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Il commissioning di LHC è terminato, il fascio è in arrivo

20 Novembre 2009 18 commenti

Detesto il microblogging, ma in questi giorni frenetici - con LHC di nuovo in funzione e l'attesa spasmodica del fascio e dei primi eventi nei rivelatori - non posso fare molto altro.

Ergo, giusto tre righe (e un po' di link da tenere d'occhio) per dire che mercoledì scorso il commissioning di LHC nel 2009 è ufficialmente terminato, e la macchina è passata completamente in mano alla gente che gestisce le operazioni per la circolazione dei fasci. Da parte nostra, ci aspettiamo i primi eventi di beam splash in ATLAS oggi. Oggi!

lhc1

Update [16:30]: Oh! Guardate quei due bei plot che sono apparsi nella finestra di monitoring (che era tutta nera oggi a mezzogiorno). Per rispondere alla domanda di qualcuno nei commenti, quelli sono monitor di fascio lungo l'acceleratore. Le coordinate X e Y disegnano il profilo del fascio nelle due dimensioni. Il fatto che siano apparse, e che stia iniziando ad apparire qualcosa, significa semplicemente che stanno iniettando i protoni dentro LHC, e tarando i campi magnetici che li terranno in traiettoria (nel qual caso, vedremo un bel pallino colorato nel centro). È un buon momento per un caffè.

lhc1_1630

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Archiviato in:Fisica Contrassegnato con: ATLAS, beam splash, fascio, LHC, ripartenza

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Claudio dice

    20 Novembre 2009 alle 14:30

    Io sono in control room pronto per il monitoring dello scambio dati ALICE-LHC. Mi sono portato la videocamera per i momenti caldi.
    L'attesa per ora e' calma e le operazioni proseguono. Speriamo bene. Ragazzi finalmente ci siamo!

    Rispondi
  2. Stefano dice

    20 Novembre 2009 alle 15:52

    So che in questo momento siete molto impegnati, e sinceramente non so se quello che sto per domandare implica una risposta semplice o complessa (nel secondo caso mi auto-cestino la domanda, anche perchè magari risulterebbe una spiegazione tecnica fine a se stessa).

    Bene 4 righe e ancora non ho fatto la domanda. Rimedio. 😉 Mi chiedevo vedendo quelle strane immagine che stanno comparendo a questa pagina (op-webtools.web.cern.ch/op-webtools/vistar/vistars.php?usr=LHC1), che cosa vuol dire:
    - TDI P2 gaps (upstream e downstream)
    - TDI P8 gaps (upstream e downstream)

    E le (2 di 4) immagini che si trovano subito sotto?

    Grazie, Stefano.

    Rispondi
  3. juhan dice

    20 Novembre 2009 alle 15:57

    Ma incrociare i fasci è consentito? 🙂 parta sfiga? 🙁
    Buon lavoro. 😀

    Rispondi
  4. Marco dice

    20 Novembre 2009 alle 16:50

    @Stefano: sono i monitor di fascio, misurano la taglia trasversale del fascio al passaggio in una certa posizione dell'acceleratore. Con il fascio circolante, dovresti vedere un pallino colorato più o meno nel centro.

    @juhan: beh, spero li incroceremo presto. Sono le collisioni che ci interessano!

    Rispondi
  5. Claudio dice

    20 Novembre 2009 alle 17:01

    @Stefano: provo a dirlo in due parole, poi Marco mi buttera' fuori dal blog per eccesso di ignoranza :), Il TDI e' un collimatore che serve al controllo del fascio di particelle durante la procedura di iniezione. Se e' aperto (in questo momento lo e' visto il valore del gap) permette l'iniezione se e' chiuso (gap<=0) il fascio viene dumpato (interrotto).
    Le due figure sotto dovrebbero rappresentare la sezione trasversale del fascio in due posizioni diverse del Beam1. Quando ci sara' il Beam 2 dovresti vedere anche quelle di destra.

    Conto su tutte le correzioni e precisazioni di Marco e mi scuso in anticipo su eventuali errori.

    Rispondi
    • Marco dice

      20 Novembre 2009 alle 23:39

      @Claudio: eccellente (detto con voce del signor Burns dei Simpson). Niente da eccepire 🙂

      Rispondi
  6. Stefano dice

    20 Novembre 2009 alle 17:43

    Grazie mille per il chiarimento! Buon lavoro! 😉

    Rispondi
  7. Claudio dice

    20 Novembre 2009 alle 19:45

    Il beam1 e' passato attraverso CMS poco fa. Mezzo giro e' fatto.

    Rispondi
  8. davide dice

    20 Novembre 2009 alle 21:39

    a proposito di microblogging: http://twitter.com/cern
    (trattengo i commenti, anyway, c'è)
    d

    Rispondi
  9. Marco dice

    20 Novembre 2009 alle 22:04

    Massì, guarda che non volevo mica criticare, e per un'istituzione come il CERN è persino utile una cosa del genere. Sono io che non so bene cosa farmene (e ce l'ho pure l'account su Twitter, credo usato 4 volte in due anni). Mettiamola così: preferisco scrivere roba un po' più lunga e meditata che limitarmi a dire come mi sento, o a copiare e incollare quello in cui incappo. Ma oggi non si può fare altrimenti.

    Rispondi
  10. davide dice

    20 Novembre 2009 alle 22:15

    e vedi che a volte a trattenermi genero incomprensioni...

    /* mah io sono dell'idea che uno sul suo blog fa quello che vuole, e si discute del merito e non dell'azione (tradotto: puoi anche insultare il papa nel tuo blog che non ti criticherò per averlo fatto, ma tenterò di argomentare il perché dell'insulto - con validi argomenti :P). */

    Invece a me fa un po' ridere che il cern si affidi a twitter, ma se questo significa avere delle informazioni con più frequenza e con dettaglio (magari anche molto stringate ma tecniche) ne sono felice. (Visti gli ultimi tempi con informazioni rade e idiote)
    d

    Rispondi
  11. Marco dice

    20 Novembre 2009 alle 22:26

    Io invece trovo che il CERN faccia bene a usare (anche) Twitter, perché denota (almeno in quella piccola parte di persone che negli ultimi tempi hanno trovato la voglia di riflettere su questi argomenti) un'attenzione alle nuove forme di comunicazione, che sarebbe miope o superbo voler snobbare.

    Quanto al sottoscritto, dico solo che il formato non fa per me. E che molti che lo scelgono hanno un valore aggiunto nullo.

    Rispondi
  12. davide dice

    20 Novembre 2009 alle 22:56

    non posso che condividere. (e qui potrei chiudere)
    ...viste anche le riflessioni che si sono prodotte qui, avrei preferito magari una più efficace concentrazione nel produrre sensatamente le cose che vengono date in pasto ai media "tradizionali".
    [non è il mezzo il problema ma chi ci sta dietro, se è lo stesso degli uccelli etc sono allarmato!]
    Mi sembra -almeno "esteticamente"- che chi si occupa del cern twitter non sia lo stesso delle baguettes.

    Rispondi
  13. Manu dice

    20 Novembre 2009 alle 23:49

    Davide dixit: "Mi sembra -almeno “esteticamente”- che chi si occupa del cern twitter non sia lo stesso delle baguettes.

    Infatti no - ed e' donna, c'entrera' qualcosa? 😉

    Rispondi
  14. davide dice

    20 Novembre 2009 alle 23:59

    ...che le donne son meglio..
    ANCHE esteticamente! ha ha
    a me le donne piacciono...
    d

    Lei: "senti... e te che pensi delle donne?"
    Lui: "nulla... per me... son omini anche loro!"
    mitico.

    Rispondi
  15. Manu dice

    21 Novembre 2009 alle 11:56

    Beh, potete verificare da voi chi fa le cose meglio 🙂
    Stanotte c'era Arnaud a scrivere, ed ora riprende Antonella...
    Ad ogni modo...non c'e' il capo del press office, e mi sa che e' questa la chiave del successo!!
    (ma col clima di polizia che stanno mettendo su, mi arrestano per diffusione di informazioni riservate?)

    Rispondi
  16. Marco dice

    21 Novembre 2009 alle 13:06

    @Manu: Dipende: io so chi sei, ma non rivelerò la tua identità nemmeno sotto tortura 🙂

    Rispondi
  17. Claudio dice

    21 Novembre 2009 alle 14:00

    Ciao,
    ho appena visto il video della ripartenza di LHC sul corriere.it e sono rimasto senza parole. Persino Max, il mio cane, sa che la briciole di pane non centra una mazza con l'incidente del 19 settembre. Giornalismo spazzatura!

    Rispondi

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Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

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