprendere le basi del Modello Standard e per creare opportunità di scoprire nuova fisica oltre il Modello Standard, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo di nuove tecnologie con un impatto significativamente positivo sulla società.
Nel documento ci sono mille caveat economici e sociali, ma mi pare che l'affermazione lì sopra sia importante, e vada in quella che ritengo essere la direzione giusta.
Più o meno contemporaneamente, è arrivata la notizia che CEPC, il potenziale concorrente cinese di FCC, non è stato inserito nel piano quinquennale cinese 2026-2030. Non sono in grado di discutere tutte le ragioni – serie quelle politiche – per cui i colleghi cinesi non sono riusciti a far approvare CEPC come progetto da realizzarsi concretamente nei prossimi cinque anni. Resta però il fatto che quella che fino a qualche settimana fa era una potenziale minaccia a FCC (nessuno immagina realmente di avere due grandi collisionatori elettrone-positrone in funzione contemporaneamente in due parti del mondo: la prossima macchina sarà una macchina mondiale o non sarà) per ora è, se non sfumata, perlomeno rimandata. Questo apre una finestra di cinque anni all'Europa per prendere decisioni e riposizionarsi in testa. La decisione sulla costruzione di FCC da parte del CERN dovrebbe arrivare entro il 2028: siamo in tempo, e dovremmo cercare di essere coraggiosi e visionari.
(there's also an English version of this post, just in case...)



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