• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa alla barra laterale secondaria
  • Passa al piè di pagina
  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Tu che sei un fisico
  • Incontri e conferenze
  • Particelle familiari
  • Work

Qualcuno ha visto il bosone di Higgs?

19 Gennaio 2007 8 commenti

Avevo avuto qualche sospetto leggendo questo post dal tono un po' misterioso, e orecchiando qua e la i pettegolezzi che circolano al CERN. Poi sono cominciate ad arrivare le conferenze invernali e le informazioni relative alle analisi del primo femtobarn inverso del Run II di Tevatrov iniziano a diventare pubbliche.

Ecco che cosa è circolato sulla mailing list di ATLAS dedicata alla ricerca del bosone di Higgs mercoledì scorso:

John Conway's talk at Aspen conf reporting a (small) excess of a 150 geV susy Higgs in tau+tau-. It can be seen on his home page at slide 32. It is not confirmed by D0, but D0 has analysed less data so far for this analysis.

Ecco il plot che appare alla fatidica slide 32, la distribuzione di massa delle coppie di tau delle quali almeno uno sia decaduto leptonicamente (non è banale identificare un tau che decada adronicamente, due può essere rischioso):

MSSMHiggsCDF.jpg

Rispetto alle previsioni del Modello Standard c'è un eccesso di eventi corrispondente a una massa invariante di 160 GeV. Che dire? Si tratta di un eccesso di circa 2 sigma (donque potrebbe benissimo essere una fluttuazione statistica, e solo la raccolta di più dati potrà dire di più), ma nel passato la comunità si è infiammata per molto meno, vedi i presunto segnale di un bosone di Higgs standard a 115 GeV visto dagli esperimenti di LEP o i più recenti pentaquark. In questo caso si tratterebbe sempre di un decadimento di un bosone di Higgs neutro, ma corrispondente a una teoria supersimmetrica.

Che conseguenze ha questo risultato per ATLAS? Difficile da dire, soprattutto prima che D0, l'altro esperimento di Tevatron, dica la sua. Sicuramente, pur nell'ipotesi ottimistica di collisioni di LHC utilizzabili a partire dall'autunno 2007, per canali come questi la calibrazione dei rivelatori è cruciale, e non sarà banale averla sotto controllo subito. Ovvero, non saremo capaci di dire molto in tempo breve. Se un tau decade in modo leptonico significa che "muore" dando vita a un elettrone (o un muone) e un paio di neutrini, si tratta dunque di misurare l'energia di particelle che sfuggono ai rivelatori, ovvero un'energia "mancante". Per quanto suoni strano sappiamo farlo, ma dovremo controllare molto bene il rumore e le calibrazione dei nostri calorimetri, e ci vorrà del tempo (ma d'altronde mi pagano per questo!).

In ogni caso dopo tanti anni d'attesa è bello per un fisico giovane come me iniziare a vedere un po' di vero movimento. La competizione è appena iniziata.

Update: l'autore di questo grafico si è da poco lanciato nel magico mondo dei blog scientifici, unendos alla ciurma di Cosmic Variance. Prime pubblicazioni? I retroscena di come sia apparso il "picco" a 160 GeV nel corso dell'analisi, e delle reazioni immediate. Lettura consigliata anzichenò (in inglese, of course).

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra) E-mail
  • Altro
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra) Stampa

Correlati

Archiviato in:Fisica, Scienza e dintorni

Interazioni del lettore

Commenti

  1. FabioG dice

    20 Gennaio 2007 alle 14:31

    Sempre più chiari e leggibili i tuoi post... 🙂

    Rispondi
  2. Marco dice

    21 Gennaio 2007 alle 19:23

    Caro Fabio, mi rendo conto. Ma se non posso parlare di fisica (che è quello che faccio di mestiere oltre che per passione) qui, un po' come tu parli di scrittura sul tuo blog, allora sono un po' sperso. Il post, certo, era abbastanza specialistico, ma poi neppure troppo. Mi piacerebbe poter fare quello che suggeriva Tommaso Dorigo passando da queste parti: catturare lettori che con la fisica non ci azzeccano altrimenti nulla. E' possibile? Interessa?

    Rispondi
  3. gegio dice

    22 Gennaio 2007 alle 19:18

    certo che è possibile! ma a dir la verità, io, lettrice che con la fisica non ci azzecca nulla, non ha capito un granchè.. ammetto d'aver saltato qualche riga; ma quelle che ho letto non mi hanno chiarito molto..
    aspetta! provo a rileggere..
    no, non ci siamo proprio!
    se vuoi catturare lettori che con la fisica non ci azzeccano altrimenti nulla devi pensare di dover spiegare le tue congetture scientifiche a Oliver, perchè su certi argomenti credo d'essere molto più simile a lui che a Sir Fisico!
    ciò per dire: si mi interessa ma se non traduci non capisco!

    è divertente spiarti!

    Rispondi
  4. Marco dice

    22 Gennaio 2007 alle 19:27

    Ciao! E' bello sapere che passi da queste parti!

    E ok, raccolgo la palla e prometto: appena ho un minuto scriverò "il bosone di Higgs spiegato a Oliver". Sul serio.

    A presto, M.

    Rispondi
  5. delo dice

    30 Luglio 2013 alle 23:06

    mi sto rilleggendo questi vecchi post che non avevo mai visto dopo che hai postato "da dove avessero cominciato 30 blog scientifici di vario argomento e successo".

    Mi ric0rdo di questo bump!
    Ero in tesi a Milano e che ci fu una lunga discussione (con gli esperti del tau tau).

    Pero' non mi ricordo come e' andata a finire la storia di questo bump.

    delo

    Rispondi
  6. Marco dice

    31 Luglio 2013 alle 11:29

    Sparito con l'aumento di statistica, come spesso accade a questo genere di (piccoli) eccessi (che andrebbero chiamati fluttuazioni!).

    Rispondi

Trackback

  1. Borborigmi di un fisico renitente » Ancora tracce del bosone di Higgs? Il sottile confine tra le chiacchiere da bar e la dichiarazione pubblica ha detto:
    12 Marzo 2007 alle 01:21

    [...] Che cosa è successo? Chi volesse la storia completa può dedicarsi alla lettura degli ultimi post del blog di Tommaso Dorigo, accompagnati da quelli di John Conway su Cosmic Variance. Per i pigri, ecco un riassunto: a gennaio Conway mostra un “eccesso” di segnale nei dati di CDF che potrebbe essere attribuito al decadimento di un bosone di Higgs supersimmetrico in una coppia di leptoni tau corrispondenti a una massa di 160 GeV. Nulla di certo, si tratta si poco più di una fluttuazione, ma abbastanza da fare drizzare le orecchie ai fisici affamati (se fosse vera, per chiarirci, questa sarebbe una scoperta da Nobel) che su questo di ricerche hanno investito gli ultimi anni. Soprattutto a quelli - come il sottoscritto - che stringono gli ultimi bulloni degli esperimenti di LHC per lanciarsi nella caccia. Nulla di certo anche perchè D0, l’esperimento fratello di CDF al Tevatron, non vede nulla nella stessa posizione: roba dunque da farci due chiacchiere al caffè mentre si aspettano i nuovi dati. Ma le chiacchiere, invece che nelle sale di Fermilab, del CERN o delle università del mondo, questa volta si fanno (anche) sulla rete. E qui viene il bello. [...]

    Rispondi
  2. Ancora tracce del bosone di Higgs? Il sottile confine tra le chiacchiere da bar e la dichiarazione pubblica | ha detto:
    23 Febbraio 2017 alle 12:19

    […] una massa di 160 GeV. Nulla di certo, si tratta si poco più di una fluttuazione, ma abbastanza da fare drizzare le orecchie ai fisici affamati (se fosse vera, per chiarirci, questa sarebbe una scoperta da Nobel) che su questo di ricerche […]

    Rispondi

Rispondi a delo Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Barra laterale primaria

Marco Delmastro Mi chiamo Marco Delmastro, sono un fisico delle particelle che lavora all'esperimento ATLAS al CERN di Ginevra. Su Borborigmi di un fisico renitente divago di vita all'estero lontani dall'Italia, fisica delle particelle e divulgazione scientifica, ricerca fondamentale, tecnologia e comunicazione nel mondo digitale, educazione, militanza quotidiana e altre amenità. Ho scritto un libro, Particelle familiari, che prova a raccontare cosa faccio di mestiere, e perché. Per qualche tempo ho risposto a domande di fisica (e non solo) sul podcast Tu che sei un fisico (e prima o poi potrei riprendere).

Barra laterale secondaria

Argomenti

  • Scienza
    • Fisica
    • Raccontare la scienza
    • Scienza e dintorni
  • Opinioni
    • Militanza
    • Mezzi e messaggi
    • Intenzioni educative
  • Sulla frontiera
    • Vita di frontiera
    • Letture e riflessioni
    • Geeking & Hacking
  • English posts
This blog is primarely written in Italian. On the other hand, physics is an international entrerprise, and its main language is English, so some of the posts have been translated: you can find them in the English post category. If you wish to read those posts that are still only in Italian, an automatic translation is a good a bet!

Footer

Iscriviti al blog tramite email

Non perderti neanche un aggiornamento! Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere un messaggio ogni volta che un nuovo articolo viene pubblicato:

Trattamento dei dati, cookie e affiliate link

Questo sito fa uso di cookie: qui ti spiego quali sono e perché li uso, così puoi decidere se ti va bene. Uso anche Google Analytics per l'analisi delle visite e del traffico; per saperne di più, leggi la pagina sulla privacy, dove ti spiego anche come gestisco i tuoi dati se decidi di iscriverti al sito o di lasciare un commento. In certi post, alcuni dei link a prodotti venduti su Amazon sono affiliate link.

Qualche diritto riservato

I contenuti di Borborigmi di un fisico renitente sono rilasciati sotto licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate. Fatene buon uso.

Licenza Creative Commons

Copyright © by Marco Delmastro · Qualche diritto riservato

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Youtube
  • Linkedin
  • Github
Borborigmi di un fisico renitente usa alcuni cookie per funzionare al meglio. Se continui leggere o scorrere queste pagine dò per scontato che la cosa ti vada a genio. Ok! Dimmi di più
Politica dei cookie

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA